
Carissimo padre Angelo, con grande gioia ti scrivo, lodando Dio Padre, Figlio e Spirito Santo che, nella grazia della Madonna, oggi si manifestano potentemente nella nuova e completa antropologia del “Carisma da vivere e proporre”, nelle comunità eucaristiche e missionarie e nei i gemellaggi mondiali che tu hai sviluppato, con gli abbondanti frutti di vita e missione che il Mondo Solidale testimonia in oltre 2 milioni e mezzo di persone, in oltre 144 missioni e in tutte le regioni d’Italia. Questa è una grazia immensa e completamente necessaria per ogni persona. Abbiamo la grazia di partecipare a una realtà missionaria che parte davvero da Dio. Non tu e tantomeno nessuno di noi potrebbe arrivare senza la grazia di Dio a tutto quello che si sta manifestando nel mondo. È troppo grande, è immenso dell’immensità meravigliosa di Dio! Si vede chiaramente come tutto è frutto della Grazia e come il seme di questi frutti della Grazia è la grande partecipazione dei poveri concreatori e corredentori di un Mondo Solidale che brulica di vita e Resurrezione in un mondo sempre più disperato e dilaniato dalla morte, dalla confusione e da un profondissimo disordine di vita.
Guardando i giornali, la situazione è seria e preoccupante. Si parla di un rischio crescente di guerra addirittura nucleare della Russia contro l’Ucraina; questa settimana il tasso d’inflazione è il più alto degli ultimi 37 anni; in Italia, ogni giorno 1000 nuove persone ricevono la diagnosi di un tumore; il numero di morti di ebola in Uganda cresce senza controllo, il virus si sta pericolosamente diffondendo nella capitale Kampala e si prospetta un nuovo lockdown il cui centro non è certo il valore della vita di ogni persona, ma una mera manovra di strumentalizzazione di questo male per scopi umani, economici, politici e dittatoriali. Questi sono alcuni dei numeri pieni della morte che affligge il mondo di oggi.
Di fronte a questa realtà, la grazia di Dio si è espressa chiaramente la scorsa settimana e, a questi numeri di morte, si contrappongono con forza i numeri di vita contenuti nel preziosissimo, nuovo documento: “Abbiamo bisogno di stare con Dio, come Abramo” che hai scritto insieme a Davide De Maria e che evidenzia come tutti siamo creati per essere missionari e che tutta la missione si sviluppa naturalmente attraverso le 10 comunità di ogni zona delle missioni nel Sud del mondo e di ogni territorio italiano che, ogni anno, formano due nuove comunità.
Davanti alla complessa realtà del mondo d’oggi, con questo documento, si vede il “Mondo Solidale” moltiplicarsi, come un antidoto che guarisce un corpo malato, forte con la Grazia di Dio per ributtare il male giù, nell’Inferno. Le migliaia di persone coinvolte nei territori italiani hanno accolto questo tuo nuovo documento, dove metti al centro Dio e la persona per l’amore e chiami tutti ad essere missionari, con una grandissima disponibilità, con un rispetto e un’umiltà che rappresentano un fatto storico. Abbiamo veramente bisogno di stare con Dio come Abramo e di farlo con tutta la naturalezza che la nostra creazione ci chiede per svilupparci in modo sano, libero, degno, indipendente da tutto e tutti!
Questa risposta così positiva di tanti italiani, come anche delle famiglie povere dl Sud del mondo, ad essere missionarie viene dalla naturale vocazione missionaria di ognuno, riscoperta grazie alla nuova e completa antropologia e al nuovo modo di far missione e adozione a distanza che tu hai sviluppato ed espresso nei tuoi libri, documenti e video. In particolare, nel 2016, con il documento “Per la libertà, la dignità e l’indipendenza dei poveri nella carità eucaristica internazionale tra Italia, Africa, India e Sud America”, hai chiamato ogni famiglia povera sostenuta con le adozioni a distanza e i gemellaggi mondiali in Africa, dell’India e del Sud America, a trovare un donatore locale per un bambino ed una famiglia di un altro continente.
