I peggiori ‘virus’ che attaccano la persona
L’universo è una meraviglia che si sviluppa nella relazione continua. “Il battito d’ali di una farfalla in Giappone può influire sul percorso di un uragano nell’Atlantico”, così dice la fisica. Con tutta la nostra “scienza”, però, non riusciamo a cogliere la “sapienza” che regola tutto questo. Anzi, senza accorgercene, abbiamo addirittura distrutto gli equilibri della natura. Oggi, in Cina, un “virus” muta e passa dai serpenti agli uomini divenendo il principio di una micidiale pandemia. Tutti hanno paura, ma nessuno vede le radici di questi fenomeni sempre più frequenti. Ormai è chiaro che la “razionalità” dell’universo non è quella della “mente” umana. L’inquinamento che altera i meccanismi naturali, viene prima di tutto dalla nostra cultura secolare che mette al primo posto la “mente” e il “profitto” e travolge le forze della Vita dentro ogni persona. Solo nel secolo scorso si è scoperto che il 90% delle nostre energie sono inconsce e alimentano, con il loro modo d’essere, la mente coscente che è il rimanente 10%. Ma c’è ancora grande ignoranza. È tempo di uscire dagl’inganni secolari e rispettare la vita com’è! Per questo le scoperte di Padre Angelo Benolli hanno un valore enorme. Egli, in 60 anni d’incontri quotidiani con moltissime persone, ha cambiato l’inconscio di Freud con l’Io potenziale che contiene le energie di base della persona; ha visto che l’amore è solo rispetto e scambio di rispetto di tutte queste energie; ha visto che, quando non c’è amore, si formano le “identificazioni negative” che portano la persona a ripetere il non rispetto vissuto, perché ciò che si vive si registra sulle cellule nervose che non cambiano. Padre Angelo mostra anche che solo Cristo ha l’Amore per risolvere queste diaboliche negatività, ma, per farci risorgere, vuole che prendiamo la nostra croce con la Sua. Con i libri e i documenti di Padre Angelo, i “giardini” e il nuovo modo di fare adozione a distanza che ha elaborato, centinaia di migliaia di famiglie in Italia, Africa, India e Sud America, escono dagl’inganni e ritrovano l’ordine naturale della Vita. Con questa base si collegano tra loro in vere relazioni d’amore che salvano milioni di bambini, famiglie e comunità. Con questa eucarestia mondiale riscopriamo e rispettiamo la Vita in noi, tra noi e nel creato.
Antonella Casini
TU SEI UNA MERAVIGLIA!
Se la persona è così meravigliosa, unica, irripetibile, ricca di energie, di vita ad immagine e somiglianza di Dio, come mai molte persone sono così deboli, infelici, confuse, dipendenti, ammalate nello spirito, nella psiche e nel corpo? È questo un grande problema contro cui la storia di ogni persona, cultura e civiltà s’imbatte. Vedremo però che anche questo problema dimostra che ogni persona trascende la storia (ossia il tempo), il proprio io ed ogni altro essere umano. La persona è cioè un’energia meravigliosa, unica, che però richiede delle risposte di forze di energia nel tempo e nel modo giusti e con le qualità adeguate, secondo la natura di ognuno. È evidente che la persona di ogni bambino è grande, ma essa risente, già nell’utero, del modo d’essere della madre e dell’ambiente. Se poi ci inoltriamo nell’analisi scientifica delle reazioni sinaptiche, constatiamo che i neuroni, cioè le cellule nervose, registrano tutto e fondamentalmente non cambiano. Così, tutto il passato di ogni persona rimane registrato nel suo presente. Questa realtà ci fa intuire cosa succede alle energie potenziali della persona quando questa viene disturbata: si crea un contrasto sulle forze di base le quali attendono risposte di rispetto naturale, di libertà, di comprensione in una relazione d’amore ed invece ricevono risposte contrarie di energie che sono in conflitto naturale queste esigenze. È come dare del cibo avvelenato a chi ha fame. È come far bere dell’arsenico a chi muore di sete. Se, poi, si riesce ad immaginare cosa succede quando questo tipo di contrasto avviene nei bambini intrauterini o nei giovani, si capisce quale tipo di responsabilità spirituale ognuno di noi ha verso le persone tenere, deboli o sofferenti. Nessuno però può rispondere all’essere energetico, naturale di un’altra persona, se non è egli stesso persona piena di vita.
