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Esmeralda Maria, Un Miracolo di Dio

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Ciao a tutti amici missionari di Italia e Mondo Solidale,
Inizio con un Gloria al Padre, Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio ora e sempre nei secoli dei secoli Amen. Ringrazio Dio Padre per il grande amore che ha donato per ognuno di noi attraverso Padre Angelo.

Ringrazio Dio e Padre Angelo per la grazia del Carisma e il richiamo di missionarietà̀ dentro di noi. Grazie Padre Angelo per la tua testimonianza di Vita e missione e delle tue energie personali. Grazie per la testimonianza della relazione con Dio Padre e la Vergine Maria nostra madre. Grazie per la testimonianza di innamoramento con Gesù. Grazie per averGli permesso di salvare ognuno di noi. Grazie per il tuo sorriso, per i tuoi piccoli occhi pieni di luce. Grazie per la testimonianza di vita che vince sempre la morte. E grazie per il sostengo che tu mi hai dato nell’essere me stessa, essere una missionaria e una vera donna.

Scrivo questa lettera per ringraziare ognuno di voi nel Mondo Solidale che avete partecipato alla vita della mia famiglia nell’ultimo anno. L’anno scorso, esattamente il 26 luglio di un anno fa, abbiamo avuto una scossa che ci ha cambiato la vita. È stato il giorno in cui la scienza medica ci ha detto che Esmeralda, che era nel mio grembo, non sarebbe sopravvissuta a causa di una malattia genetica che le hanno diagnosticato. Ci hanno chiesto di interrompere la gravidanza e di accontentarci di essere felici con il nostro primo figlio Antonio. È stato un momento in cui ho sentito che stavo per essere inghiottita viva dalla terra. Fino a quel momento io e Paolo aspettavamo molto felici la nostra seconda figlia senza nemmeno pensare che fosse malata. Il medico che mi ha controllato ha detto che si trattava di una malattia molto rara e molto grave, dovuta ad un gene tipico del sud dell’India. Anche se Esmeralda fosse rimasta viva dopo il parto sarebbe comunque rimasta disabile a vita. Sono scoppiata in lacrime abbracciando Paolo, mio marito, ma dentro di me non c’era nemmeno un dubbio: avremmo fatto nascere Esmeralda a ogni costo. Tutto questo è successo alla fine del 5 ° mese di gravidanza. In quel momento la posizione di Esmeralda era come Gesù nella croce, e Paolo mi ha detto che la nascita di Esmeralda sarà la Sua Resurrezione, senza sapere il futuro.

Subito dopo l’ospedale siamo andati da Antonella Casini perché era necessario per noi ricevere un forte sostegno proprio in quel momento di sofferenza. Infatti Antonella ci ha sostenuto sulla nostra decisione di continuare la gravidanza. Mi ha aiutato a non giudicarmi o vivere nel senso di colpa. Da lì abbiamo chiesto preghiere e carità a tutto il mondo solidale.

La vera natura dell’unità e della carità del mondo solidale che ho visto non la scorderò mai: è la nostra vera natura di Mondo Solidale come missionari. Abbiamo ricevuto molte preghiere e molti gemellaggi dall’Italia per Esmeralda. Abbiamo ricevuto tanto amore in quei mesi, e ben presto ho iniziato a sentire i movimenti di Esmeralda dentro di me. Ricordo molto bene quando chiamai Padre Angelo per dirgli quello che i medici mi dicevano di Esmeralda. Padre Angelo mi disse: “Non ascoltare i dottori. Diranno molte cose. Ma tu continua: la bambina starà bene perché è figlia di Dio”. E così è continuato il rapporto con Esmeralda, le preghiere e la carità, e il 15 di agosto ho sentito un forte movimento dentro di me mentre eravamo a Malga Zures con Padre Angelo.

Sull’ecografia che abbiamo fatto dopo, i medici erano stupiti perché il blocco sul suo collo che vedevano non c’era più e la piccola si era girata a testa in giù. Nonostante questo i medici restavano perplessi. Non erano pronti a sostenerci per andare avanti anche se era il 6° mese. Questi medici non erano sulla vita, erano negativi, quindi non erano buoni dottori.

Ma nella relazione, grazie a Daniela Fortini, abbiamo trovato medici migliori, persone di fede che partono dalla preghiera e dalla carità, e quindi dalla loro buona competenza scientifica. Questi dottori erano nell’ospedale Agostino Gemelli in Roma. Con la guida del Prof. Noia abbiamo iniziato a fare i controlli ogni settimana. C’era una grande squadra che pregava per noi in ospedale.

Esattamente prima di una settimana del parto cesareo programmato ho rotto le acque e il giorno dopo Esmeralda è nata. Il dottore che l’ha presa in mano ha esclamato a gran voce vedendo Esmeralda: “Questo è un miracolo, un miracolo di Dio!”. Esmeralda è nata senza blocchi nelle braccia e nelle gambe e respirava, anzi urlava forte. C’era un gruppo di medici in attesa di sostenere Esmeralda a vivere perché tutti si aspettavano una crisi respiratoria. Gloria a Dio. 

Qui è nata Esmeralda Maria Pizzolato una meravigliosa figlia di Dio, completamente sana, ed è bellissima. Ho pianto molto di gioia ringraziando Dio e Padre Angelo, e ringraziando Paolo, Antonio e tutto il Mondo solidale. Quando ho visto il volto di Esmeralda sono scoppiata in lacrime perché non mi aspettavo una bambina bella come lei. Perché nel precedente ospedale ci avevano detto che la sua faccia era malformata.

Ricordo che durante il cesareo mi addormentavo spesso e vedevo me stessa, Padre Angelo, Antonio e Paolo. Stavamo tutti ridendo e ridendo molto, ma non riuscivo a capire perché. Ogni volta che mi addormentavo su quel tavolo operatorio vedevo questo. Ma ora so che è stata la gioia di partecipare alla volontà di Dio, senza dubbio. Abbiamo partecipato con Esmeralda al suo sviluppo di vita, considerandola come persona. Non vedevo il suo futuro con la disabilità, ma la vedevo come una persona. E mi ha aiutato ad andare avanti senza arrendermi. 

Non ci sono abbastanza parole per esprimere la mia gratitudine verso Dio, Padre Angelo e tutte le persone che hanno partecipato con la nostra vita e si sono unite a noi con la preghiera e la carità. Voglio davvero abbracciare fortemente l’anima di Padre Angelo per ringraziarla perché mi ha aiutato a vedere il valore della Persona. Mi ha aiutato a trovare la Persona in me. Mi ha aiutato a partecipare alla volontà di Dio. Testimonio qui che la carità con la preghiera in questo Carisma è il modo con cui posso vivere la vita nella pienezza con me stessa e con Dio.
Questo è l’unico modo per salvarmi dalla morte. 

Questo è l’unico modo per “VIVERE LA MIA VITA”. Il carisma è dentro il nostro sangue. Siamo tutti missionari. Questa è la nostra vera natura. Viviamo la nostra vita, nella completezza della missione. Non aspettiamo la testimonianza degli altri, cerchiamo di essere i testimoni per loro. Questa è la missione. Senza dipendenza, andiamo avanti per raggiungere la completezza della vita con libertà e amore. Abbiamo lo strumento di questo Carisma. Diffondiamolo e aiutiamo tutti i bisognosi.
Grazie mille a tutti. Viviamo la vita. Viviamo la vita con la missione, in modo che possiamo realizzare la profezia che padre Angelo sia con noi, in noi e attraverso di noi. Niente morte, solo vita, la vita da missionari. Continuiamo!
Ale! 

Jisna

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