
“[…] Ma dove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia, perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore” (Rm. 5 20-21)
“Cristo crocifisso è la roccia che penetra l’abisso dei nostri mali […]. Cristo, come ha già fatto con la Vergine Maria, ancora oggi, come una rupe, ci proietta nel cielo azzurro dell’Amore di Dio che mai ci inganna”. (UI, 43, 155).
Carissimo padre Angelo, rendo gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo e ti saluto con gioia insieme a tutti i poveri, i bambini, le persone degne e i missionari di Italia, Africa, India e Sud America.
Voglio scrivere questo resoconto settimanale non per darti un aggiornamento numerico ripetitivo, ma per manifestare la gioia della manifestazione continua di Dio attraverso le grazie che la Madonna del Pianto elargisce generosamente a tutti i poveri Risorti in Cristo e nei Gemellaggi che le testimoniano. La prossima domenica festeggiamo la Madonna del Pianto che è veramente Patrona di Mondo Solidale. È una festa che dura 365 giorni all’anno e che si celebra continuamente nella gioia che illumina ogni persona e il mondo, che risplende in ogni collegamento e gemellaggio, in ogni lettera, in ogni incontro di comunità, in ogni scambio nei capannoni, in ogni bambino salvato, in ogni nuova persona degna trovata.
Sono felice di informarti che Mondo Solidale è particolarmente in fermento in questi giorni e già iniziano ad arrivare testimonianze che stiamo traducendo, da tutto il mondo, perché la gioia della Resurrezione e della Vittoria di Cristo Re in ognuno di noi, 3 milioni e 200 mila persone, in ognuna delle 173 missioni in formazione in tutti i continenti e in ognuno dei 384 territori in formazione in Italia, è incontenibile.
Posso darti un vero resoconto dei frutti di questo mese di gennaio in 515 persone degne e 515 nuove adozioni solo attraverso la testimonianza e la vita che i poveri manifestano. I dati sono al 20 Gennaio. Siamo al 60% dei frutti e nei prossimi 10 giorni di gennaio si arriverà, nella grazia, alla completezza così come è successo anche nei mesi precedenti. Pochi giorni fa, mi è arrivata da una donna, Julienne dal Ruanda, questa lettera per te:
“Carissimo p. Angelo, io e la mia comunità, Ingabire, della missione di Umuhuza in Rwanda, ti abbracciamo. Preghiamo per te ogni giorno non perché siamo inquieti per la tua salute, ma per rimanere in comunione con te, poiché il Tuo Carisma ci ha guarito tanto fisicamente che spiritualmente. Io, Julienne, che ti scrivo, ho passato cinque anni di matrimonio senza bambini. Segno di maledizione, secondo la nostra cultura. Ho frequentato la stregoneria, invano. Ho passato molto tempo nei gruppi di preghiera notturna, invano. Le famiglie solidali vicine mi hanno insegnato a pregare bene, sapendo quale diavolo combattere. Loro mi visitavano spesso, ma mio marito si innervosiva molto. Io ho resistito. Così, quattro mesi più tardi sono rimasta incinta. Ho dato alla vita un bambino, segno di salute del clan, secondo la nostra società. Mio marito, allora, ha capito bene cosa era successo e lo ha testimoniato lui. Fino a quel momento, non eravamo parte di nessuna comunità, ma avevamo i tuoi libri e documenti, che avevo stampato. Ora che ho iniziato a partecipare nella comunità di vita e missione da quattro anni, io testimonio che mio figlio è il tuo regalo a noi attraverso il tuo Carisma. Che Dio ti benedica e ti protegga!”.
