La nostra storia – Italia Solidale del Volontariato di sviluppo di vita e Missione
“Ho fondato Italia Solidale perché ognuno di noi è chiamato alla pienezza della vita, della forza, della libertà e dell’amore, ma spesso le persone e la cultura dell’ambiente che ci circonda tradiscono, non valutano, e ingannano o riducono le forze personali e relazionali della vita.” (P. Angelo Benolli O.M.V. “La famiglia non s’inganna – cultura per poter arrivare ad una autentico amore”, Italia Solidale Editrice – Roma, 2005)
Italia Solidale del Volontariato per lo Sviluppo di Vita e Missione (Italia Solidale Vosvim) ONLUS nasce oltre 50 anni fa, nel 1964, quando P.Angelo Benolli OMV (suo Fondatore e Presidente) forma i primi piccoli gruppi di “persone per le persone”: volontari disposti ad intraprendere un cammino di “sviluppo di vita e missione” per un vero sostegno ai sofferenti nello spirito e nel corpo.
Allora Padre Angelo si trova in Argentina già da due anni, dove dedica tutte le sue energie alla missione con i 1.500 studenti della Scuola Secondaria Umanistica e Nazionale di cui è Direttore, con i 260.000 baraccati delle bidonvilles circostanti e con i “niños vagos” delle Ande (bande di ragazzi che, per non morire di fame, compiono ogni sorta di furti e rapine). Le problematiche da affrontare sono così numerose e richiedono uno sforzo così grande da parte sua, che egli finisce col subire un inaspettato crollo fisico e psicologico, che lo aiuta a rendersi conto di come da solo non possa arrivare a tutti i bisognosi d’aiuto senza travolgere le proprie energie. Ricalcando le orme del venerebile Pio Bruno Lanteri, fondatore della sua congregazione, sul modello di Gesù con i primi apostoli, sceglie di formare in profondità un piccolo gruppo di “persone per le persone”, volontari che promuovano e sostengano la creazione di altri piccoli gruppi, per colmare la fame dello spirito e del corpo in tutto il mondo attraverso una nuova cultura come vita ed una nuova modalità di missione. Nasce così l’impostazione del Volontariato di Sviluppo di vita e missione.
Nel 1968 Padre Angelo ritorna in Italia dove inizialmente si dedica alla formazione di seminaristi e giovani sacerdoti. In seguito, dai primi anni ’70, passa dal coinvolgimento dei religiosi a quello dei laici che, come oggi, sono molto colpiti e disturbati da una cultura materialistica, confusi dal relativismo morale e cercano una strada per recuperare una sana spiritualità, nonchè la propria identità personale e relazionale. Accompagnati da Padre Angelo in un percorso personale che parte dalla propria storia, sulla base di una nuova cultura come vita, molti ritrovano il senso della loro esistenza, molti superano i loro disagi personali, relazionali o familiari; qualcuno guarisce dalle proprie malattie fisiche. Per alcune di queste persone diventa naturale dedicarsi agli altri per portare la stessa occasione di pace e di guarigione che hanno personalmente sperimentato.
Nel 1984 Padre Angelo crea insieme a questo piccolo gruppi di laici l’associazione missionaria “Mons. Sisto Mazzoldi”, zio di Padre Angelo (che la benedice), vescovo comboniano, missionario in Africa per oltre 57 anni, fondatore di due Diocesi e quattro Congregazioni per salvare l’Africa con gli africani, allo scopo di sostenere, con iniziative varie, le missioni che vedono impegnati i missionari appartenenti alle congregazioni da lui fondate. Iniziano i viaggi missionari dei volontari laici in Africa, gli scambi epistolari, le visite a Roma dei rappresentanti delle Congregazioni e delle Diocesi sostenute. I volontari italiani, immersi nel razionalismo e nelle “forme” tipiche della cultura occidentale, imparano a conoscere ed apprezzare la ricchezza delle culture africane, godono della loro vivacità e della loro pulizia interiore; i volontari missionari in loco finalmente incontrano una nuova cultura come vita dalla quale si sentono rispettati.
