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Lettera di ringraziamento a Padre Angelo Benolli – di Luca Rando e Paola Angius

Lettera di ringraziamento di Luca Rando e Paola Angius di Livorno

Carissimo Padre Angelo, grazie di tutto! E dal cuore, oltre l’io reale, esce un sincero ti voglio bene! Te lo riscrivo oggi dopo tanto silenzio credendo spesso che le mie parole potessero inquinare e falsificare il Sacro di Dio, della tua testimonianza e dell’unica esperienza e possibilità che abbiamo l’opportunità di vivere attraverso i giardini, i bambini, i gemellaggi e le relazioni di Mondo Solidale – Italia Solidale. Sono rimasto in silenzio, attendendo la completezza dei frutti ricordandomi l’insegnamento di tuo padre: “Un buon tacere non fu mai detto”, ma grazie alla partecipazione missionaria di Mia ai miei movimenti, ho colto che senza rendermene conto posso rimanere muto come Zaccaria… e in quel caso non è un buon tacere, ma un silenzio subdolo che mi allontana dalla chiamata alta a cui Dio mi ha invitato attraverso di te. Ti scrivo brevemente per rompere questo sterile silenzio, per rispettare Dio, te, la missione e la mia profonda vocazione pregando che ciò mi avvicini alla fede certa, alla speranza piena e alla carità perfetta, oltre, l’io. Come hai scritto sul libro delle Identificazioni negative: “anche se non vogliamo e anche se non possiamo essere persone degne (nuova stirpe come la Madonna) per vivere non possiamo essere lontani dalla volontà di Dio. La primazia della mia vita è Dio che mi crea e mi salva con il Suo corpo e Sangue e che mi dà tutta la libertà e verità nella carità dello Spirito Santo…”. Ce lo hai letto ieri durante la messa e mi ha colpito molto. Mi ha smosso qualcosa dentro di forte che ora mi ha fatto scrivere. Mi fermo qui, per ora ringraziando Dio per la Sua azione attraverso il Carisma nel Mondo e nel nostro tempo che si manifesta in modo chiaro e semplice attraverso le comunità e le carità per una autentica sussistenza, come ci stai augurando in questi giorni. Ringrazio te Padre Angelo perché hai donato anche a me un “pezzetto” di Mondo Solidale dove sono chiamato personalmente ad essere degno in Dio per trovare le persone degne, per fare i giardini, salvare i bambini, realizzare i gemellaggi ed arrivare alle relazioni di contenuto e qualità.

Certamente in questi giorni oltre ai tuoi stimoli, alla comunione con Mia, grande carità e comunione l’ho ricevuta dai degni nei territori che si stanno impegnando a vivere e testimoniare le comunità e i gemellaggi con le missioni attraverso le adozioni fino alla completezza. Tra queste c’è sicuramente Paola da Livorno che, oltre ad aver coinvolto le prime persone per la comunità e suscitato le prime adozioni di giugno e luglio, sta sostenendo con sempre più semplicità e gioia anche altri degni e in questo ha avuto grande carità incarnata verso di me. Paola è di poche parole, ma questa volta, sempre più vicina all’esperienza di Regina, Sacerdotessa e Profetessa, gli è “scappata” una poesia fortissima a Maria Assunta che con gioia vuole condividere con te. Te la metto qui sotto e poi la lettera che ti ha scritto per ringraziarti!

Sinceramente, Luca Rando  

 

Preghiera

 

Ti ringrazio Maria

per averti vista nuova lungo la via

Prego Gesù

affinché col maligno non stia più

e anche quando non veda

alla mia dignità creda

Perché l’ha creata Dio

non certo il mio io

 

Ti prego Maria che la mia persona stia con Dio

e con umiltà dimentichi l’io

affinché l’Amore passi

e non metta massi,

che il mio impegno sia vero

al di là di ogni mio pensiero

e non più ostacolato dal nero

 

Che nel cercare una persona

ritrovi la mia persona

e nel trovare un’adozione

faccia fuori, con Dio, ogni nera condizione

che non mi appartiene

perché è solo l’Amore di Dio che mi sostiene

 

Che io più non mi accontento

perché non è un appagamento

e sono solo suo strumento

ma, senza il mio movimento,

non esco fuori dal condizionamento

 

Prego per amare

e solo con Dio stare

Non è il mio io che scaccia

ma Dio che fa la grazia

Prego ancora che non mi accontenti

e sempre operi, con Lui, per diventar redenti

Ricordi sempre che Dio mi ama

e con Lui ogni falsità si sgama

 

Ringrazio padre Angelo che con carità

ci porta verso la libertà

Ringrazio Luca Rando

che ci sostiene amando

E Mia che alla Madre confida e si affida

per vincere ogni maligna sfida

 

Prego che ogni degno nel mondo

s’impegni a tutto tondo:

siam tutti collegati

per essere curati ed amatinel profondo

E con i gemellaggi

eliminare antichi retaggi

 

Prego affinché ognuno sia persona nuova

che prima di tutto con Dio si sposa

Di fare nella concretezza missione

e vincere così ogni tentazione

E che in ogni falsità

troviamo la spinta per la libertà

 

Adesso forza! Una persona al mese

così le nostre energie possono essere riaccese!

