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L’amore è un incanto – di Padre Angelo Benolli

L’amore è un incanto

Ogni persona incontra se stessa, Dio e gli altri solo nella misura in cui vive l’Amore 

L’amore è un incanto. Mi trovo su queste alte cime, immerso nel bianco delle nevi eterne. Tutto è immenso. Scorrono ovunque cascate di limpide acque. Brilla terso d’azzurro il cielo. Splende il sole. Il cielo è più vicino. Svettano imponenti nell’azzurro le altissime, immense montagne. Di qui si vedono infiniti orizzonti. Tutto è pace, forza, incanto, natura incontaminata e sacralità. Così è l’amore.
 
Sono salito su questa alta montagna, camminando cinque ore fra dirupi, fiori, fatica e bellezza, per essere più vicino all’Amore. L’Amore è una conquista, è una libertà: è la più profonda comunione di natura, la più profonda comunione con Dio, la più profonda comunione con gli uomini. “Dio è amore e chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui”. Su queste alte vette, in questa immensità di natura, come già mi diceva mio nonno nell’infanzia, c’è da stare zitti ed ascoltare. Qui si sente la grandiosità ed il respiro creatore dell’Amore di Dio.  
 
Ringrazio il Signore della Sua presenza, per il Suo Amore e perché ha posto questa Sua tensione d’Amore in ogni persona. La Sacra Scrittura dice che siamo figli di Dio, creati a Sua immagine e somiglianza. Dio è Amore: ogni persona incontra sé stessa, Dio e gli altri solo nella misura in cui vive l’Amore. Il bisogno d’amore è insito in ogni persona e ci accompagna sempre, dalla nascita alla vecchiaia. Le energie dello spirito, della mente, del corpo, del sesso crescono, si sviluppano, gioiscono, maturano, creano solo nell’amore. In proporzione della mancanza d’amore, tutto soffre, si ammala, si mortifica; diventa putrido, violento, lontano dalla sua essenza, da Dio, dall’altro. Alle soglie del terzo millennio, siamo ancora lontani dallo sperimentare in pieno questo così naturale bisogno di vita. Questa è la nostra tragedia. 
 
La Scrittura dice: “Chi non ama sta nella morte. L’Amore risolve la moltitudine dei mali”. Il grande male degli uomini, oggi come ieri, è che, pur vivendo solo nell’esperienza d’amore, non s’impegnano quasi mai nella misura necessaria a sperimentarlo. Si è sempre preoccupati ed occupati da altre cose, da altri pensieri. L’amore, invece, presuppone un grande Spirito, una grande pulizia, una grande forza, una costante testimonianza dell’essenza e della sostanza della vita. L’Amore è impossibile senza tutte le ricchezze della natura, senza il rispetto del suo ordine, senza la Grazia di Dio e senza tutta la capacità di relazione, comprensione, compassione ed aiuto verso i fratelli che soffrono nello spirito, nella mente e nel corpo perché non sono amati. 
 
Cristo ci ha lasciato questo testamento: “Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato”. Non si tratta di semplici parole, ma di tutta la realtà dell’Amore. Gesù, che è nella Pace e nella Vita con Dio, ha compassione dell’uomo disperso in tante antropologie, filosofie e condotte prive di Amore: per questo, essendo Carità, si fa uomo per gli uomini. Quando Gesù si trova di fronte al “non amore” e quindi alla violenza degli scribi, dei farisei e della folla dei peccatori, ama fino in fondo. Per liberarci dallo spirito della mancanza di Amore, suda sangue, viene flagellato, crocifisso. In questo modo vince ogni mancanza d’amore, ogni morte, risorge e con la Sua Grazia dà ad ogni uomo la possibilità di essere, come Lui, testimone d’Amore.       
 
La fonte dell’Amore non è la mente dell’uomo, non sono le sue leggi, né il suo “io”: è solo l’incontro personale con Cristo. Cristo, il Dio crocifisso, è stoltezza per la mente e scandalo per le leggi, ma fa rifiorire lo spirito dell’Amore in ogni persona. Per questo, chi crede in Lui sana e serve i fratelli fino alla croce, arrivando così a risorgere ed a far risorgere. Quella di Cristo è l’unica antropologia sana che esiste, con essa ogni persona, cultura, civiltà, dovrà incontrarsi o perdersi. La vita non s’inganna, l’Amore e Dio nemmeno si possono impunemente ingannare. Vi è un ordine del Vivere che è unico e va sempre cristianamente e personalmente sperimentato. 
 
L’ordine più grande è l’ordine dell’Amore; essenziale, in quest’ordine, è l’ordine d’amore di Cristo. Solo chi rimane in comunione con Cristo ed ama, con Lui e per Lui, i fratelli privi d’amore, sperimenta totalmente la bellezza dell’Amore. Pertanto risulta chiaro che l’Amore è una Grazia immensa che nasce da Dio: Egli lo ha posto ovunque, nell’immensità dell’universo, come in ogni persona e l’amore fiorisce in chi rimane in autentica comunione con l’Onnipotente. Tutti i mali, le malattie e le violenze hanno sempre alla radice una mancanza d’Amore: Dio, per chi veramente crede, risolve sempre, con la Sua Carità immensa, la moltitudine dei mali che ci affliggono per le carenze d’amore. Attraverso l’incontro di comunione con Dio si è sempre sanati dal non amore degli uomini. 
 
Questa salute, però, dev’essere cercata con un atteggiamento genitale: da vero maschio o da vera femmina. Dio è padre, non può aiutare chi vuole permanere nella debolezza dell’amore: maschi e femmine siamo stati creati, non rimossi, masturbatori, omosessuali, incestuosi, prostituti. La violenza alla vita non viene mai da Dio o dall’Amore, ma dalla loro assenza e dal fatto che non viene rispettato e testimoniato dagli uomini l’ordine della Vita che Dio ha posto nella natura ed in ogni persona. È dal tempo di Adamo ed Eva che quando gli uomini si staccano dall’Amore di Dio “si accorgono di essere nudi” ed “entrano nella morte”. In questa situazione nasce “Caino che uccide Abele”. 
 
Il sigillo di Dio è l’Amore che è l’essenza di ogni persona: non è possibile usare od abusare impunemente di esso. È tempo che gli uomini siano più umili, servitori dell’amore insito in ogni ordine della vita: così saranno creature degne di essere figli di Dio e come tali porteranno Carità ad ogni loro simile, sull’esempio di Cristo. Ogni altra condotta, occupazione, preoccupazione è vana. “Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli… se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova”.
 
L’Amore non è nella scienza, nella fede, nel fare o nel dare, ma nell’ordine e nella sacralità della Vita che esiste prima della scienza, della fede, prima degli egoismi dell’io. L’Amore è pieno incontro con sé, pieno incontro con Dio, pieno incontro d’amore con il prossimo, fino alla Croce. La Madonna coglie profondamente la realtà dell’Amore: ella è immacolata, piena di Grazia, in continua pienezza di vita personale. Maria magnifica il Signore, riconosce che Egli ha fatto grandi cose in Lei. 
Ha la pienezza dello spirito è sempre gioiosa ed “esulta”. Sperimenta tutta la verità di vita. Incontra lo Spirito Santo ed attraverso di Lui dà alla luce Gesù divenendo così la nuova Eva: la vera ed unica madre che, come Cristo nuovo Adamo, tutto può riscattare nell’Amore.                                 

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