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Dall’Africa e Sudamerica per aiutare gli italiani

Dall’Africa e Sudamerica per aiutare gli italiani

Margaret dalla Karamoja, Lucilange dal Brasile e Julius dal Kenya qui con noi per due mesi per incontrare i nostri volontari donatori in tutte le regioni d’Italia e testimoniare la loro rinascita

 

 

 

TESTIMONIANZA DI MARGARET KIYONGA

Ora capisco che la sacralità e la positività del bambino e la sua naturale attesa di amore, pace, grazia, vanno in contrasto con le nostre mancanze di energie e di spirito e spesso questo diventa quasi irreparabile

Parto sempre da Dio che attraverso la creazione entra e rimane nelle energie dell’albero della vita di ogni bambino creato per questo a sua immagine e somiglianza. Davvero ringrazio Dio per la Sua immensità, per la grandezza e per la Sua Parola che entra nel mio spirito, che è creato da Lui. Ti prego Gesù di entrare dentro di me, di rimanere con me sempre e fare di me uno strumento di verità, vita, libertà, amore, pace, e farmi stare nelle tenebre in modo da portare luce nella sofferenza, in modo da portare consolazione nella disperazione, in modo da portare speranza. Grazie Gesù per la tua nascita e per la mia nuova nascita in Te. Ti ringrazio Dio perche ci hai dato il Tuo Unico Figlio per la redenzione di tutto il mondo e ti ringrazio Dio perché ci hai donato tutto questo movimento di Italia Solidale – Mondo Solidale, in cui lo spirito mi richiama fortemente a distruggere tutti i condizionamenti e gli inganni che sempre tentano di farmi ripetere il passato, perché senza spirito non c è relazione con Dio; senza spirito non c è redenzione e quindi questo non permette di fare vera carità e parlare nuove lingue come ogni persona vuole oggi.

Sono cresciuta in una famiglia di otto figli, sei femmine e due maschi, mia madre era la prima moglie di mio padre che era poligamo. Inconsciamente mio padre era entrato nella poligamia a causa di tutti i condizionamenti storici e culturali che lui non aveva mai visto e risolto dentro di se, quindi questa violenza è rimasta fissata dentro perché tutto quello che viviamo viene registrato sulle cellule nervose.  Dopo un po’ ha abbandonato mia madre ed è andato a vivere in un altro posto con la seconda moglie.

A causa della falsità, della violenza, della solitudine e della depressione che mia madre ha sperimentato nella relazione con mio padre, è stata costretta a mandarmi, insieme alle mie 3 sorelle in collegio. Durante la mia esperienza scolastica mi sono coinvolta in associazioni di chiesa come per esempio Young Christian Student (Y.C.S), o i carismatici del rinnovamento dello spirito dove pregavo molto e cantavo ogni momento. Ma fallivo nel trovare vera gioia, vera pace, felicita e amore dentro di me perche non ho ricevuto il primo amore da mio padre. Questo è il motivo per cui dentro di me erano assenti la forza di Dio, dell’anima, del carattere e questo ha condizionato la mia capacità di esprimere amore e rispetto.

Ho continuato a studiare fino all’università, grazie all’aiuto delle Comboni Missionary Sisters. Finita l’università ho sentito il desiderio di farmi suora. Anche se pregavo molto, cantavo meravigliosamente in chiesa, ero disturbata nella fede, carattere, nella sessualità, nei nervi, nel corpo e nella mente. Questo mi ha fatto entrare in un matrimonio falso, dal quale ho avuto il mio primo bambino. Il primo giorno dopo il parto il bambino stava bene, dal secondo giorno ha iniziato ad avere dei disturbi. Infatti la falsità e la violenza della mia storia e del mio matrimonio si ripeteva inconsciamente sul bambino. Mio marito andava a bere e tornava a casa la sera molto tardi, anche io a causa della depressione ho iniziato a bere e il disordine e la violenza erano all’ordine del giorno. Per questo il nostro bambino incontrava due genitori senza l’esperienza delle energie personali, come invece l’amore vuole. Il nostro bambino ha iniziato a non esprimersi, a stare in silenzio, a chiudersi in se stesso. Alla fine è morto all’età di 6 anni nel 2011. Ora capisco che la sacralità e la positività del bambino e la sua naturale attesa di amore, pace, grazia, vanno in contrasto con le nostre mancanze di energie e di spirito e spesso questo diventa quasi irreparabile. Dopo la morte di mio figlio, la violenza è continuata fino al punto che nella violenza mi sono rotta anche una gamba.

