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Condizionamenti e resistenze che impediscono lo sviluppo di vita, la pace e l’amore – di Padre Angelo Benolli

Vuoi stare bene: cosa ti blocca?

Condizionamenti e resistenze che impediscono lo sviluppo di vita, la pace e l’amore

Noi siamo vera immagine e somiglianza di Dio, fatti per la vita, la gioia, la pace, la libertà, l’amore. Ma quando e in proporzione che le energie della vita non sono rispettate, allora la vita, la gioia, la pace, la libertà, l’amore, ne risentono. 
Il bisogno di risposte che le forze della vita hanno è insito in ogni persona. Quando non viene soddisfatto, subito queste forze colpite ne risentono, si difendono, soffrono e s’ammalano. Queste energie sono diverse come contenuto; sono distinte, ma connesse e hanno sempre bisogno di scambiare nel rispetto d’amore. Quando questo rispetto, e quindi questo scambio relazionale, non avviene si genera un trauma che si registra sulle cellule nervose, che non cambiano, quindi queste forze negative sempre s’instaurano sulle forze colpite, con diversificati meccanismi di difesa, che, in proporzione al non rispetto, sempre stabiliscono ricordi deleteri inconsci, che producono i tanto funesti condizionamenti di non amore, malattie ed ogni genere di falsità. Pertanto, se non si ha l’esperienza del rispetto, si rimane condizionati perpetuamente al non rispetto. Se non si ha l’esperienza d’amore, si rimane condizionati a non percepire né l’amore di Dio né l’amore degli uomini. Dentro di te, in proporzione, rimani “disseccato” e non puoi credere più all’amore, proprio perché sei stato ferito da quelli che dicevano di amarti, ma non avevano le qualità e i contenuti per amarti. Tutte queste esperienze di non amore t’intossicano l’inconscio e tu permani condizionato da tutte queste esperienze negative. Il sesso, poi, cresce solo nell’amore e, se non sei rispettato ed amato, come puoi crescere sessualmente? Tutte le deviazioni sessuali di rimozione psicotica, masturbazione isolante, incapacità di arrivare al diverso deviante, incesto dipendente, prostituzione materializzante hanno, alla loro radice, una storia precisa di mancanza di rispetto verso le energie personali di chi ne è colpito.
Certo, far del male ad una gemma non è come far del male ad una pianta; così colpire un bambino non è come colpire un adulto. Inoltre, anche se vi è connessione tra le varie forze, colpire le forze di Dio non è come colpire le forze dell’anima, del sesso o del corpo. Certo è però che quando il sesso va solo sul corpo si crea una grande schizofrenia nelle forze della vita. 
Però, anche quando il sesso è visto solo attraverso lo spirito, anche allora si crea una deleteria e ipocrita spaccatura. Tutte queste esperienze rimangono registrate addosso, nell’intimità delle energie colpite, come condizionamenti permanenti che impediscono, in proporzione, lo sviluppo delle energie vitali e quindi tolgono la pace, la gioia, la libertà, l’amore. 
Quando poi le forze di Dio, e quindi quelle della persona e del sesso, sono condizionate, poiché tutte passano sui nervi, sempre i nervi ed il corpo si ammalano con tutte le paranoie, le depressioni e le malattie fisiche conseguenti. Anche questi mali paranoici (come il potere, il denaro) o depressivi (come la dipendenza, l’integrazione e il buonismo) dipendono da precisi condizionamenti avvenuti nella storia della vita di ogni specifica persona. 
Inoltre, se consideriamo che tutte queste energie condizionate irroreranno poi la mente, possiamo comprendere quale caos la mente stessa incontrerà. Come può, la mente, in questa situazione, ben pensare? 
Noi di Italia Solidale – Mondo Solidale siamo in contatto con 2 milioni e mezzo di persone in 125 missioni dell’Africa, dell’India e del Sud America. Ebbene, in tutti questi Paesi martoriati, le persone stanno meglio di noi europei e dei nord americani. Sono tutti più pieni di natura, di Dio, di solidarietà, di gioia, di relazioni feconde. Sono meno paranoici o depressi di noi. Sono molto meno condizionati di noi, molto più ricchi di forze della natura, delle forze di Dio e della solidarietà con gli uomini. Quando dopo essere stati tra loro si torna qui in Europa, se non ci fosse un’autentica fede, ti prenderebbe “l’asfissia” a causa del falso e del vuoto, imbelliti di fattori formali ed ipocriti, che qui si trovano. 
Sono secoli che ci tramandiamo condizionamenti deleteri “a 360 gradi” su ogni aspetto della vita, senza mai risvegliarci nella natura completa come Dio e la vita vogliono. Quando, per il non rispetto e il non amore, si introietta un condizionamento non è poi così facile liberarsene. Noi occidentali, in modo particolare, abbiamo una cultura secolare che nemmeno vede questi condizionamenti. Quando poi, come nella psicanalisi, alcuni condizionamenti vengono individuati, si resta sempre condizionati da una cultura limitata che non riesce a valutare l’anima, lo spirito, Dio e la Sua Grazia ed a considerare il processo che è necessario per avere un sesso pieno nell’amore. Se poi entriamo in molte filosofie o limitate teologie, nemmeno si parla di questi condizionamenti, tutt’al più si presume di risolverli con religioni o con leggi. Non parliamo poi di tutta la moltitudine delle scienze economiche e tecnologiche, le quali, più che risolvere tali condizionamenti, sono proprio i fattori che li creano e li aggravano continuamente, tanto che ora, nel mondo occidentale, il cancro colpisce una persona su due. 