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)
L’amore oltre il cancro: la mia vita è fiorita
Mi chiamo Leonardo, sono un volontario di Italia Solidale. Conosco Silvano perché da molti anni è il volontario donatore di Abraham, il bambino di Scolastica e John che vivono in Kenya, nella missione di Kolongolo che io seguo. I primi anni non c’era vera relazione tra la famiglia di Abraham e Silvano. Scolastica gli scriveva, ma era molto chiusa, dipendente dal clan e dal marito, era malata di ulcera. Dopo la nascita di Abraham, era anche divenuta sterile. Dopo qualche anno, grazie ai libri di Padre Angelo, alla comunità e al sostegno di Silvano, iniziò a trovare Dio e la sua identità, la capacità di relazionarsi con gli altri. Coglieva l’importanza della missione e s’impegnava a sostenere le altre comunità. Quando le ho comunicato che Silvano aveva un tumore, mi ha chiesto di aiutarla a incontrarlo via whatsapp. Durante l’incontro gli ha detto: «Stiamo pregando per te, tu impegnati a guarire». Gli scambi erano sempre più frequenti e ogni volta Silvano stava meglio, anche fisicamente. Credo che lui sentiva sui nervi e sul corpo malati l’Amore di Scolastica e di tutte le famiglie di Kolongolo. Questo lo faceva guarire dal cancro. Si sentiva più presente come persona, con suo figlio e la sua famiglia. Oggi è guarito e lo ha testimoniato alle famiglie della missione. Grazie ai contenuti dei libri, alla relazione con Silvano e all’impegno missionario, anche Scolastica è guarita nello spirito e nel corpo. Ha superato l’ulcera e, dopo 10 anni, è divenuta madre di un bambino. Silvano racconta così la sua esperienza: «Quando ho iniziato la mia avventura con Italia Solidale avevo perso mio padre da pochi mesi. Subito dopo, mia moglie aveva scoperto di essere incinta.
Con la nascita di mio figlio, ho pensato che sarebbe stato bello condividere questa felicità con qualcuno che in quel momento stava lottando per tenere a galla la sua famiglia in qualche altra parte del mondo. Da tempo mia madre era donatrice di Italia Solidale. Io ero sempre rimasto stupito di quanto un piccolo sacrificio economico per noi, in altre parti del mondo potesse fare la differenza. Sono passati quindici anni, la vita è andata avanti. Non è sempre stato rose e fiori. Mio figlio, con un disturbo dello spettro autistico, è stato un impegno costante. Tenere vivi i contatti con la famiglia di Abraham ed in particolare con Scolastica non è stato semplice. A questo si è aggiunta, due anni e mezzo fa, la mia lotta quotidiana contro il cancro. Fortunatamente negli ultimi tempi la tecnologia ha permesso i contatti tramite videochiamata, anche se tra mille difficoltà. Vedere dal vivo la famiglia di Scolastica è stata un’emozione fortissima, che auguro a tutti di provare almeno una volta nella vita. Ringrazio Leonardo, il volontario di Italia Solidale, che ci ha messi in contatto. Sinceramente non ho mai donato per avere un ritorno, semplicemente era una cosa che sentivo di fare. Se osserviamo il nostro modo di vivere oggi, tra mille stimoli diversi, sempre alla rincorsa dei beni materiali, vediamo che stiamo sprecando troppo tempo, tempo che non tornerà più indietro. Troppo spesso interponiamo “cose” tra noi e gli affetti. Scolastica e la sua famiglia stanno lì a ricordarmi che quello che ci tiene in piedi è l’amore, la condivisione, la felicità da ricercare nei momenti insieme. Questo vale a prescindere da come uno viva la fede, da qualsiasi religione. E questo è il regalo più grande che ho ricevuto da questa esperienza. Così sono guarito dal cancro».
Leonardo Rizzuto e Silvano