Ringrazio Dio, che attraverso l’azione dello Spirito Santo, e Padre Angelo Benolli, mi ha donato questa nuova antropologia. Padre Angelo è diventato il secondo salvatore e profeta nella mia famiglia. Ho iniziato ad entrare profondamente nel Carisma e nei documenti scritti da P. Angelo, grazie all’aiuto dei missionari di Italia Solidale che si sono impegnati nella carità venendo in Karamoja e grazie all’adozione a distanza che riceveva la mia famiglia. Questo mi ha aiutato a vedere i condizionamenti che rimangono fissati nelle energie della nostra vita e condizionano l’”io potenziale” finche non sono visti e risolti. Questo mi ha aiutata a tornare ai miei primi 30 giorni in cui ero sola con Dio senza alcun tipo di condizionamento. Sono iniziata a stare meglio e sono cresciute le energie uniche ed irripetibili che ho dentro di me e che possono crescere solo nell’amore, nel rispetto e scambio di rispetto. La piena esperienza di vita nell’amore di Dio mi ha portato a smettere di bere, ho iniziato a rispettare mio marito e ad aiutarlo a recuperare il non amore che ha sperimentato specie dalla madre. Il Carisma e questa “Nuova Cultura” ha aiutato anche lui ad avere amore verso di me, amore che non ho mai sperimentato da mio padre e la violenza nella famiglia si è fermata. Con questa esperienza abbiamo evitato soprattutto che la violenza continuasse a ricadere sui nostri figli.

Ringrazio Dio che ci ha donato Padre Angelo e questa nuova cultura. Ringrazio Dio che ci ha donato Gesù Cristo, che è l’unica verità, libertà, gioia, pace, liberazione, ogni sofferenza diventa vita, ogni non amore si risana e la mancanza di relazione diventa una alleanza continua e ogni solitudine e divisione diventa unità. Possa lo Spirito Santo aiutarmi affinché non rimanga fissata in me stessa, ma sia testimone con i fratelli che aspettano.

Ho dato la mia testimonianza, specialmente alle famiglie di Kangole Solidale e molte di loro hanno potuto sperimentare cosa significa essere una persona completa, indipendente e nell’amore, di fronte a tutti i condizionamenti e le falsità che viviamo in questo tempo. Si sono resi conto che con il giusto supporto e sostegno, c’è una unione di tutte le forze interiori anche per lavorare bene. Incontrandosi in piccole comunità e leggendo i libri di Padre Angelo, le famiglie si aiutano a vedere e risolvere i loro problemi che gli impediscono sempre di condividere l’amore e il rispetto con gli altri

Questa nuova e vera cultura di vita, ha molto aiutato le famiglie, le comunità, le zone e tutta la missione. Sono stati capaci di diventare veri maschi e vere femmine. Ora, con Dio, più indipendenti, rispettano se stessi e danno vita a famiglie capaci di rispettare i loro bambini; sperimentano la libertà, diventano sussistenti, si rendono conto dell’essenzialità del grande amore di Dio che porta tutta l’umanità ad essere unità. Con questo spirito le famiglie sono state anche capaci di trovare un donatore locale che potesse salvare la vita di un bambino con l’adozione a distanza con Italia Solidale. Io personalmente ho trovato un poliziotto al quale ho dato la mia testimonianza e lui ha accettato di adottare a distanza un bambino.

