
“E chi è che vince il mondo, se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto, ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità. Poiché tre sono quelli che danno testimonianza: lo Spirito, l’acqua e il sangue […].”
(1Gv 5: 6-8)
Carissimo Padre Angelo, insieme ai bambini, alle famiglie, ai poveri, alle persone degne e ai volontari di tutto Mondo Solidale, prego il Sacro Cuore di Gesù e il Cuore Immacolato di Maria in modo speciale per te, per Gesù bambino e per tutti i bambini con tutta la gioia che viene dalla Luce dell’Epifania e del Battesimo di Gesù. Queste Festività speciali cadono proprio insieme al primo venerdì e al primo sabato del mese, cioè proprio dentro il Cuore di Gesù e di Maria…una meraviglia!
Ti scrivo per condividerti il resoconto del movimento dei primi giorni di gennaio 2023 e ringrazio Dio perché, a venerdì 6 gennaio, nel giorno dell’Epifania, i volontari insieme alle persone degne d’Italia e del mondo, in comunione con la Direzione e con te, sono arrivati quasi al 20% dei frutti da realizzare con la missione delle 12 nuove persone degne e delle 12 nuove adozioni in ogni territorio, per arrivare alla completezza eucaristica e missionaria prevista a marzo 2023.
Non posso però cominciare il mio ringraziamento e la mia lode a Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, se non partendo dalla grande realtà personale che hai vissuto in questi ultimi giorni, perché è necessario partecipare anche a te per partecipare al tutto. Lo faccio non per dipendenza o per rimanere sulla tua persona, ma perché c’è qualcosa di Sacro e di Dio collegato a tutta la Nuova Eucarestia dei Gemellaggi che oggi sta illuminando tutti i continenti, nelle 173 missioni che si stanno realizzando nel sud del mondo, e tutte le regioni d’Italia, nei 384 territori in formazione, arrivando a tre milioni e duecentomila persone.
Ecco una brevissima sintesi dell’immensità che è successa soltanto intorno a te e in collegamento con Mondo Solidale da Natale a oggi:
- A Natale, hai manifestato una profondissima guarigione: è solo Gesù Bambino che guarisce il mio essere bambino e tutti i bambini del mondo. Ci hai testimoniato come Gesù bambino ha guarito profondamente il tuo essere bambino. Solo Gesù bambino può guarire tutti i bambini che non sono stati amati. Gesù ti ha toccato così profondamente da piangere per due ore. Perché il Carisma ci vuole, ci vuole la luce, ci vuole la comunità, ci vuole la missione, ma niente vale se non c’è Cristo: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla”.
- Con questa esperienza sacramentale, Dio ti ha ispirato nuovamente il 1° gennaio 2023, il giorno di Maria, Madre di Dio, Madre di tutti. Nel giorno della Madre, con tutta la grazia della Madonna di cui sei Oblato, di fronte all’assenza di persone in Chiesa, hai colto ed espresso con Grazia l’irrinunciabilità della Libertà e Indipendenza delle energie personali, che non possono mai ripetere, ridursi, integrarsi, ma che sempre devono rispondere alla Forza di Creazione del Padre, alla Forza di Redenzione del Figlio, alla Forza di Verità e Libertà dello Spirito Santo, che sempre soffia e tutto rinnova. Solo con la Sessualità pulita e senza diavoli come la Madonna, solo con la Sessualità completamente nella Volontà del Padre del Cristo, è possibile fare davvero Eucarestia, essere missionari e fare comunità.
Tutto viene dalla realtà della Creazione del Padre in ogni persona, per cui ogni sua Creatura è nata con delle forze uniche ed irripetibili, meravigliose e pienamente amate, per cui ogni sua Creatura è nata con la vocazione missionaria, che è far fuori i diavoli nella Carità per i poveri, nell’Eucarestia con il Cristo e nella Grazia della Madonna.
- Di fronte alla grazia, il diavolo non rimane a guardare e ha deciso di colpirti ancora più duramente, facendoti stare malissimo nel corpo, in questi ultimi giorni, in cui hai perfino versato sangue. Questo sangue non è un caso perché tu proprio nel sangue della madre, che passa al bambino attraverso il cordone ombelicale, hai stanato il diavolo, mai visto e mai risolto. E con questa luce hai rimesso al centro il Sangue di Cristo, che non era mai stato compreso fino in fondo, in modo tutto nuovo. Solo il nostro corpo e sangue con il Corpo e Sangue di Cristo Eucarestia, vince il diavolo.