Questa settimana, Anil, dall’Andhra Pradesh in India, testimoniava: “Ringrazio Dio e ringrazio Padre Angelo per il movimento missionario a cui siamo chiamati. È un movimento personale, non puoi rimanere fermo dove sei nei tuoi condizionamenti. Prima, ero una persona che pregava senza fede, che partecipava senza essere presente alla mia vita. Prima, avevo l’abitudine di chiudermi. Così, chiudevo le mie energie e questo le riduceva e mi rendeva una persona debole in tutto. Ero dipendente in famiglia, avevo un lavoro da dipendente. Lavoravo in un negozio di scarpe lavorando anche fino alle 10 o alle 11 di notte e accettavo tutto senza prendere mai posizione. Così, da dipendente, diventavo schiavo perché non mi esprimevo mai. Meno mi esprimevo e più mi deprimevo. Più mi deprimevo e più mi ammalavo nei nervi e nel corpo. Ma ringrazio Dio perché, leggendo i Dieci Punti di Sviluppo di vita e missione, mi sono chiesto: “Ma cos’è Dio? Cos’è la persona? Cos’è la famiglia? Cos’è il lavoro? Cos’è la società?” E mi sono risposto: “Io voglio vivere”. E mi sto impegnando per questo con tutte le comunità che ci sono nelle missioni di Gavaravaram e Kethavaram. Ho iniziato ad esprimermi anche se sono un intoccabile. Adesso sono intoccabile solo dai diavoli, grazie al Carisma. Adesso, il negozio di scarpe me lo sono fatto da solo, in proprio, e ce l’ho fatta grazie al dono del mio donatore. Così, sono libero e indipendente non solo nella mia espressione personale, ma anche nel lavoro, di cui non sono più schiavo, ma che posso organizzare per essere sempre presente e partecipare alla missione. Questo è il vero Amore: rispetto e scambio di rispetto! Questo sono i gemellaggi”.
Così Amparo, dalla Colombia, esprimeva quanto la missione sviluppa inconsciamente la sessualità e l’identità della persona nelle relazioni: “Adesso possiamo sentire che ogni persona è una meraviglia. Prima ero, eravamo tutti molti chiusi. Per questo, non trovavamo mai soluzioni a niente e subivamo tutto. Anche nella missione, eravamo divisi tra le zone, ognuno per sé, con grande divisione tra le zone indio, cioè dei discendenti degli indios nativi, e le zone “afro”, cioè dei discendenti degli schiavi africani. Prima anche a me dava fastidio il diverso modo di essere degli afro, che cantano, ballano e mi venivano vicino così e mi mettevano in crisi. Adesso non solo ne colgo il valore, ma partecipo io e partecipiamo tutti insieme a loro a questi balli e canti e questo non è mai successo prima nei secoli e non succede in nessun altro contesto, chiesa, ONG, organizzazione in Colombia e, sono sicura, nemmeno nel mondo, perché tutti i programmi di aiuti uccidono la forza che abbiamo dentro con l’assistenzialismo anziché farcela sentire, farcela vivere, farcela sperimentare nelle relazioni,
come facciamo muovendo concretamente le nostre energie per trovare i donatori locali interfamiliari per salvare i bambini in Africa, per incontrarci e per esprimerci in comunità -cosa che ci costa moltissimo, ma che ci impegniamo tanto a vivere-, per avere un lavoro creativo e di servizio e gioire dello scambio di prodotti che facciamo ogni mese, che è proprio nella nostra cultura originale del trueque e che recuperiamo in modo tutto nuovo nel Carisma perché frutto di un lavoro creativo e di servizio, fuori dal denaro che uccide e di nuovo nella natura e nella semplicità, come Dio vuole e come vogliamo anche noi. Ringrazieremo per sempre padre Angelo e Dio per questo, questa è la strada!”
Letizia, dalla Lombardia, continua a testimoniare una profondissima Resurrezione nell’unione con la Comunità e le famiglie del sud del mondo, ed esprimeva questa preghiera: “Dal Bambino Gesù sto imparando la Povertà, che non è la miseria ma è la grandissima Dignità della Persona che staccata da tutto ciò che è umano sta solo nella Trinità e con la Madonna e ritrova la ricchezza della gioia, della pace e della libertà. Dalla Vergine Maria sto imparando il Silenzio, che non è tacere, non è subire, non è sottomettersi ma è custodire nell’anima la grazia per poterla testimoniare. Dal Santo padre Giuseppe sto imparando l’Ordine del giusto, non per legge o per ragione, per cultura o scuola, ma per amore, per essere umani, e su questa umanità che ama Dio può compiere la sua Opera.”
