I ‘giardini’ per fare il vero Natale
A Natale sentiamo il desiderio di relazioni vere: un alimento più necessario del pane che però manca moltissimo. I piccoli sono i primi a soffrirne. Oggi, solo il 5% degli adolescenti italiani “è in grado di comprendere un testo”, mentre la maggioranza di loro è “sufficiente” in matematica (dati OCSE). Non è solo un problema scolastico. I nostri ragazzi a forza di non comunicare perdono l’anima, diventano “ripetitori”. Come risolvere? Nessuno lo sa. Gesù non “insegna”, si fa bambino ed è “stoltezza” per la mente. Questa “rivoluzione” non si è mai compresa abbastanza. Oggi sappiamo che il 90% delle nostre forze sono inconsce ed alimentano, con il loro modo d’essere, la mente cosciente, che è il rimanente 10%. Dunque la Vita e l’Amore determinano la “mente” e non viceversa. Per tornare a esprimerci e comunicare dobbiamo trovare una cultura coerente con la Vita! Qui emerge il valore dell’esperienza di Padre Angelo Benolli, che, in 60 anni di servizio quotidiano a moltissime persone, ha colto gl’inganni secolari della “cultura” dominante, ha cambiato l’inconscio di Freud e ha sviluppato una nuova e completa antropologia per tornare a Dio, alla natura e all’Amore come i bambini.
Centinaia di migliaia di persone in Italia, Africa, India e Sud America, grazie ai libri, ai documenti di Padre Angelo e al nuovo modo di far adozione a distanza da lui elaborato, ritrovano Dio, sé, la capacità d’amare e lavorare bene, comunicano nei “giardini”, sono solidali tra loro, con i vicini e con le famiglie e i bambini del Sud del mondo. Così sperimentiamo “scambi intensi e veri di vita” a livello familiare, comunitario e mondiale e ritroviamo l’Amore. Anche molti adolescenti italiani che hanno adottato un bimbo a distanza, nella relazione con lui e facendo i “giardini” con i loro amici, finalmente comunicano e possono incontrarsi nella qualità.
Questa solidarietà completa è il futuro dei giovani e dell’umanità. Scritto di P. Angelo Benolli Fondatore e presidente di Italia Solidale Natale è ormai molto falsificato con ‘Babbo Natale’ o riunioni familiari senza autentiche relazioni. Ma ogni persona nasce dalla Creazione del Padre, nasce dall’Amore e permane nell’Amore per i primi 30 giorni dal concepimento, dove c’è solo Dio e la persona, “senza nessun DNA” del padre e della madre nelle cellule germinali. Questo è il “primo Natale”. Quando poi il bimbo s’incontra con la madre e con gli altri, percepisce tutto il non amore degli uomini portatori inconsapevoli dei condizionamenti secolari, allora soffre, si chiude, rigetta e s’ammala spiritualmente e anche fisicamente.
Per risolvere tutte queste sofferenze dei bambini e tutta questa falsità d’amore, il nostro Padre Creatore ci manda Gesù Bambino: vero “secondo Natale” perché ogni bambino e ogni persona, con il Suo Amore, possa tornare alla propria dignità e libertà nella Carità. Per questo Gesù ci dice: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi piccoli, l’avete fatto a me». Gesù Bambino viene specialmente per la Vita dei bambini e dice anche che chi “scandalizza” un bimbo, sarebbe meglio si mettesse una pietra al collo e si gettasse nel mare. Il Natale di Gesù è per il nostro secondo Natale in Dio, nell’Amore e nell’esperienza del proprio ed altrui vero Natale. Aiutiamoci come Gesù, perché ognuno sperimenti sempre e solo il suo vero Natale. Leggete i miei libri, fate “giardini”, salvate i bambini: impegniamoci insieme per fare veramente rinascere l’ “Italia Solidale – Mondo Solidale”. Così vivremo anche il “terzo Natale”: quello che non finisce mai e continua nella Vita Eterna. Che Dio vi benedica!
Antonella Casini
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Natale è ormai molto falsificato con ‘Babbo Natale’ o riunioni familiari senza autentiche relazioni. Ma ogni persona nasce dalla Creazione del Padre, nasce dall’Amore e permane nell’Amore per i primi 30 giorni dal concepimento, dove c’è solo Dio e la persona, “senza nessun DNA” del padre e della madre nelle cellule germinali. Questo è il “primo Natale”. Quando poi il bimbo s’incontra con la madre e con gli altri, percepisce tutto il non amore degli uomini portatori inconsapevoli dei condizionamenti secolari, allora soffre, si chiude, rigetta e s’ammala spiritualmente e anche fisicamente. Per risolvere tutte queste sofferenze dei bambini e tutta questa falsità d’amore, il nostro Padre Creatore ci manda Gesù Bambino: vero “secondo Natale” perché ogni bambino e ogni persona, con il Suo Amore, possa tornare alla propria dignità e libertà nella Carità.