Qui c’è da fermarsi, perché è troppo importante quello che Dio ha rivelato attraverso la tua collaborazione ed esperienza. Il bambino nasce completamente libero e indipendente, nei primi trenta giorni, in cui c’è soltanto Dio con il bambino e il bambino con Dio, nella perfetta Eucarestia, pace, Amore, che è rispetto e scambio di rispetto, libertà, dignità, indipendenza e sussistenza.
Proprio attraverso il cordone ombelicale, il sangue del bambino, che prima è indipendente e personalissimo, si mischia col sangue della madre. La madre non ha colpa ma, oltre al nutrimento del corpo, passa al bambino anche tutti i veleni e i condizionamenti secolari mai visti e mai risolti, in lei e nel mondo con cui è in contatto.
Il bambino si confonde, soffre e non riconosce più la sua identità. La perde e la falsifica per non morire di non amore. Il bambino smette di vivere e inizia a sopravvivere.
Entrando dal sangue della madre, il diavolo attacca il bambino per staccargli l’anima da Dio. Per far questo, utilizza tutti i suoi mezzi intelligentissimi e pieni di inganni: la sofferenza per il tradimento dell’attesa d’Amore del bambino, che non trova più l’Amore completo di Dio, ma trova l’amore ridotto degli uomini, il dolore spirituale e fisico, la paura, la morte. Il diavolo vuole colpire Dio e quindi ogni bambino, costringendolo a staccarsi da Dio, ad andare sugli uomini e a disperarsi, cioè a perdere la speranza e la fede, il rapporto con Dio, che solo un’anima con un carattere sufficientemente forte può mantenere.
Così il bambino è costretto, per non morire, a rinchiudersi nella rimozione, a isolarsi nella masturbazione, all’inganno di relazioni omosessuali in cui ognuno non vede l’altro e il diverso, ma vede solo se stesso e le sue proiezioni, alla perdita di forze nell’incesto pur di andare d’accordo, alla perdita di speranza nelle relazioni che porta alla violenza della prostituzione.
Tutto questo è il dramma dell’io senza Dio ed è alla base di tutti i drammi di oggi, personali e sociali.
Dopo essere entrato dal sangue della madre e aver staccato l’anima del bambino da Dio, l’Accusatore si fissa sulla sessualità e sull’identità del bambino.
Il bambino ripete le riduzioni e il diavolo, intelligentemente, le registra sui nervi e fa compiere al bambino stesso il suo massacro. Più il bambino si isola e più si convince di essere isolato, più si allontana dalla sua identità e più dimentica la meraviglia di Creazione che è, in cui non crede più. Così non può più credere veramente in Dio, perché non c’è l’unione sacramentale con Lui, ma il diavolo crea divisione tra il valore di sé e Dio.
Proprio in questa separazione, si inseriscono tutte le catastrofiche conseguenze dei non amori non risolti, che si concretizzano in relazioni umane deviate da Dio, non libere e piene di dipendenza.
Tutte le aspettative del bambino rimangono disattese. Così, il bambino diventa adulto e anche da adulto si identifica negativamente col male, non è maturo e continua a rivivere all’infinito, in tutte le relazioni (nella coppia, con i figli, nel lavoro, nella creatività, in tutte le sue espressioni) quello che ha registrato dentro: i suoi non amori, come in un infinito girone dantesco. Le cellule nervose tutto registrano e non cambiano, sono fissate e la fissazione è del diavolo.
Di fronte a tanti inganni che producono violenza, di fronte a cui anche la Madonna piange, solo un Amore immenso può guarire e convertire il diavolo in Grazia. Un Amore non umano, ma che viene da Dio, di cui gli uomini hanno bisogno di essere testimoni per riportare ogni creatura non a se stessi, come hanno fatto le nostre madri, i nostri padri, la falsa fede dei ladri e briganti che si mette al posto di Dio e della persona e la falsa scienza atea e materialistica, così come tutta la cultura nei secoli in tutto il mondo.
Il valore della Madonna come Madre e del Sangue di Cristo sono immensi in tutto questo grande piano di Dio per salvare la persona e non sono mai stati pienamente compresi, perché non c’era la Luce nella verità sulla Potenza della Creazione del bambino e sull’intelligenza del diavolo.