E con questa base, sta salvando moltissimi bambini e ritrovando una “forza inarrestabile” nell’unione profonda con le famiglie del sud del mondo e con gli italiani che sta contribuendo a salvare, inclusa se stessa, con una nuova casa, un nuovo lavoro, una vita che sempre più si sta finalmente radicando non in un Carisma ancora attaccato all’umano, ma in un’esperienza di vita completamente missionaria, libera dagli uomini e vissuta momento per momento in Cristo incarnato, crocifisso e risorto. Questa continua espressione e manifestazione è molto più di ogni ricamo, candela od oggetto ex voto che sia mai stato offerto. Queste testimonianze sono gli ex voto più preziosi, perché sono semi fertili che, vissuti con la luce e la grazia del Carisma e dei Gemellaggi e ridati a Dio e al mondo nell’espressione, testimoniano e, testimoniando, producono grazie a loro volta!
Questa è la potenza della moltiplicazione dei pani e dei pesci del Carisma perché l’Eucarestia non è un rito ripetitivo, ma è una forza viva dell’Amore di Dio con noi, ma anche di noi che rispondiamo, partecipiamo, manifestiamo il nostro Amore a Dio. “L’Amore è rispetto e scambio di rispetto” scrivi sempre. Questa è la potenza della rivelazione del Carisma, base della perpetua moltiplicazione dei pani e dei pesci, che ha il suo germoglio nell’immensa verità di Creazione di ogni persona, che è creata da Dio missionaria, che vive e sperimenta nel corpo e sangue di Cristo questa vocazione a far fuori i diavoli nella carità, e che, ripuliti come la Madonna e in tutta la novità e libertà dello Spirito Santo, vive e aiuta gli altri a ritrovare e vivere la missionarietà. “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!”, dice Gesù. Questo è il fuoco missionario che arde senza distruggere, ma che risveglia, nel calore di relazioni vere e ripulite nell’inconscio attraverso la carità per i bambini e l’incontro di comunità, il fuoco, l’io potenziale, le energie uniche ed irripetibili, tutte di Dio, di ogni persona.
Riporto volutamente tutte queste testimonianze dal mondo, che vengono da contesti tanto diversi, perché si vede chiaramente che non c’è differenza nella creazione di Dio e nel cammino di ogni persona impegnata nelle comunità e nella preziosa missione delle 12 nuove persone degne e 12 nuove adozioni in ogni territorio.
Tutti abbiamo quelli che per noi sono i diavoli e i condizionamenti più difficili da affrontare, non perché siano i peggiori o i più ostici, ma semplicemente perché sono i nostri, perché li abbiamo addosso, dentro di noi e ci sembrano insormontabili. Tutte queste testimonianze mostrano la verità del Carisma e cioè che non importa quale diavolo, quale non amore, quale riduzione sessuale, quale profanazione una persona abbia visto e debba incontrare dentro di sé con frustate, spine, chiodi, fino alla morte per risorgere.
La tua testimonianza è immensa padre Angelo e veramente ringrazio Dio e ringrazio anche te per l’immensità che hai vissuto e tirato fuori nella verità universale di Dio che è il Carisma, che rende tutto nuovo. Il lavoro che hai fatto in tutta la tua vita, da sempre e per sempre, è stato tutto oblato della Madonna e dedicato alla riscoperta della sacralità della Creazione e delle energie personali di ogni bambino e allo smascherare i diavoli mai visti e mai risolti, nascosti nell’inconscio e che producono violenza e morte di fronte a cui la Madonna piange. Adesso, la Madonna piange di gioia di fronte a tanti frutti, ma vorrei fermarmi un attimo e pregare perché si apre tutto un capitolo nuovo.
Le testimonianze che ho portato manifestano una grandiosità che non si era mai vissuta non solo nel mondo, ma anche tra di noi missionari. Nessuno di noi è mai stato abituato a vedere e partecipare a questa immensa manifestazione di Dio, alla sua presenza. Sono sicura di parlare per tutti manifestando la commozione profonda e lo stupore continuo di fronte a quanto Dio agisce in ogni gemellaggio. Quanto è vero che Lui viene prima di noi e che è Lui che sta muovendo e realizzando tutto con la nostra collaborazione!
