Cosa serve oggi ai ragazzi?
I giovani sono gemme di vita. Ma oggi qualcosa li “brucia” dentro. Un ragazzo su 5 abbandona la scuola, moltissimi altri, pur ottenendo un diploma, sanno appena leggere e scrivere (dati Invalsi). Centinaia di migliaia di ragazzi sono condannati alla marginalità sociale e saranno facile preda della depressione o della criminalità. Ormai per i giovani è “emergenza sociale”. Dove abbiamo sbagliato? Non si sa. Siamo impotenti e arrabbiati. Eppure non è colpa di nessuno. Vogliamo amare, ma non possiamo. C’è bisogno di risolvere gl’inganni della nostra “Civiltà” che colpisce giovani e vecchi nel carattere, nel sesso, nella creatività sul lavoro; che produce guerre, inquinamento, gravi ingiustizie sociali, come fosse tutto “normale”. Questo stato d’incomunicabilità e violenza sociale è come un “acido” che corrode la vita di tutti e dei giovani in particolare. Padre Angelo Benolli O.M.V., sacerdote missionario, antropologo e scienziato conosce bene questa realtà. Ogni giorno, per ore, in più di 50 anni, ha incontrato persone di ogni età e religione. Attraverso questa esperienza unica, ha sviluppato un’antropologia nuova e completa, che vede e risolve gli errori della nostra cultura dominante che mette al primo posto materia e “razionalità” e separa la scienza dalla fede e la fede dalla vita. Oggi con i 10 libri e documenti scritti da Padre Angelo, possiamo uscire da ogni inganno e “riscoprire la grandiosità della creazione in ogni bambino, la grandiosità della redenzione e Croce di Cristo, ma anche riscoprire la grandiosità dell’energia indipendente, con-creatrice e con-redentrice di ogni persona che, con la Croce di Cristo e la propria croce risorge, ama e riceve lo Spirito….”. Questa è l’esperienza che stanno vivendo più di 2 milioni di persone in Italia, Africa, India e Sud America: con questi contenuti si ritrovano, amano, lavorano bene, formano “giardini” di famiglie che comunicano e condividono con gli altri, salvando i bambini e giovani di ogni continente con il nuovo modo di fare adozione a distanza sviluppato da Padre Angelo. Questi “gemellaggi” mondiali d’amore stanno cambiando, dalla base, la vecchia “Civiltà” e sono la speranza concreta per il futuro dei giovani e dell’umanità.
Antonella Casini
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TUTTI VOGLIONO AMARE: MA QUAL è IL VERO AMORE?
Si parla tanto dello Spirito, che è vita, ma non si vede mai sufficientemente cosa sia questo spirito dell’amore. Si parla dell’amore, ma non si vede bene di che tipo d’amore ha bisogno ogni persona di oggi. E non si vede bene che, quando non c’è quest’amore, in proporzione, la persona soffre e l’anima non si sviluppa. Pertanto la sessualità soffre, i nervi e il corpo si ammalano e la mente tende a fissarsi solo su alcuni aspetti della vita. Allora si perde tutto, anche la volontà, si entra nelle dipendenze e in tanti idoli falsi. Quando l’anima non ha l’amore, il sesso è sempre inguaiato. Tutte le deviazioni della sessualità vengono fuori proprio per mancanza di vero amore. L’amore è rispetto e scambio di rispetto nel tempo giusto e nel modo giusto. Ma dov’è quest’amore? Negli uomini? Nella madre? Nel padre? Nei fratelli? Qui è il grande inganno! Tutti cercano amore, ma non possono trovarlo in chi è nei veleni ed è senza una maturità di base naturale. L’uomo cerca amore nella donna e non lo trova, la donna lo cerca nell’uomo e non lo trova. Non lo possono trovare, perché non hanno avuto amore e allora mai portano il sesso all’amore, lo testimonia il fatto che il 50% delle famiglie salta. Ma come avvengono tutti questi inganni? In oltre 50 anni d’incontri con moltissime persone, dalla mattina alla sera, ho sempre visto che tutti gl’inganni vengono dall’infanzia. Allora ho voluto proprio studiare l’infanzia. Per 4 anni, insieme a due grandi medici, ho studiato i bambini intrauterini. Lì ho trovato veramente lo Spirito, la Vita, la Verità che è vita non ingannata, la pienezza della natura nell’amore. Perciò ho scritto molti libri che hanno aiutato e continuano a sostenere molte persone. Nei miei libri, chi vuole, può trovare il modo per approfondire e sperimentare nella sua vita l’immensità delle proprie energie personali.