In questi anni Padre Angelo ed i volontari fanno esperienza delle grandi organizzazioni internazionali (FAO, altre agenzie dell’ONU, ecc.), ricevendo da esse aiuti prevalentemente economici, che rendono ancora più dipendenti e passivi i sofferenti. In seguito collaborano attraverso “macroprogetti” con le Congregazioni Religiose, trovando anche in esse un’attenzione prevalente all’organizzazione, alla costruzione di scuole, di ospedali, o altro, ma non alla formazione delle persone affinché diventino veramente libere e sussistenti capaci di saper veramente ben amare e ben lavorare. Ben presto ci si rende conto di quanto sia essenziale la formazione dei responsabili in loco dei progetti di cooperazione, come pure di quanto sia difficile tenere presenti le realtà delle comunità locali con l’ottica del macro-progetto e all’interno dei rigidi canoni legali che vincolano l’impostazione di ogni piano di cooperazione internazionale. Si passa così alla collaborazione con volontari laici in loco attraverso micro-progetti che partono dall’aiuto ai bambini più bisognosi dei paesi in via di sviluppo, attraverso il volontariato dei missionari e laici delle comunità locali. E’ Padre Angelo ad intuire questa strada e a premurarsi del fatto che tutti i progetti abbiano un’impostazione comune che vede al centro Cristo incarnato (nei bambini, come in ogni persona), crocifisso (nei piccoli che muoiono di fame o di malattia), risorto (nei bimbi strappati alla morte dall’impegno e dalla carità comuni) ed eucaristia (tra Dio Padre, i bambini ed i volontari). Dal 1992 comincia così l’attività specifica delle adozioni a distanza come mezzo di sostegno ai bambini più sofferenti e delle loro comunità in varie missioni di Africa, Sud America e India, mettendo in contatto migliaia di italiani con la realtà dei paesi del sud del mondo.
Allo stesso tempo s’intensifica l’attività a favore degli affamati dello spirito della nostra società. I volontari prendono sempre più coscienza del fatto che la fame dello spirito che affligge la nostra società non solo sia profondamente connessa alla fame nel corpo che imperversa nel sud del mondo, ma che ne sia una piaga ancor più grave. Alcuni di loro decidono di approfondire la metodologia di Padre Angelo e gli studi di psicologia. Nascono un gruppo culturale e la Casa Editrice “Italia Solidale” per diffondere la proposta culturale del movimento. Si crea una rete di piccoli gruppi di giovani per i giovani, coppie per le coppie, famiglie per le famiglie, professionisti per i professionisti, desiderosi di fare l’esperienza del cammino di sviluppo di vita e missione. Anche moltissime scuole da tutta Italia si coinvolgono, sia grazie gli studenti che gli insegnanti, con l’esperienza dell’adozione a distanza e dei piccoli gruppi. Lo scopo fondante si definisce sempre più nell’impegno di promuovere una nuova cultura come vita ed una nuova modalità di missione per “soddisfare la fame dello spirito e del corpo” della gente oggi. Alcuni volontari lasciano il proprio lavoro per dedicarsi a tempo pieno al volontariato di sviluppo di vita e missione.
Nel 1995 dal gruppo missionario nascono due associazioni, di cui Padre Angelo è fondatore e presidente:
-l’associazione del “Volontariato per lo sviluppo di vita e missione (Vosvim)”, registrata come ONLUS nel 1998, cui fanno capo l’iniziativa “Italia Solidale” per le adozioni a distanza e l’attività culturale che ha portato alla costituzione della Casa Editrice “Italia Solidale”;
–l’associazione “Vosvim – Italia”, iscritta all’albo regionale del volontariato del lazio, cui fa capo l’attività dei piccoli gruppi.