Anche tu, padre Angelo, dici sempre che non sei stato tu a portare il Carisma nel mondo; tu ti sei mantenuto con Dio, e, così, lo Spirito ha soffiato in tutti i continenti. Anche adesso, noi stiamo facendo questa esperienza. Quando ci manteniamo con Dio, vediamo nei gemellaggi le Sue manifestazioni, che non potremmo programmare, organizzare o immaginare da soli. Per questo voglio pregare, perché per mantenerci in questo stato ci vuole veramente la Grazia della Madonna e ci vuole un immenso lavoro per mantenerci Immacolati come lei.
Devo veramente ringraziare dal profondo del cuore te, padre Angelo, e anche Davide, Antonella, Mia e tutti i volontari di Italia Solidale, a cui farei un monumento perché so sulla mia pelle che tutti sono impegnati in una Carità infinita e incontrano 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana un quantitativo di diavoli letteralmente inferociti che vogliono distruggere questa potente azione di Dio e quindi distruggere anche noi.
La realtà dei volontari è pazzesca ed ognuno di loro sta affrontando delle situazioni enormi anche se ne parliamo veramente poco. Pensiamo soltanto alla realtà come quelle delle malattie fisiche del marito e della nuora di Nice, alla novità di Esmeralda con Paolo, Jisna e Antonio con tutta la grazia di Dio ma anche con tutta una realtà da affrontare; ai genitori di Elisabetta Sbrolla (il padre è in ospedale per infarto e polmonite e la madre ha una frattura alla mano a causa di una caduta), al papà di Mia, ai bambini dei volontari che continuamente si ammalano, e queste sono alcune realtà eclatanti che incontriamo in noi. Questi sono i casi più evidenti ma ognuno sta vivendo con gioia l’esperienza della missione nonostante i fortissimi attacchi del Diavolo…e non ti dico gli attacchi dei diavoli alle persone degne e alle comunità.
Personalmente, io stessa mi ritrovo continuamente a dover affrontare diavoli enormi che colpiscono le persone degne, in Italia e nel mondo. Recentemente e giusto per darti un paio di esempi,
mentre stava facendo missione, Robert è stato investito da una motocicletta, prima di questo il marito di Grace ha avuto una ricaduta nell’alcolismo e nella violenza del clan di cui Grace ha molto sofferto, ed è un continuo in tutti i continenti e in Italia. Se poi pensiamo anche a tutto quello che sta succedendo nel mondo tra guerra, pandemia, crisi economica e chi più ne ha e più ne metta, non finirebbe la lista di diavoli in cui continuamente ci imbattiamo.
Lodo Dio di fronte a questo, perché più ci attaccano, più vogliono farci morire, e più siamo gioiosamente obbligati a essere partigiani del Carisma. Più incontriamo i diavoli e più abbiamo occasione di grazia e la nostra collaborazione al Corpo e Sangue di Cristo, col nostro corpo e sangue, ci permette di ripulirci, di risorgere, di essere testimoni ancora più veri: nessun diavolo può vincere Dio, anche oltre ogni nostro limite, perché Dio con noi non ha limite nella Carità, nell’Umiltà, alla Verità e nella Potenza di Resurrezione. Cristo vince eternamente.
Perché Dio vinca, dobbiamo però essere veramente forti, veramente genitali, veramente puliti con Dio e per mantenerci è necessario fare comunità vere, perché da soli è veramente dura. Per questo, chiedo con tutto il cuore a te, padre Angelo, a Maria, a padre Stephen e a tutti, di pregare per noi, per tutti noi missionari, persone degne e comunità di Mondo Solidale.
Pregate per noi, perché possiamo essere capaci di essere vere persone missionarie e, in questo modo, formare vere comunità capaci di tenere di fronte al diavolo e di sostenere ogni fratello in modo immacolato.
Su questo voglio dire due parole, perché mi colpisce molto l’azione del diavolo e vedo quanto vuole infilarsi sia nel Carisma, sia nelle relazioni di comunità, ingannandoci e usando questi strumenti di Dio a suo vantaggio.