Hai anche chiamato i volontari di “Italia Solidale” a trovare, in ogni territorio italiano, 10 persone degne disponibili a trovare ognuno altre 5 persone degne disposte a salvare un bambino nel Sud del mondo con l’adozione a distanza, per poi formare con loro comunità eucaristiche e missionarie anche nelle regioni italiane. I poveri hanno realizzato subito la loro missione. Noi italiani ci siamo arrivati l’anno scorso, anche grazie all’impegno di tante meravigliose persone in Italia. In Italia, poi, da febbraio 2022, abbiamo fatto un altro passaggio grandissimo: grazie ai tuoi documenti “Scritto Antropologico per far sì che ci siano solo comunità missionarie che si aiutino nelle relazioni vere” e “Sostegno missionario alle comunità”, tutti i volontari di Italia Solidale e tutte le persone delle comunità italiane, si sono impegnate per trovare ogni mese, in ogni territorio, 12 nuove persone degne che salvassero 12 nuovi bambini per arrivare così, entro marzo 2023, a salvare, con le adozioni a distanza e i gemellaggi mondiali, i 12.000 bambini nelle nostre missioni del Sud del mondo ancora non collegati ad una famiglia italiana. Lo stiamo facendo ogni mese!!!!!
Questi numeri richiamano tutta la forza del Padre, perché i numeri sono il passaggio concreto dallo Spirito alla pratica. La tenuta di tutti questi mesi e la carità incessante dei 12 frutti mensili per territorio, stanno sciogliendo davvero nel profondo le forze inconsce di tutti i collaboratori alla Volontà di Dio. Li stanno sciogliendo nell’anima, nel sesso, nei nervi, nel corpo fino ad arrivare alla mente. Quando le forze sono in ordine, tutto è sano e forte, come la Madonna testimonia. Una persona degna coinvolta nei territori della Liguria ha detto: “Inizialmente, non ho compreso il documento di p. Angelo. Poi, leggendolo insieme alle altre persone degne, tutto si è chiarito. Mentre leggevo i numeri e la naturale moltiplicazione in cui si sviluppa il Mondo Solidale, dentro di me, ho sentito la vita svilupparsi, come si vede nel video del bambino intrauterino realizzato da p. Angelo. Ho sentito il Padre, che crea tutto nuovo. All’inizio, ci sono solo lo spermatozoo e l’ovulo che nella forza del Padre si uniscono e Lui fa tutto nuovo. Poi le cellule si moltiplicano, infinitamente, fino alla vita piena. Così sono questi numeri, pieni di vita e pieni del corpo vivo di Resurrezione che è il Mondo Solidale”.
Questi numeri sono veramente pieni di vita. Non abbiamo solo delle percentuali vuote e impotenti di casi di morte a cui non si sa come rispondere, come propongono i giornali e le statistiche, che constatano, ma non possono risolvere la realtà. Questi numeri hanno volti, storie, testimonianze immense. Se pensiamo all’Uganda e all’Ebola, pensiamo a Bazil, volontario locale, padre di famiglia, che si trova nella zona che è epicentro dell’epidemia, che insieme a oltre 1000 famiglie, sia pure con tutte le precauzioni, continua a fare comunità e a portare la vita nei gemellaggi per mantenersi con Dio, fuori da ogni diabolico condizionamento negativo inconscio che, ancora più dell’ebola, uccide fino a rubarci l’anima.
Se penso alle 1000 diagnosi di tumore al giorno, penso a moltissime persone degne che hanno lottato e ancora pregano e lottano per guarire completamente nel corpo e soprattutto nello Spirito, come Emanuela di Ladispoli che, nonostante la diagnosi di una forma tumorale mai vista prima dai medici, sta lottando, amando, coinvolgendo persone e salvando bambini e italiani dalla morte. Se penso alla guerra nucleare, penso alle bombe che implodono nell’anima delle persone che tante volte nemmeno percepiscono che hanno delle energie personali irrinunciabili e che rinunciano a sé, a Dio, alle vere relazioni per tanti diabolici inganni che li portano a ridursi in cose piccole e materiali, vivendo così, senza accorgersene, il peggiore genocidio perché perdono l’anima, le relazioni, le vite intere, e in cambio di cosa? Di una famiglia infelice, di relazioni ridotte, di lavori travolgenti, di mille occupazioni in cui scappiamo da noi stessi perché non riusciamo a fare comunità, ad aiutarci, a richiamarci.