E aver quindi l’opportunità

di formare nuove comunità

Per sostenerci a vivere tutta la nostra dignità

che ritroviamo solo nella carità

Che Dio ci benedica!

Grazie!

—————

Caro padre Angelo Benolli, grazie, grazie, grazie, immensamente grazie per il tuo sì incondizionato!

Non pensavo davvero che dietro a quell’adozione a distanza ci fosse un’immensità

Ringrazio immensamente Dio Padre, Figlio e Spirito Santo perché grazie al tuo sì c’è la possibilità per ogni persona che cerca di ritrovare veramente Dio trinitario, Maria e quindi la propria dignità. Sì, proprio di ritrovarla perché l’avevamo e dopo i 30 giorni l’abbiamo persa ma non per sempre. Possiamo ancora manifestarla! Dio misericordia ha fatto sì che la possiamo ritrovare concretamente grazie al Carisma. E così, alla soglia dei 50 anni, mi è stata proposta un’adozione a distanza. Pensavo fosse come le altre e ne avevo già tante! Dopo un po’ ho adottato un bambino in Rwanda. Non pensavo davvero che dietro a quell’adozione a distanza ci fosse un’immensità.  All’inizio quanti mal di testa alla scuola. Non capivo ma sentivo che era vero. E arriva la prima malga… finalmente non sento il giudizio delle persone su di me e, quando voglio intervenire, lo faccio senza pensieri che mi bloccano. Alla fine della malga, anche se da una parte avrei voluto fare tre tende e restare, sento che la missione è quella di tornare a casa. Penso di adottare a distanza altri bambini, 1 al mese, e arrivo a 12. 

Ho sentito una forza dentro di me che non avevo mai provato. E mio marito al mio ritorno aveva già sistemato le valigie e lavato i panni. Casa nostra ha aperto le porte prima alla volontaria di Italia Solidale e poi ai missionari africani e indiani. Ma più che casa nostra è stato il nostro cuore. Non avrei mai pensato che mio marito potesse accoglierli e partecipare. E anche il suo modo di partecipare a me e di collaborare è cambiato e in passato quante discussioni inutili per questo! Intanto mi sento più sicura e anche se talvolta mi viene qualche dubbio, non mi fermo riuscendo a parlare nelle chiese durante la messa della meravigliosa esperienza dell’adozione a distanza (sono sempre io? Non ero io quella che si rifiutava di leggere in chiesa?!). Mi sento finalmente accolta e amata, per la prima volta, quando incontro i volontari e te. Inizio a considerare la Madonna (prima, non avendo avuto una madre, non potevo). Anche le scritture, il vangelo parlano della vita e di Vita e ora non sono più distanti. La risurrezione e il paradiso non sono più un qualcosa dell’aldilà, un premio che conquisti se ti comporti bene (e questo non mi è mai tornato) ma è la tua vita, adesso, quando sei umile ed ami facendo sì che Dio possa intervenire. 

Ringrazio Dio, te, Maria Frau, padre Stephen, ogni volontario, ogni persona che in tutto il mondo ha detto sì e si impegna per vivere ed essere tralcio della vite che è Gesù. Da soli non andiamo da nessuna parte, il diavolo ci mangia. Insieme con Dio e sostenendoci tra noi, nella carità, arriviamo a sperimentare tutta la nostra meraviglia e ad amare non come credevo prima con affetto e falsità, ma con il rispetto. 

Nel giorno dell’Assunta, mio marito è rientrato a casa arrabbiato. In un primo momento ho seguito la sua scia. Poi mi sono venute in mente le parole di Gesù sulla croce “perdonali perché non sanno quello che fanno” e li ha amati. In quel momento non stavo amando mio marito e mi sono rivolta a mia Madre “Aiutami, perché non riesco ad amarlo!”. Ho preso il quaderno ed ho iniziato a scrivere… mio marito pensava che stessi scrivendo uno sfogo per quello che era successo. In realtà ero serena: “No, sto scrivendo una cosa positiva, una poesia!” 

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo!

Come era in principio, ora e sempre nei secoli dei secoli

Amen! 

Paola Angius, Livorno, Toscana Solidale

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