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Testimonianza di Manjunatha Tharundhanu, Bangalore Solidale-Karnataka Solidale

Caro p. Angelo, auguri ricchi di amore da parte di Manjunatha a nome di tutti gli amici di India Solidale. Noi tutti indiani esprimiamo a voce unificata: buon 91esimo compleanno caro P. Angelo! È una grande opportunità e privilegio inviarti questi saluti e auguri per ringraziarti e ringraziare ancora prima Dio per averci donato un profeta in questa vita. 

Oggi celebriamo il tuo compleanno, ma sento che ogni giorno celebriamo la tua nascita attraverso la resurrezione di tante persone che vedono e risolvono i propri problemi attraverso il carisma che hai vissuto e proposto a tutti noi. 

Oggi ti ringraziamo per i tuoi libri, che sono tradotti nelle lingue locali indiane permettendo a tanti di poter approfondire ogni frase che hai scritto. Noi tutti oggi abbiamo una grande Grazia tra le mani in tutti gli strumenti che ci hai donato: i libri, i video, le comunità, le zone, le missioni, i gemellaggi italiani, intercontinentali, interstatali e locali, i volontari di Italia Solidale, le persone coinvolte nelle regioni italiane: questi sono tutti doni che ci hai dato tu in questi anni. Oggi abbiamo la grazia di costruire relazioni forti con le persone italiane che sono missionarie nei loro territori e nella carità coinvolgono altre persone per salvare i bambini delle missioni, facendo un gran bene così anche a loro stessi e ai loro cari. Io personalmente sono in comunione con tanti di loro, tra cui Paola, Cristiana, Tamara, Paula, Silva, Melania, Monia, Luca Vassallo, Lorella e tanti altri. 

Ringrazio Luca Rando, volontario di Italia Solidale responsabile delle nostre missioni, che in questo scambio ci sostiene con spirito a muoverci in comunione, oltre le difficoltà di lingua. Questi gemellaggi sono un’esperienza fondamentale del carisma che condividiamo: sono una vera e propria esperienza di Dio, che io, da induista, condivido senza barriere o pregiudizi con tanti cristiani e tanti di altre fedi religiose. Le nostre famiglie si stanno muovendo con forza per sviluppare le loro vite anche attraverso le loro attività generatrici di reddito, così come nel testimoniare ad amici, cari e vicini, usando il capannone per rafforzare autentiche relazioni eucaristiche. Finisco i miei auguri condividendo l’espressione di Maria Sherly, una donna della baraccopoli di Ulsur, nella missione di Bangalore, che ci ha raccontato come nel carisma abbia sperimentato recentemente: “una rinascita a vita nuova”.

Manjunatha Tharundhanu

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