Credi che dipendenza sia solo droga e alcol?
“The future We want” è il manifesto degli adolescenti italiani per il futuro post Covid. Unicef lo ha realizzato intervistando 2.000 giovani tra i 15 e i 19 anni. Dalle loro dichiarazioni si vede che i ragazzi continuano a “gridare” il loro bisogno di Luce, Amore e Vita, come hanno già fatto Greta Thunberg e altri. Ma chi gli risponde? In questi giorni due quindicenni di Terni sono stati trovati morti nei loro letti. Li ha uccisi un mix di stupefacenti. Per i genitori erano ragazzi normali, ma da tempo consumavano droghe come il “purple drank”, ricavato dallo sciroppo per la tosse. Queste sostanze sono sempre più diffuse tra gli adolescenti. È facile ed economico procurarsele anche via web; molta musica “di moda” ne sostiene il consumo, pensiamo alla canzone “Sciroppo” del famoso cantante “Sfera Ebbasta”. Ma la crescente assunzione di sostanze che alterano le emozioni è un problema che va oltre i giovani. Uno dei massimi esperti italiani di droghe e dipendenze, afferma che «lo stato di “normalità alterata” è un fenomeno che riguarda tutti» e che «oggi c’è bisogno di “alterarsi” anche per fare le cose “normali”». I giovani trovano la droga perché c’è un mercato enorme di sostanze “stimolanti” per gli adulti. Perché ci siamo ridotti così? Non è colpa nostra. La “dipendenza” è scritta nei nostri nervi. Abbiamo una cultura millenaria che non vede Dio e le energie personali, basata sulla materia e sull’economia e tutti, incoscientemente, da generazioni, ne siamo “schiavi”. Questa è la vera “droga”, ma nessuno lo vede.
Così abbiamo perso la fede, l’identità, la sessualità, la creatività, ripetiamo, senza provare più nulla. Tutto questo cade addosso ai più piccoli e li distrugge nello spirito, nell’anima, nel sesso, nei nervi, nel corpo e nella mente. Questa situazione non si risolve con i “manifesti”, ma cambiando la nostra vita. Come? Padre Angelo Benolli ha trovato il modo. In 89 anni di vita e 54 d’incontri quotidiani con migliaia di persone come sacerdote, missionario, antropologo e scienziato, ha sviluppato una nuova e completa antropologia che cambia l’inconscio di Freud con l’Io potenziale e coglie tutte le connessioni tra le energie inconsce di Dio, dell’anima, del sesso, dei nervi del corpo in esso contenute. Queste forze sono il 90% delle nostre energie e alimentano la mente cosciente, che è il rimanente 10%. Con queste ed altre grandissime scoperte p. Angelo ha visto e risolto gl’inganni secolari, portando la scienza alla fede, la fede alla vita e l’uomo a Dio. Con i 10 libri, i documenti, i video di Padre Angelo si ritrova la “normalità della Vita” , delle relazioni, del lavoro, della solidarietà. Più di 2 milioni di persone in Italia, Africa, India e Sud America stanno facendo questa esperienza. Nei “giardini” (piccole comunità) le persone s’incontrano settimanalmente condividono i contenuti dei libri di Padre Angelo e la loro vita, pregano e sono missionari. Attraverso i “gemellaggi mondiali” e un nuovo modo di fare adozione a distanza da lui sviluppati, le famiglie d’Italia e del Sud del mondo si collegano tra loro, salvano i bambini e promuovono altri “giardini”. Questa cultura e questa comunione mondiale è il futuro dei giovani e dell’umanità.
Antonella Casini
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“Ordine di Sviluppo tra Io Potenziale ed Io Reale”
dal libro “Uscire da ogni inganno” di Padre Angelo Benolli (terza parte)
La persona, con la sua libido e la sua aggressività, è libera da tutti e da ogni cosa. È unica, irripetibile, figlia solo di Dio. La Sacra Scrittura dice: “Dio è Amore, e chi sta nell’amore rimane in Dio e Dio in lui”. Come si possono ridurre l’amore e le forze dell’amore a fenomeni biologici, affettivi, materiali? L’amore di Dio è ben altro che biologico! Ben altro che mentale! Dio è l’Essere. Dio è Purissimo Spirito, Dio è l’Amore, Dio è l’unica fonte della libertà, della vita, della pace. Queste forze di base, queste energie di base della libido e dell’aggressività, che sono state create “per crescere e moltiplicarsi”, che sono a “immagine e somiglianza di Dio”, che sono, di per sé, “prima” e distaccate da ogni padre e da ogni madre: come si possono ridurre all’immanente? La mancanza di Dio e, quindi, la mancanza dell’amore è la tragedia dello Spirito. Già Adamo ed Eva si accorsero, dopo essersi staccati da Dio, di essere nudi. E proprio da quel momento, entrò nell’uomo la morte. Così dice la Sacra Scrittura. La morte è la morte della vita. E la morte della vita è la morte dello spirito. Se lo spirito muore, muoiono anche il “toro” e la “femmina”. E la morte del “toro” e della “femmina” è la morte della libido e quindi dell’aggressività.