Sempre ci ricordi, padre Angelo, che Gesù fa Eucarestia col Padre, anche se gli Apostoli non possono partecipare. Non li aspetta, ma non dipende e rimane nella totale sussistenza dell’Eucarestia col Padre.
Gesù suda il suo preziosissimo sangue nel Getsemani, mentre gli Apostoli dovrebbero pregare, ma dormono. Gesù non dipende da loro. Sempre rimane nella Volontà del Padre e non permette al diavolo di staccargli l’anima da Dio e prega, prega e prega, e così può rimanere forte nel sesso, nei nervi, nel corpo e nella mente. Viene giudicato, umiliato, flagellato, crocifisso fino alla morte, ma lui è grande perché in Croce non perde la Luce sull’inconscio che lo porta alla Carità completa, alla vera indipendenza dagli uomini: “Perdona loro che non sanno quello che fanno”.
Padre Angelo, tu hai sempre messo in luce la potenza del Corpo e Sangue di Cristo che vince la morte, la potenza di Cristo che già alle tre del pomeriggio del venerdì, scende negli Inferi, fa fuori il diavolo e risorge, ritornando con potenza nel corpo, come si vede nella Sindone.
Quanto era necessario il Sangue di Cristo per purificare il Sangue della madre con cui ci siamo identificati negativamente! Quanto è necessario per ognuno di noi lavare le vesti nel Sangue dell’Agnello!
Grazie, grazie e grazie infinite perché non era veramente possibile né vedere, né partecipare, né rispettare, né vivere tutta questa immensità, che oggi è una realtà viva nei poveri, nelle comunità, nelle missioni e nei territori di Mondo Solidale.
Ringrazio Dio insieme ai poveri, che sempre mi chiedono di ringraziarti per aver portato il Carisma, attraverso i tuoi libri e documenti, nel mondo, ma anche per aver proposto l’esperienza di relazione nelle comunità eucaristiche e missionarie.
Quello che le famiglie testimoniano è che, senza vere comunità che aiutino ogni persona a mantenersi fino in fondo, nella propria Croce e Resurrezione, di fronte a tutti gli attacchi dei diavoli, è difficilissimo, forse impossibile, non cedere a tutti i non amori e a tutte le sofferenze che portiamo dentro.
Solo l’Amore risolve la moltitudine dei mali. E l’Amore più grande è la Carità che inizia da un bambino, come Gesù bambino e come tutti i bambini testimoniano.
Solo se siamo maschi e femmine maturi, solo se siamo veramente missionari con fede viva, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda, senno e discernimento nella Volontà di Dio per noi e per il mondo, possiamo essere testimoni di un amore più grande e fare veramente Comunità ed Eucarestia gli uni con gli altri. Questa è l’esperienza di questa nuova Antropologia nella Carità dei gemellaggi.
Per fare comunità, bisogna essere proprio poveri, veri e semplici.
Ringrazio la Madonna che fa comunità con Gesù perché sempre partecipa in silenzio e vera preghiera, dalla sua nascita alla sua morte e Resurrezione.
Ringrazio anche Maria Frau perché ha fatto comunità con te, non perché era dipendente da te, al contrario, non te le ha mai mandate a dire, ma perché sempre ti richiamava a stare con Dio, prima dell’io potenziale, prima di tutto e tutti, come Abramo. Lei veramente ti ha amato perché ama prima di tutto Dio e tu molto l’hai amata, perché senza di te lei non avrebbe potuto avere una luce sul suo inconscio e impegnarsi per ritrovare l’amore per sé.
Anche ieri ci richiamavi ad amarti, a fare Eucarestia, a pregare non con preghiere fatte di parole vuote o di devozionismo e formule ripetute a macchinetta, ma con preghiere vere, capaci di partecipare a te secondo il tuo bisogno, nella realtà, come Dio vuole.
Mi ha colpito come l’altro giorno hai detto che nella relazione con te abbiamo preso e profanato molto perché eravamo dipendenti.
Pregando il Sacro Cuore di Gesù per te, coglievo la profonda offesa che ognuno di noi ha fatto al Sacro Cuore e tutta la mancanza di comunità che abbiamo vissuto e subìto negli anni dovuta all’essere schiavi e dipendenti, anche da te. Una tale schiavitù e dipendenza è un paradosso, perché tu hai sempre testimoniato la necessità di essere partigiani, tori e femmine, indipendenti da tutto e da tutti!
