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La ‘ricchezza’ dei giardini d’amore – di Antonella Casini e Roberta Cappelli

La ‘ricchezza’ dei giardini d’amore 

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Oggi la ricchezza è la cosa più importante. Per possederla si fanno le guerre, si distruggono le persone e la natura. La diseguaglianza aumenta: 2.000 “paperoni” posseggono il 60% delle ricchezze del pianeta. Questo “sistema” ci sta annientando, ed è dentro di noi. Nessuno se ne accorge. I tanti risparmiatori che hanno perso tutto comprando titoli di banche fallite, ad esempio, non sono stati indotti all’acquisto da un “sistema”, ma da migliaia di impiegati che hanno eseguito gli ordini dei dirigenti, i quali hanno agito per il “dovere” di dare profitto agli azionisti. E ognuno era convinto di “fare bene”. Siamo tutti “spariti”!  Oggi, il primo bisogno di ogni persona è vedere e risolvere i micidiali inganni che ha dentro e così recuperare Dio, la propria identità, la propria capacità di amare e lavorare bene che non è possedere, ma donare Vita.

Padre Angelo Benolli, in 60 anni d’incontri quotidiani con persone di ogni cultura e religione, ha visto che le mancanze d’amore delle persone non sono frutto di colpe coscienti, ma della secolare cultura dominante che non rispetta Dio e mortifica la persona. Ogni esperienza che si vive si registra sulle cellule nervose che non cambiano, per cui il passato si ripete nel presente. Tutto il non amore secolare cade quindi addosso alla persona sin dall’infanzia, s’incide sui suoi nervi e la porta ad essere dipendente dagli altri, ad andare sul potere o sul denaro. Questa è la realtà delle “identificazioni negative”, che nessuno aveva mai visto né risolto. Oggi, con il “nuovo sapere” contenuto nei 10 libri e documenti di Padre Angelo, con l’esperienza dei “giardini” e del nuovo modo di fare adozione a distanza da lui sviluppati, possiamo finalmente entrare nel nostro inconscio, vedere le “identificazioni negative” e risolverle con il “nuovo potere di Cristo” che non si sostituisce a noi e vuole che collaboriamo prendendo la nostra croce con la Sua.

Con questa base, possiamo finalmente ritrovare autentiche relazioni in vere comunità; possiamo ricevere e donare vero Amore sostenendo la vita delle persone nel nostro territorio e di tanti bambini e famiglie povere del Sud del mondo. In questa circolazione mondiale e continua d’amore ritroviamo la salute dello Spirito e del corpo, usciamo dalle aberrazioni del “sistema” e costruiamo la “Civiltà dell’amore”.

Antonella Casini

 

IL NUOVO SAPERE E IL NUOVO POTERE

Io non ho mai voluto ridurmi agli uomini, alla loro fissata e ripetitiva cultura piena di “mente” e di leggi, ma così povera di libertà, di gioia e amore. Credente prima in Dio che nelle riduzioni umane, poiché Dio è stato con me sempre presente e a me superiore. Al di là di ogni cultura umana o negativamente diabolica, oggi, con questo “Nuovo Sapere e Nuovo potere” in Cristo, sono presente, insieme a molti volontari, in quattro continenti, raggiungendo più di 2 milioni di persone. Partiamo sempre dalla storia di ogni persona, la sosteniamo perché arrivi alla pienezza delle sue forze di Vita con il nuovo Sapere, ma ancor più perché sperimenti, con il “nuovo Potere di Cristo in Cristo”, la primazia della persona in Dio e crei coppie e famiglie sussistenti, inserite in piccole comunità capaci di ben amare e ben lavorare. Questa è la gioia feconda della nostra missione e di una cultura ormai presente in tutte le regioni italiane ed in 117 missioni dell’Africa, dell’India e del Sud America.

Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale) 

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Così sono aperta alla vita: che paradiso!