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)
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Studio, lavoro e volontariato, ma mi ero persa
I bambini ci richiamano sempre ad essere veri, perché non vogliono mai adattarsi a niente, sono vicini a Dio, vogliono solo amare ed essere amati, rispettare ed essere rispettati, vivere in modo autentico! Quando avevo 7 anni, insieme alla mia famiglia, ho partecipato ad un “gemellaggio”. Avevamo adottato a distanza un bambino di una missione africana di “Mondo Solidale – Italia Solidale”. Ce l’aveva proposto mio fratello più grande, che era appena entrato nel movimento come volontario. Solo l’idea di potermi relazionare con un bambino come me, ma dall’altra parte del mondo, mi dava una gioia immensa. Per la prima volta avevo incontrato una proposta che corrispondeva pienamente alla mia anima bambina, che voleva solo amare e relazionarsi, nella carità, come ogni bambino che non nasce mai isolato ma vuole sempre vivere e gioire in relazioni degne, nel mondo! Crescendo ho perso questa semplicità! Studiavo, lavoravo, facevo tanto volontariato per i bambini, per i senzatetto, mi divertivo con i miei amici. Mi sono completamente svuotata, facevo tantissime cose, anche molto valide: ma dov’era la mia persona con Dio? Grazie ai libri di Padre Angelo ho scoperto che vivere significa permanere con Dio e prendere una posizione forte davanti a ogni riduzione della Vita. Io invece avevo avuto la presunzione di vivere convivendo con tutti i condizionamenti e gli adattamenti tipici della nostra cultura dominante!
Volevo amare ma non riuscivo, ogni aiuto che davo e che ricevevo mi sembrava inutile, ma non riuscivo a rassegnarmi a questa realtà! Ho promesso a me stessa che da quel momento non avrei più preso in giro né me, né gli altri né soprattutto Dio… volevo essere vera e amare, come facevo da bambina! Un giorno ho voluto attivare un mio “gemellaggio personale” adottando a distanza un bambino di “Mondo Solidale” in Africa. Ho avuto vari incontri via Skype con lui, la sua famiglia e la sua comunità. Ad ogni incontro ero sempre più stupita perché le famiglie del Sud del Mondo non dipendevano dal mio aiuto, io non dovevo “fare” nulla, solo partecipare alla loro vita, come loro partecipavano alla mia. Avevo sempre avuto relazioni dove o ero svuotata o svuotavo io l’altro. Grazie al gemellaggio, per la prima volta ho fatto esperienza di una vera relazione, di uno scambio d’amore, dove al centro c’è Dio e non l’Io! Ho ritrovato la mia fede nella semplicità e nella concretezza della vita, ed è una gioia cogliere che Dio non è un concetto o una struttura, ma un’esperienza continua d’amore!
Con altri giovani abbiamo formato una comunità missionaria, ci incontriamo una volta a settimana leggendo i libri di Padre Angelo. Nella relazione stiamo iniziando a fare grandi passaggi personali e relazionali e a coinvolgere nuove persone, disponibili ad aprirsi ai gemellaggi! Ogni bambino salvato è un pezzo di cuore che si scioglie, è l’unico modo per sperimentare la mia sessualità di vera femmina e metterla al servizio della vita! Siamo tutti bambini semplici, liberi e veri, in ognuno di noi c’è un tesoro enorme che è un dono di Dio per tutti. Ci meritiamo di vivere, di aprirci al mondo attraverso i gemellaggi, ed essere missionari per “noi bambini” e per tutti i milioni di bambini che aspettano il nostro amore!
Elisa De Maria