Saremo benedetti da Dio solo quando Lui trova completezza in noi, come nella Madonna. Possa Dio continuare a darmi il coraggio per essere completamente impegnata nella missione e nell’approfondire e seminare più carità, leggendo e vivendo e testimoniando i libri di Padre Angelo. Che Dio benedica questo lavoro, che viene da Lui e salva preziose vite di bambini di tutto il mondo che soffrono nello spirito e nel corpo.

Kiyonga Margaret (Volontaria di Kangole Solidale,  Karamoja, Uganda)

 

Testimonianza di Lucilange Viana dos Anjos

Ora capisco che l’amore che cercavo era già dentro di me

 

(Daniela Fortini) Lucilange è una donna di 39 anni, ha 4 figli ed è già nonna di 6 bambini. Porta in sé le sofferenze tipiche del Brasile e del Sud America in generale. Una donna di grande anima, ma fin da bambina ferita, colpita, violentata, senza una famiglia degna. Cresciuta in una località dell’“interior”, lungo il Rio delle Amazzoni, a 36 ore di barca da Manaus, venuta a Manaus in cerca di “una vita migliore” e finita nella favela di Nova Vitoria. Relazioni disordinate, violenze, separazioni, droga, l’hanno accompagnata tutta la vita. Ha sempre sentito in Dio la sua unica fonte di amore ed è sempre stata molto vicina ai sacerdoti delle varie parrocchie, da cui ha sempre cercato aiuto per trovare Dio, una vera pace e una vita autentica di servizio, ma senza mai risolvere le sue profonde sofferenze personali e di relazione. Da quando ha conosciuto i libri di P. Angelo Benolli, grazie anche all’adozione a distanza che la figlia ha ricevuto, ha scoperto la centralità di lavorare sul proprio inconscio ed uscire dai propri condizionamenti. La sua vita ha avuto una svolta, cominciando dalla relazione con i figli, ed ora si dedica con tutta l’anima a testimoniare la nuova cultura alle famiglie della sua zona di 10 comunità e non solo. Durante il nostro ultimo viaggio missionario, senza dire niente a nessuno, ha preso 2 mesi di ferie per accompagnarci ogni giorno nella visita alle comunità (un passaggio non scontato per una donna sudamericana). E’ stata anche felice di superare da sola tanti contrasti e difficoltà interne ed esterne per venire a fare questa esperienza di formazione e missione di 2 mesi presso di noi.

Lei ci scrive questo:

Vi saluto tutti. E’ con grande piacere che vi scrivo per parlare un po’ di quello che è accaduto nella mia vita dopo che ho conosciuto la missione di Italia Solidale e dopo essere stata più vicina ai missionari, specialmente Daniela e Angela.Ho passato due mesi insieme a loro, e mi hanno aiutata molto a fare un’esperienza sulla mia vita. Ho fatto un’esperienza forte con loro e la collego sempre più alla mia storia personale. Mi rendo sempre più conto che tutto quello che ho vissuto con mia madre, l’ho ripetuto con i miei figli: tutta la mancanza d’amore, di rispetto, di attenzione, tutto il peso di non essere mai stata rispettata. Ho ripetuto tutto le falsità che ho vissuto sui miei figli, ma non sapevo il male che gli stavo facendo, perché anch’io ero molto ferita nell’anima e nello spirito.

Insieme abbiamo visto il DVD del bambino intrauterino che mi ha fatto vedere come ho ricevuto tutto da mia madre quando ancora ero dentro di lei, come lei mi ha passato tutta questa violenza perché anche lei era molto ferita e come io, inconsciamente, ho trasferito tutto ai miei figli. I miei genitori si sono separati molto presto ed io ho vissuto solo con mia madre. Ho ripetuto esattamente quello che ha fatto lei: ho avuto 4 figli da 3 uomini differenti, ho vissuto sempre in cerca di amore, cercandolo negli uomini, in posti dove nessuno poteva darmelo, ma non lo sapevo.