Nel 2000, per dare riconoscimento alla professionalità acquisita dai volontari in anni e anni di esperienza di sviluppo di vita e missione con Padre Angelo nel movimento promosso da Italia Solidale e per formarne altri, nasce la Scuola quadriennale dei “Promotori di Sviluppo di Vita e Missione”, che apre uno scenario nuovo nel panorama della formazione di professionisti capaci di unire le più evolute conoscenze scientifiche e antropologiche umane con le eterne verità della fede, per il servizio ai sofferenti nella nostra società e nel sud del mondo. Per tutelare e promuovere questa nuova professione viene anche fondata l’associazione professionale dei “Promotori di Sviluppo di Vita e Missione”.
Nel 2001 il Vosvim ONLUS viene riconosciuta associazione privata di fedeli della Diocesi di Roma. Sempre nel 2001 viene concesso l’accreditamento da parte del Servizio Civile Nazionale per l’impiego degli obiettori di coscienza e dei volontari in servizio civile.
Nel 2003 il Vosvim ONLUS prende il nome di Italia Solidale del Volontariato per lo Sviluppo di Vita e Missione (Italia Solidale Vosvim) ONLUS. Sempre nel 2003, diviene Ente accreditato per la formazione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Negli anni, centinaia di studenti, docenti delle scuole di ogni ordine e grado, numerosissime persone di differenti età ed esperienze frequentano la Scuola dei Promotori di sviluppo di vita e missione, i Corsi di formazione, i seminari, i tirocini e stages universitari e le altre attività formative proposte da Italia Solidale. Sempre più giovani volontari in Servizio Civile si coinvolgono attraverso la partecipazione ai progetti di educazione alla pace e di promozione e globalizzazione della solidarietà.
Nel 2005 una grande occasione di scambio e confronto è il meeting intercontinentale di Nairobi. Per la prima volta sono riuniti insieme Padre Angelo e ai volontari di Italia Solidale, 400 volontari missionari e laici delle allora 85 missioni (dell’Africa, dell’India e del Sud America) ed alcuni dei volontari donatori italiani che partecipano attraverso l’adozione a distanza. I volontari, condividendo e scambiando le loro esperienze di vita, testimoniano come la nuova cultura come vita e la nuova modalità di missione siano efficaci per tutte le persone di tutte le civiltà del mondo.
Nel 2006 un’altro momento di scambio è il Meeting dei Rappresentanti culturali delle allora 86 missioni che collaborano con Italia Solidale, in occasione del quale si definscono più a fondo i prestiti solidali, grazie alla preziosa collaborazione dei volontari laici del Rwanda.
Nel 2007 con il Meeting dei Rappresentanti dei volontari donatori provenienti dalle regioni italiane, i volontari donatori si impegnano a promuovere in maniera autonoma ed incisiva la proposta culturale e missionaria di Italia Solidale nelle loro regioni d’appartenenza.
Ad oggi Italia solidale è un movimento ecclesiale e universale di “persone con le persone per le persone”, numericamente stimabili in oltre 2.000.000, costituito da tre volontariati: i “volontari laici di Italia Solidale”, che hanno assunto per primi questa nuova cutura; i “volontari laici e missionari del sud del mondo”, appartenenti a 20 tra Congregazioni e Diocesi in 101 collaborazioni in Africa, Sud America ed India, che, formati sulla nuova cultura di vita risolvono le necessità dei bambini, delle famiglie e delle comunità locali sostenute attraverso i “prestiti solidali”, fino alla sviluppo connaturale delle proprie vocazioni laiche e sacerdotali – come nelle prime comunità dei cristiani -, superando ogni organizzazione economica o assistenzialista; i “volontari donatori”, oggi oltre 20.000, che partecipano con l’adozione a distanza a questa globalizzazione della solidarietà ecumenica ed universale in un comune impegno di cultura e missione con gli altri due volontariati.
“La vita non s’inganna; diamoci una mano per trovare la nostra dignità, e proporre alle nostre famiglie e ambienti di lavoro una vera cultura di vita, di amore vero, per fare l’Italia, il mondo più solidale nella cultura vera della vita, come natura e Dio vuole. Diamoci una mano per formare con persone mature Italia Solidale e un Mondo Solidale.” (P. Angelo Benolli OMV “La famiglia non s’inganna – cultura per poter arrivare ad una autentico amore”, Italia Solidale Editrice – Roma, 2005)