 

Mi chiamo Roberta. Vivo a Roma. Conosco Italia Solidale da molti anni e, sin dall’inizio, avevo deciso di attivare un’adozione a distanza in Africa. Ricevevo le lettere del bambino e della sua famiglia ma, nonostante la mia buona volontà, non riuscivo ad aprirmi e ad avere relazione con loro. Avevo quindi difficoltà a cogliere e trasmettere agli altri il valore di questa esperienza così necessaria sia per noi italiani che per le famiglie del Sud del mondo, tanto che alla fine l’avevo addirittura interrotta. L’anno scorso sono stata invitata a far parte di un “giardino” sul mio territorio e ho cominciato a partecipare leggendo i libri di Padre Angelo e condividendo con gli altri le esperienze di questi fortissimi contenuti. Le relazioni profonde che si sono instaurate tra noi mi hanno fatto sentire il calore dello scambio e, dopo un mese, ho sentito voglia di fare un’adozione a distanza “vera”. Così ho deciso di salvare una bambina dell’Uganda e mi sono impegnata a superare le difficoltà di relazione con lei e con la sua famiglia. Subito ho scritto loro una lettera. La famiglia mi ha risposto mandandomi un video attraverso il volontario africano che segue la missione. Mi hanno scritto anche altre lettere, parlandomi dell’esperienza di comunità che fanno anche loro con i libri di Padre Angelo, dell’attività produttiva che hanno realizzato con il mio aiuto, della gioia che hanno avuto di trovare anche loro un donatore ugandese per un bambino povero di un altro continente. Io, a mia volta, rispondevo e parlavo della mia vita.

Grazie a questa relazione così semplice e vera, mi sono sentita in paradiso! È stata forse l’esperienza più bella della mia vita. Tutti questi scambi con il mio “giardino” di Roma, con la bambina, la sua famiglia in Uganda e con tutto il “mondo Solidale”, mi hanno portato ad aprirmi molto di più anche con le persone a me vicine. In particolare, quest’estate, ho sentito il bisogno di partecipare a una zia a me molto cara. Non la vedevo da molto tempo. Viveva una situazione difficile e sono andata a trovarla. Le ho fatto subito vedere il video e le foto della bambina da me adottata e le è tornato il sorriso sulle labbra. Tutti erano sopresi perché lei, da molto tempo, non sorrideva più. Ho continuato la relazione con lei. A ottobre di quest’anno sua figlia (mia cugina) ha scoperto di avere un melanoma. Doveva essere operata urgentemente. Sentivo che anche a lei avrebbe fatto bene entrare in relazione con un bimbo e una famiglia del Sud del mondo, proprio per superare il difficile momento che stava vivendo, ma avevo molte resistenze a proporglielo.

Il giorno che si è operata mi ha telefonato chiedendomi di andarla a trovare. Sono andata subito. Era presente anche suo marito. Ho fatto vedere anche a loro il video che la bimba ugandese e la sua famiglia mi avevano mandato. Hanno iniziato a farmi domande su come funzionasse l’adozione a distanza, sui “giardini”, sui libri di Padre Angelo, sulle attività che fanno le famiglie con il nostro aiuto per arrivare alla sussistenza. Io rispondevo. A un certo punto mia cugina, che di solito ha molta difficoltà ad esprimersi, ha detto che da tanto tempo avrebbe voluto fare un’adozione. Insieme a suo marito hanno quindi deciso di salvare un bimbo nella mia stessa missione. Hanno subito scritto alla famiglia ugandese. Quindici giorni dopo questo fatto, mia cugina ha ricevuto i risultati della biopsia: la malattia non c’era più. Con il “giardino” mi sono aperta ai bambini e alle famiglie del Sud del mondo. Nello scambio con loro sono uscita dalle mie chiusure e ho trovato l’Amore. Ho donato quest’amore a mia cugina, lei lo ha sentito sui nervi e sul corpo malati, dove aveva il cancro e quest’amore e questa forza di carità che è grazia l’ha sanata. Il vero Amore salva tutto e tutti. Questo è “Mondo solidale-Italia Solidale”.

Roberta Cappelli

Dal sito IlCaffe.TV 

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