Ora capisco che l’amore che cercavo era già dentro di me: Dio me l’ha messo dentro in quei primi 30 giorni di vita. Che meravigliosa la pace, il silenzio che sono dentro la mia bambina ed io non lo sapevo! Tutto quello che ho vissuto è rimasto registrato nel mio inconscio.

Oggi sto vedendo come la vita non può essere ingannata e io mi sono molto ingannata. Ma adesso sto facendo una nuova esperienza di vita, insieme alla mia famiglia ed anche a tante altre famiglie, che non è facile. Ma ringrazio P. Angelo Benolli perché è riuscito ad aiutarmi a vedere questa nuova cultura, a farmi mettere ordine in tutta la confusione che sta dentro di me. Spero oggi di permanere, per avere più luce su questa missione insieme a Dio e allo Spirito Santo.

Grazie, questo è un po’ della mia testimonianza, ho molte cose ancora da dire, non solo a parole, scriverò un libro, un abbraccio”.

 Lucilange Viana dos Anjos (Nova Vitoria Solidale, Manaus, Brasile)

 

Julius Kiseli (Chumvini Solidale, Kenya)

Superando i condizionamenti, fu capace di vivere in modo indipendente con la sua compagna ed è diventato un grande testimone tra le famiglie

Chiumvini Solidale è una delle più vecchie missioni che abbiamo in Kenia. Chiumvini ha avuto molti problemi collegati ad un corretto impegno nella missione stessa da parte di alcuni che erano lontano dal Carisma e hanno tentato di distruggere questo grande lavoro di Dio, infatti le famiglie erano molto dipendenti da persone e strutture locali. Questi si sostituivano totalmente alle famiglie, anche comprando il bestiame per loro, rendendole così dipendenti e bloccando lo spirito che contraddistingue il nostro nuovo modo di fare missione e adozione a distanza. Sostenuti dai volontari di Italia Solidale hanno poi capito l’importanza del Carisma e iniziato ad essere più indipendenti. Tra di loro c’era un gruppo di giovani e famiglie molto forti, come Julius.

Julius, aiutato dai libri e dalla cultura, oggi ha una grande testimonianza di vita. Egli viene da una famiglia poligama dove sua madre con quattro figli fu ripudiata dal marito e costretta a risposarsi con un uomo anziano che le ha dato altri quattro figli. Questi ultimi insieme al padre, rifiutarono i primi quattro in quanto il loro padre apparteneva ad un’altra tribù. Julius, che soffriva di crisi epilettiche, cadde durante una crisi da ragazzo nel fuoco e si bruciò un braccio. Ha sofferto moltissimo per l’emarginazione subita a scuola e la derisione da parte dei compagni. Anche in Chiesa e anche in famiglia. Come conseguenza si chiuse molto in sé stesso. Sentì parlare di Italia Solidale nove anni fa e si interessò molto a questa cultura perché voleva essere autosufficiente. Cominciò a leggere i documenti ed i libri di Padre Angelo ed cominciò a percepire qualcosa di nuovo in sé stesso. In questo periodo conobbe una ragazza con la quale stabilì una duratura relazione. Se non fosse stato per il Carisma ricevuto dai libri e documenti di Padre Angelo Benolli, avrebbe ripetuto la vita di suo padre ma, superando i condizionamenti, fu capace di vivere in modo indipendente con la sua compagna ed è diventato un grande testimone tra le famiglie di Chiumvini. Julius è padre di tre bambini che si esprimono in maniera completamente differente con il loro carattere. Durante i nostri viaggi missionari Julius ha fatto grandi passaggi nella sua persona, nella sua anima, nella sua sessualità, risolvendo enormi blocchi personali e familiari. Julius ha contribuito enormemente a ricostruire le nostri missioni del sud Kenya e ora sta continuando la sua missione personale anche qui in Italia, incontrando centinaia di donatori per poi ritornare e testimoniare li in Kenya. 

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