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)
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«La mia gioia non dipende dagli altri»
Mi chiamo Giulia e ho 23 anni. I miei genitori litigavano sempre. Ho sofferto molto a causa delle loro incomprensioni e incoerenze: un giorno si “amavano”, l’altro si odiavano. Questo mi ha portato a soffrire di anoressia nervosa dai 9 ai 14 anni. Andavo dagli psicologi, assumevo psicofarmaci. Alle scuole medie, così fragile, venivo spesso derisa dai miei compagni, allora mi chiudevo in me stessa e non mi relazionavo con nessuno. Alle scuole superiori mi sentivo più forte, avevo trovato delle amicizie di cui mi potevo fidare e anche un ragazzo. Da lui, inconsciamente, aspettavo tutto l’amore che mi era mancato al punto da annullarmi per lui. Quando il ragazzo mi ha lasciata mi sono sentita perduta, ma ho sentito che non potevo accettare che la mia gioia dipendesse da un’altra persona. In quel momento iniziai a cercare Dio come non mai, volevo innamorarmi di Lui e poi di ogni altra persona. Dio mi ha ascoltato.
Mia madre, che nel frattempo si era separata da mio padre, decise di salvare un bambino attivando un’adozione a distanza con Italia Solidale. Un giorno Corrado, un volontario d’Italia Solidale, venne a incontrarci e m’invitò a partecipare a un’esperienza di ritiro in una Malga di montagna. Andai, c’erano tante persone meravigliose, c’era anche Padre Angelo che approfondiva i contenuti culturali e l’esperienza missionaria da lui sviluppati. In questa fortissima esperienza non facevo altro che piangere, non avevo mai sentito così viva la presenza di Dio e mi sentivo, per la prima volta in vita mia, profondamente amata. Per la prima volta ho scoperto che l’Amore è forza e rispetto, mentre prima pensavo che fosse solo carezze e “bacini”. Ho sentito che non è colpa tua se non sei stato amato e non riesci ad amare. Cominciai a percepire il valore della mia persona che non dipende da nessuno. Decisi subito di partecipare alla vita di un bambino con l’adozione a distanza perché non potevo più pensare solo a me stessa e ai miei problemi. Feci un mercatino dell’usato e il ricavato andò interamente alla bambina che avevo adottato in Paraguay.
A 19 anni andai via di casa e dopo l’esame di maturità, decisi di trasferirmi dal Piemonte a Roma, per mettermi al servizio di ogni persona e ogni bambino. In quel momento c’era l’emergenza di prendersi cura di Maria, una signora che per 40 anni si era dedicata a Padre Angelo con tanta carità e forza ed era molto malata. Accettai di occuparmene con un po’ di timore. Oggi devo dire che ho ricevuto moltissimo da questa esperienza: con questa donna, ho avuto uno scambio più vero che con mia madre. Ho avuto anche la grazia e il privilegio di partecipare alla missione di “Mondo Solidale – Italia Solidale” in Africa e in Italia! Seguo 200 famiglie in Uganda con cui mi relaziono costantemente e che visito anche fisicamente una volta all’anno. Seguo anche le famiglie di 4 territori di Roma sud. Qui incontro persone piene di Carità che già stanno partecipando alla vita di un bambino e fanno il “giardino”, oppure persone interessate a sperimentare questo scambio di vita. In tutto questo movimento di Spirito, amore, relazioni e carità trovo Dio e l’Amore che mi è mancato, sviluppo le mie energie create per amare e recupero la fiducia nelle relazioni. Grazie a Dio, al “Carisma” e alla Carità mondiale sviluppati da p. Angelo ho sperimentato che tutti possiamo arrivare alla vita, alla salvezza e alla pace, permanendo nell’amore di Dio e nella Carità verso gli altri. Invito tutti, specialmente i giovani, a partecipare!
Giulia Ruschetti