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La cultura di oggi riesce a vedere i traumi registrati nell’inconscio? – di Padre Angelo Benolli

La cultura di oggi riesce a vedere i traumi registrati nell’inconscio?

La realtà di fede e di scienza oggi riescono a vedere i segni prodotti dal non amore, che rimangono sempre registrati nell’inconscio di ogni persona?

 

La Sacra Scrittura giustamente dice che chi non sta nell’amore sta nella morte e che solo l’amore risolve la moltitudine dei mali. Infatti, chi non sta nell’amore, rimane come un corpo senz’anima. Tutto il suo essere resta disturbato, impotente ad ogni autentico scambio e, via via, si spegne come un filo d’erba senz’acqua. 

Tutta questa esperienza non solo permane radicata e registrata nella sua vita, ma è destinata ad aggravarsi sempre più, fino a che la persona non troverà tutto l’amore che gli manca e che è estremamente necessario per risolvere la moltitudine dei mali prodotti dal non amore sul suo spirito, sulla sua anima, sul suo sesso, sulla sua mente, sul suo corpo. Infatti, il non amore ferisce sempre il rapporto con Dio, colpisce sempre le energie dell’anima, riduce e devia sempre il sesso, disturba sempre la mente e fa soffrire il corpo. Oggi purtroppo ci troviamo di fronte a centinaia di milioni di persone che soffrono per il non amore e, in proporzione, ne portano tutte le conseguenze.

 

Quale cultura abbiamo davanti a questa realtà che tanto avvelena le persone, le coppie, le famiglie, le comunità? Come risolve, la scienza, questi problemi? La Fede arriva autenticamente a risolverli? Credo che sia normale, morale, umano e religioso, non solo porsi questi problemi, ma arrivare a scioglierli nel concreto dell’esistenza, come è indispensabile per risolvere la sofferenza di tante persone, coppie, famiglie e comunità che aspettano di ritornare a vivere. 
Credo che Cristo si è incarnato per mettersi dentro queste realtà e riumanizzarle. Si è crocifisso per distruggere ogni falsificazione o morte ed è risorto, perché, con Lui, anche ognuno di noi possa trovare la pienezza della vita nello spirito, nella verità e nell’amore che ci è necessario. Tutto questo, però, Cristo non lo ha fatto idealmente, ma realmente. Lui non solo ci ha detto che per risolvere i mali dello spirito, dell’anima, del sesso e del corpo, è necessaria la forza di Dio, fino alla Croce. Era anche Dio con noi e invocava sempre la forza di Dio per la nostra guarigione. Tutto questo però, ancora non gli bastava. Sapeva che, per guarire i mali dentro di noi, era necessario che ci amasse tanto, fino a dare la sua vita per noi e purificarci, entrando in noi con tutto il suo corpo martoriato e il suo sangue versato da chi, nonostante tanto amore, non voleva convertirsi. 
Così Dio si manifesta e affronta i nostri mali. E noi, cosa facciamo? Possibile che davanti a tanto male continuiamo a credere che basti qualche riunione, qualche istruzione o qualche incontro di preghiera? Come fa, la scienza, a credere che per guarire tali mali basti qualche pillola? Intanto le persone, le coppie, le famiglie si sfasciano e ovunque si instaura un senso di sfiducia e di rassegnazione che ci allontana sempre più dalla vita e da Cristo. 
Eppure, l’uomo-Dio non si è incarnato e crocifisso per nulla. Nonostante la degradazione e l’impotenza d’amore che è così presente in ogni cultura e in ogni vita degli uomini, Lui solo rimarrà sempre via, verità, vita e resurrezione degli uomini. Ma se Dio, in Cristo, ha fatto e dato tanto, come mai gli uomini oggi sono ancora così lontani dall’amore e da Cristo? Già al tempo di Cristo, molte persone fondate su una cultura di potere, di denaro, di legge e di ragione, si opposero a Lui a tal punto da ucciderlo a 33 anni. 
Quindi, per risolvere certi mali, non basta nemmeno l’amore dell’uomo-Dio-crocifisso. Dio è grande, ci vuole persone. Se ci crea senza di noi, non ci salva senza di noi. Dio è Padre, non ci vuole plagiati. Sa che, se non c’è la nostra energia personale, tutto è sempre violento e vano. Per questo ci dà tutte le possibilità di salvezza amandoci fino alla croce, ma non si sostituisce a noi. Benedetto Iddio che è tanto differente da quasi tutta la cultura umana, la quale, il più delle volte, presume di amare travolgendo le più intime energie della persona. Dio ha dimostrato questo travolgimento e non lo vuole, allo stesso tempo però, da tutto il Suo amore risulta, con la più prepotente evidenza, quanto Lui e tutta la vita esigano la più completa, morale e fedele COLLABORAZIONE e preghiera. Collaborare e pregare per la vita di tutti, invocando la forza d’amore di Dio e testimoniando questa forza con Lui fino alla Croce per la resurrezione, come ha fatto Cristo. Questa è la vocazione e la vera dignità di ogni persona.
 

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