È proprio vero che è facile abbattere una casa, ma non è così facile costruirla, specialmente quando si vuole costruire su una casa vecchia e mal ridotta come è ormai la nostra cultura occidentale. Io ho l’esperienza della cultura degli Indù, degli africani e dei sudamericani: quanto sono più umane le loro culture rispetto alla nostra! Tuttavia anche noi, se siamo seri, possiamo uscire dalla depressione, dal cancro e dagli idoli tecnologici di potere e denaro, che tanto avvelenano le persone, le famiglie, la società e la vera cultura di vita. Oltre che vedere, considerare e voler risolvere tutti i deleteri condizionamenti che si tramandano di generazione, in generazione, di falsa cultura in falsa cultura, è necessario anche tenere in conto di tutte le negative, bugiarde e fuorvianti “RESISTENZE”, che questi condizionamenti sempre oppongono per non essere risolti. Pensate alle resistenze che può avere un ateo per credere. Un depresso per ridere. Un impotente per amare veramente una persona diversa da sé. Un idolatra del potere o del denaro per comprendere Cristo e i bisogni dei poveri. Un sacerdote rimosso o legalista per comprendere i guai sessuali della gente. Le resistenze ci sono sempre in proporzione dei condizionamenti e della qualità e quantità di essi. I condizionamenti, infatti, s’instaurano sempre nelle forze che colpiscono. 
Innanzi a tanto sfacelo e disordine esistenziale prodotto dai tremendi condizionamenti e dalle feroci resistenze, possiamo ancora ricostruire la casa della vita personale così ridotta, corrotta ed impedita? Vi invito a leggere il versetto 20 del capitolo 2 della lettera ai Galati di San Paolo. Egli scrive ciò che sperimenta, non ciò che pensa semplicemente. Tutta la sua vita è una grande testimonianza della forza che gli viene da Dio e quindi della forza che gli viene dall’anima (cioè dalla persona). Ciò porta il suo sesso all’amore universale. Questo dà un carattere ai suoi nervi, rendendoli fermi, e procura la salute al suo corpo. Tutto ciò ridonda nella sua mente e la fa sapiente, libera, sempre coerente nell’alleanza con Dio e nell’amore ad ogni piaga degli uomini. Così Paolo arriva ad affermare, nel brano citato: “Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me”. Si tratta di parole di vita, dense della massima cultura esistente. Esse contengono l’esperienza dell’unica cultura necessaria per essere liberi dalle resistenze e dai condizionamenti. Affermano la grandiosità della persona e l’immensa necessità che ogni persona ha della croce dell’Uomo – Dio – Crocifisso, perché solo tanto amore è capace di renderci di nuovo liberi e quindi capaci di amare come l’Uomo – Dio.
Fermiamoci un po’ per meglio spiegare ogni frase del citato brano di San Paolo. “Sono stato crocifisso con Cristo”. Significa che Paolo ha creduto alla croce di Cristo e ha collaborato con essa fino a far morire in sé ogni falsità di condizionamenti culturali, legali, religiosi precedenti, che lo mettevano più negli uomini che in Dio. Questi condizionamenti avevano prodotto enorme violenza contro lui stesso, contro gli uomini e contro Dio. 
Per questa cecità, l’amore di Dio intervenne e lo rese cieco anche nel corpo. A questo punto, Paolo finalmente comprese e finalmente, con l’aiuto di Dio, cambiò totalmente vita. “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Ritornato pulito, libero nella pienezza delle sue forze di anima, di sesso, di nervi, di corpo e di mente, egli percepisce la grandezza dell’amore di Dio. Avverte la pienezza delle forze che Dio gli ha donato. Non solo non può più stare sul proprio Io, ma permane in alleanza con le forze di Dio. Afferma cioè che ognuno ha le forze che Dio gli ha donato e che ogni persona è liberata se permane nell’alleanza con le forze di Dio, come Cristo. Gesù pertanto è veramente la Via, la Verità, la Vita che – attraverso la Croce – ci porta alla libertà ed all’amore. Inoltre solo Lui, che ci ha creato con il Padre, ha tanta forza, tanto rispetto e tanto amore da riscattare ogni sorta di male dentro di noi o in mezzo a noi. Finché non sperimentiamo questa pienezza e questa alleanza con Lui, non siamo liberi, non siamo sani e quindi capaci di amare veramente. “Questa vita che vivo io la vivo nella Fede del Figlio di Dio, che mi ha amato ed ha dato se stesso per me”. 
La vita, cioè, appare nella “carne”, ma non è in essa. La vita è nell’esperienza dei contenuti delle forze della vita redenta, cioè liberata da ogni riduzione e condizionamento, fino a giungere a sperimentare permanentemente l’alleanza nella Fede (o amore) di Dio incarnato, crocifisso e risorto. Tutto questo fino ad essere come il bambino che, nei primi trenta giorni di vita, è solo con la forza di Dio e con la pienezza delle forze personali, sempre rispettate e fecondate dall’unico amore che ha creato, redento e risuscitato ognuno. Solo questa realtà è vita, cultura di vita, che ti rende poi capace, come San Paolo o come Cristo, di non giudicare, ma di amare tutti, anche i tuoi nemici, senza mai perderti negli uomini o nei deleteri condizionamenti provenienti dalle loro falsità di vita. 
Falsità che sempre producono inganni di culture pregne di violenze antropologiche come insegnamenti, fissazioni idolatriche di materialismo e di falsa spiritualità.

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