Tante volte hai sottolineato quanto la luce del Carisma non è sufficiente. Non basta leggere i tuoi libri e non basta nemmeno credere di aver visto qualcosa nel nostro inconscio. Bisogna viverlo.
Molto spesso, il diavolo tenta di utilizzare il Carisma e di portarci su verità parziali e incomplete che, proprio perché vere, ci fanno sembrare il diavolo più vero di Dio. Mi spiego meglio.
Molte volte, negli anni passati, nelle comunità nascenti mi capitava di sentire delle persone bloccarsi perché, sentendo la testimonianza di Resurrezione di altri, giudicavano sé stesse e facevano paragoni tra la propria realtà e quella degli altri.
Molto spesso, mi è capitato anche di sentire persone che riconoscevano su di sé con grande gioia, magari per la prima volta, di aver vissuto una realtà di rimozione, isolamento, omosessualità, incesto o prostituzione, ma che poi si fermavano lì, a giudicare sé stesse, non portando il Carisma alla Carità di Cristo e della Croce per far fuori i diavoli, ma rimanendo sull’Albero della Conoscenza del bene e del male.
Così, gli scambi incompleti di persone con un atteggiamento non completamente puro nell’anima, fomentavano il negativo, anziché risolverlo e, senza farsi vedere, il diavolo creava divisione, maldicenze e serpeggiava fino a creare o grandi chiusure e inespressioni oppure grandi coperture fatte di parole sincere ma senza fondamento solido in Dio e molto sugli uomini. Entrambi i virus portavano la malattia del giudizio e della falsità e, così, portavano le comunità a morire, a disgregarsi nel tempo o, peggio, a protrarsi andando avanti sulla testa e nella sterilità. Negli anni, il diavolo ha lavorato sapientemente in molte comunità e infatti il movimento missionario non riusciva mai a decollare perché prevaleva sempre l’io su Dio e anche le relazioni che sembravano apparentemente positive, non riuscivano a portare la persona a un movimento e all’incarnazione personale in Cristo, ma la portavano sul giudizio, sulle leggi e sugli uomini.
Il diavolo vinceva perché anziché vedere come essere rimossi, isolati, omosessuali, incestuosi e prostituti non è vedere “quello che siamo”, ma è vedere proprio quello che non siamo, perché per creazione siamo solo Figli di Dio e abbiamo bisogno di portare un’immensa carità, come Cristo, un’immensa purezza, come la Madonna, un immenso Amore, come Dio, per il bambino dentro di noi e per riparare non con la legge o con una missionarietà violenta che può anche fare cose e “produrre” meccanicamente frutti, ma che mai potrà sciogliere e risolvere e riparare a tutte queste deviazioni e mancanze d’amore.
C’è tanto, tanto, tanto da pregare, padre Angelo e prego perché siamo capaci di Amare. Nelle mie preghiere, Gesù mi sta chiedendo un profondo pentimento per tutti i miei diavoli, ma mi sta anche dicendo che Lui guarisce tutto. Il più grande peccato contro il Sacro Cuore di Gesù è la dipendenza dagli uomini, che ci fa perdere la Sacralità del nostro Cuore. Dobbiamo essere Immacolati, senza macchia, come la Madonna, avere il cuore pulito come lei, che è capace di Amare. Prego che siamo capaci di amare veramente gli altri. Dentro di noi, abbiamo grandi travi nel nostro Cuore che ci fanno credere di amare, ma che riducono il nostro amore.
Grazie, grazie e grazie perché le 12 persone per territorio ogni mese, fino a marzo 2023, che si avvicina, e le 12 nuove adozioni sono la strada per ritrovare un Cuore Sacro e Immacolato, fuori da tutti gli uomini, su cui si potrà veramente costruire un mondo vero e la vera salvezza per ogni bambino, per ogni Figlio di Dio, per ogni persona che Dio vuole salvare.
Che la Madonna del Pianto, la Madonna delle Grazie e la Madonna Immacolata, che i poveri di tutto il mondo ci aiutino e ci benedicano perché possiamo servire completamente, come la Madonna e Cristo, la Volontà di Dio.
Silvia Neposteri