Per questo Gesù ci dice: «Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi piccoli, l’avete fatto a me». Gesù Bambino viene specialmente per la Vita dei bambini e dice anche che chi “scandalizza” un bimbo, sarebbe meglio si mettesse una pietra al collo e si gettasse nel mare. Il Natale di Gesù è per il nostro secondo Natale in Dio, nell’Amore e nell’esperienza del proprio ed altrui vero Natale. Aiutiamoci come Gesù, perché ognuno sperimenti sempre e solo il suo vero Natale. Leggete i miei libri, fate “giardini”, salvate i bambini: impegniamoci insieme per fare veramente rinascere l’ “Italia Solidale – Mondo Solidale”. Così vivremo anche il “terzo Natale”: quello che non finisce mai e continua nella Vita Eterna. Che Dio vi benedica!
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)
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Il nostro “giardino” di Vita con l’adozione
Francesco è un ragazzo di 13 anni, figlio di una famiglia romana che partecipa a un giardino in zona “Casetta Mattei”, a Roma. In ottobre ha ascoltato la testimonianza di Fernanda, mamma di un bambino della Colombia adottato a distanza da una famiglia di Aprilia. La donna è stata più di due mesi in Italia insieme ad altri rappresentanti dell’Africa, dell’India e del Sud America, per aiutare la missione nei territori italiani con la testimonianza. Ecco cosa scrive Francesco a proposito di questa esperienza: “Appena Fernanda ha testimoniato in chiesa mi ha subito colpito la forza che c’è in Colombia di fare un cammino per essere liberi, la stessa forza che noi italiani non abbiamo più. Quindi mi sono subito messo in cammino per aiutare anch’io a liberare le famiglie costrette a piantare la droga. Il giorno dopo ho incominciato a parlarne con la mia prof. e ho chiesto a ciascuno dei miei compagni di classe un euro per adottare un bambino a distanza.
Così facendo non salvi solo una famiglia e un bambino, ma salvi te stesso per poi dare l’amore che hai ricevuto a un’altra persona vicino a te, che anche lei poi fa un’adozione e così facciamo i giardini e pian piano salviamo tutte le famiglie povere del mondo e salviamo tutta l’Italia. Quindi cerchiamo l’amore attraverso le opportunità che Dio ci offre, tipo la testimonianza di Fernanda. Ringrazio la classe 3ª D della Scuola secondaria primo grado D. Bramante per aver fatto l’adozione e ringrazio soprattutto Fernanda”. Questa missionaria è venuta in classe di Francesco, ha testimoniato come, grazie alla condivisione nei “giardini” con i libri e i documenti di P. Angelo e grazie alla solidarietà di tanti italiani, moltissime famiglie colombiane prendono coscienza di tanti inganni, ritrovano Dio e la loro dignità, escono dalla violenza, dalla schiavitù di coltivare coca o marjuana o lavorare per pochi centesimi nelle multinazionali, realizzano attività produttive arrivando alla sussistenza e anche alla solidarietà con gli altri. La donna, infatti, ha anche testimoniato la gioia delle famiglie colombiane coinvolte con “Italia Solidale – Mondo Solidale” nel trovare anche loro un donatore locale per i bambini degli altri continenti e nel ricevere, a loro volta, donatori trovati dalle famiglie africane o indiane.
I ragazzi hanno fatto mille domande e si sono aperti sulla profonda sofferenza che vivono, non avendo relazioni di qualità e vedendo tanti coetanei drogarsi o cadere in tante falsità e violenze. Alcuni ragazzi hanno voluto iniziare l’esperienza del “giardino”. Ultimamente, durante un loro incontro, hanno potuto parlare via Whatsapp con il bambino adottato a distanza. Dopo tutti questi fatti, Francesco ha scritto una poesia e Maddalena, un’altra ragazza della classe, ha espresso un suo pensiero. Vogliamo offrirvi questi scritti come “regali di Natale”.
Neve
Leggera e soave cadi quando è Natale – t’accompagna il calor del legname – quando il fuoco lo rende cenere da buttare. – Lasciatemi qui vicino alla fornace. – Dio penserà a salvare il Natale. – Bisogna cominciare a pregare. – Scendere per le strade a cantare. – Non voglio andare nel caos cittadino. – Ma restare a riposare – accanto al mio camino.
Francesco
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Il regalo che vorrei
“Incontrare Fernanda è stata un’esperienza meravigliosa. La tragica realtà colombiana, quasi del tutto a me sconosciuta, mi ha toccata profondamente. Ascoltare la voce di una donna coraggiosa che ha combattuto per il figlio, ci apre gli occhi e, forse , nel nostro intimo, ci fa provare vergogna di piangere per cose superflue, di essere molto attaccati ai beni materiali e volere sempre di più quando “non ci manca nulla”. Devo a Fernanda due insegnamenti molto importanti: il primo, che, se vogliamo cambiare il nostro Paese, dobbiamo iniziare a cambiare noi stessi; il secondo, che poter aiutare un bambino a sopravvivere, anche semplicemente attraverso il tuo affetto, ti riempie di gioia vera, che non c’entra nulla con la felicità di ricevere un bel regalo di Natale, a meno che quest’ultimo non sia il coraggio e la forza che ha avuto Fernanda in questi anni, e l’affetto di tutte le persone che l’hanno supportata. Regali che ora desidererei ricevere più di ogni altro!”
Maddalena