Grazie, grazie, grazie Padre Angelo che sempre ci chiami! E grazie a Dio che sempre di più ci richiamiamo anche tra di noi! Grazie per aver di nuovo approfondito in questi giorni il tuo libro “Uscire da ogni inganno”, perché non è mai una ripetizione, è infatti necessario penetrare sempre più profondamente la nostra esperienza, dall’inconscio alla missione, per ripulirci completamente ed essere veramente persone mature con un forte carattere dell’anima, la sessualità piena e capace di tenere e far fronte al male, così con i nervi e il corpo sani, e sapienti, pieni di dignità, libertà e carità. Tu stesso scrivi: “Non ci può essere aiuto o liberazione di nessuna persona se chi aiuta non ha in sé la completezza della verità e della sacralità dell’amore e se chi è aiutato non è pienamente disponibile ad intraprendere un cammino per arrivare alla stessa completezza…. Tutto questo richiede grande sforzo, grande disponibilità, ricerca, molti incontri, preghiere, testimonianze d’amore, ma non è rinunciando a tutto ciò che si vive” (Uscire da ogni inganno, 130-131).
Grazie perché ci chiami a fare comunità come fanno i poveri del sud del mondo. Non comunità di persone superficiali, che trasformano i contenuti dei tuoi libri e documenti in chiacchiere, opinioni e parole che non portano frutto. Grazie che ci chiami a stare solo in vere comunità vive, missionarie, in cui ognuno è missionario e si muove per uscire dal fango proprio e secolare di una cultura e di una vita staccata dall’umiltà e dalla carità. Grazie perché la comunità vera comincia soltanto con la piena disponibilità di ogni persona ad andare fino in fondo, dando il proprio Corpo e il proprio Sangue nel Corpo e Sangue di Cristo, mettendosi in crisi per arrivare a tutta la completezza del movimento missionario. Questa crisi è la sola che può portare all’Eucarestia, che è essere fuori dall’io ferito e dipendente di figli degli uomini che cercano patrigni e matrigne umani, per essere davvero come Cristo e come la Madonna, pienamente liberi nella Volontà di Dio per essere davvero suoi Figli e quindi veri missionari, uomini, donne, mariti, mogli, padri, madri, figli, testimoni di vita per il mondo. Il Corpo e Sangue personali sono insostituibili e necessari, tu lo dici sempre: “Le tue energie sono le tue, nessuno può viverle al posto tuo!”.
Grazie perché in questo movimento missionario ognuno è obbligato, di fronte alle diaboliche identificazioni negative dentro e fuori di sé, a muovere queste benedette energie personali perché o le muovi tu, personalmente, e “prendi il diavolo per le corna”, oppure il diavolo non ti chiede il permesso, ti prende per farti fuori senza che ti accorgi, ti entra dentro. Non possiamo mai pensare di poter convivere con il disordine diabolico dentro o intorno, è un enorme inganno. Grazie che hai svelato la centralità della forza della sessualità per essere “maschi o femmine” nell’Amore, come Dio ci ha creato. Grazie che hai svelato le identificazioni negative mai viste né risolte nei secoli, che vengono dalla mancanza d’amore, che s’incidono sui nervi che tutto registrano e non cambiamo, per cui il passato è presente. Veramente ci voleva una missionarietà che facesse tremare i muri dell’inconscio e dell’io fino ad abbatterli con il nostro corpo e sangue nel Corpo e Sangue di Cristo e nella Carità. Vivere è Cristo e non c’è un altro modo di vivere la missione se non pienamente in Cristo e nella Trinità, come anche tu hai sempre testimoniato nella tua vita, nel rendere nuovo il tuo sacerdozio, fuori dalla falsa fede dei “ladri e briganti” che si mettono al posto di Dio e della persona, e nel rendere nuova la cultura e la scienza che non vede Dio e l’anima. Lodiamo veramente il Signore per tutto quello che sta realizzando attraverso di te e attraverso ognuno di noi.
Questa è la via perché ogni persona nel mondo possa ritrovare la pienezza della Pace che viene dalla Resurrezione. Prego che possiamo mantenerci umili e continuare, in tutta la nostra vita, a rimanere solo nella Volontà di Dio portando il 100% dei frutti di vita e missione, come Dio vuole.
Silvia Neposteri