Ricordo che un giorno hai detto: “Gesù in Croce è più di Abramo con Isacco”. Ad Abramo, Dio ferma la mano e manda un ariete per salvare Isacco. Ma quando si tratta di Suo Figlio, Dio non interviene, non si sostituisce. Quando Gesù grida “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato!”, Dio e Gesù fanno fuori il più grande diavolo di sempre: la dipendenza! Così, Gesù risorge.
Questa realtà è immensa.
Il sangue di Resurrezione che scorre vivo nel mondo di oggi è grazie a questa tua profezia che si realizza in persone e comunità realmente capaci di intervenire nella vita gli uni degli altri per riportare ogni persona alla primazia di Dio con la persona e la persona con Dio.
Non posso riportare tutte le testimonianze, ma ti riporto solo alcune parole di Bernadette da Ntungamo in Uganda, che, con un sorriso a 36 denti, condivideva:
“Io sono povera e ho una gioia immensa di essere missionaria, ringrazio padre Angelo che ci ha portato questo Carisma in Africa e nella nostra vita. Nella missione, io incontro tutti i diavoli del mondo che vengono contro di me. Ma ringrazio Dio per la comunità e per il Carisma, perché con questa Luce, io non presto orecchio ai diavoli, non li faccio parlare e vado avanti.”
Così anche Susan, madre di Francesco Benolli, ha formato cinque missioni in una realtà massacrata dalla guerra, e gli esempi sarebbero centinaia per tutto il mondo, per il Sud America, l’India, l’Africa e anche per l’Italia, che sempre di più viene fuori in tutta la sua unicità e forza missionaria.
Valentina, dalla Lombardia, scriveva: “La mia vita è cambiata radicalmente, partecipo da circa tre anni e prima di tutto ciò non sentivo di avere uno scopo, non mi vedevo, gli altri non mi vedevano e disperdevo completamente le mie energie sul lavoro e sulle relazioni, familiari e non.
Adesso, grazie a te, padre Angelo, ho ricominciato a sentire il valore della mia persona, grazie agli Africani ho ricominciato a percepire quell’amore che mi è sempre mancato, grazie alle comunità ho iniziato a leggere i libri e a collegarli alla mia storia personale, e grazie alle persone degne che non mi mollano nonostante tutte le mie chiusure, che credono nella mia missionarietà, che mi sostengono, che mi amano, che mi ascoltano e non mi giudicano, ho ricominciato ad aprirmi alla vita…Ho ritrovato una fede che avevo perso da tempo e mi sono riconciliata con la mia vera Madre, La Madonna e il mio vero Padre, Dio. E ad oggi non mi sento più sola. Grazie, grazie, grazie!”
Tutti i poveri sono risorti che testimoniano come la morte non esiste, ma che esiste solo la non vita!
Questo è il battesimo nel Carisma, il battesimo di ogni persona nella Nuova Eucarestia dei gemellaggi, in Spirito, acqua e sangue, in comunità, persone degne e adozioni
Questa è la moltiplicazione perpetua dei pani e dei pesci e questo è il futuro non solo del 2023, anno della Carità Infinita, ma per l’eternità.
Ringrazio Dio perché continuiamo a realizzare in questo mese di gennaio, febbraio e marzo 2023 la Volontà di Dio, che è la salvezza dell’umanità, attraverso le nuove 12 persone degne per ogni territorio e 12 nuove adozioni.
Così arriviamo alla completezza dei gemellaggi eucaristici prevista a marzo 2023 e si compie la profezia che hai annunciato alle 16h52 del 4 gennaio del 2022, un anno fa, con il documento “Scritto antropologico per far sì che ci siano solo comunità missionarie che si aiutino nelle relazioni vere”.
In seguito, ogni territorio continuerà ad essere missionario formando ogni anno due nuove comunità, come già avviene in tutte le zone del sud del mondo. In questo modo, tutti saremo sempre e perpetuamente missionari e arriveremo a tutti, come hai espresso nel documento “Abbiamo bisogno di stare con Dio come Abramo”.
La linea dello Spirito è già chiara, ma, quando starai meglio e se vorrai, potremo parlarne meglio.
Grazie, grazie e grazie, continuiamo a pregare per te insieme a tutti i poveri di mondo solidale per la tua completa guarigione nello Spirito e nel corpo.
Dio ci benedica e la Madonna ci accompagni,
Silvia Neposteri