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Lettera di ringraziamento da Kericho – Kenya a Padre Angelo Benolli

Lettera di ringraziamento dalla missione di Kericho – Kenya

Ero chiuso perché ripetevo mio padre nella relazione con mia madre depressa. Le nostre figlie stavano male e piangevano sempre poi una delle mie figlie è stata collegata ad un donatore italiano che con grande carità ha sostenuto la nostra famiglia

 

Innanzitutto colgo l’occasione per ringraziare Dio per la grande presenza che ha sempre avuto nella nostra vita, soprattutto da quando abbiamo avuto il dono di conoscere il carisma attraverso la profezia vissuta, animata e testimoniata di Padre Angelo Benolli. 

Personalmente, ho molto sofferto, poiché venivo da una famiglia con padre, madre, 7 figli e sin dalla mia primissima infanzia ho sempre ricevuto molti condizionamenti. Mio padre lavorava nelle multinazionali del tè.  Si svegliava sempre molto presto e lavorava fino a notte per tutta la giornata e, prima di tornare a casa, si ubriacava. Era sempre assente e anche quando era presente fisicamente era comunque violento e non partecipava né allo spirito né alle relazioni. Di conseguenza, anche mia madre era presente fisicamente, ma in realtà non riusciva a partecipare, perché malata e depressa. Davanti a tutto questo, io mi sono molto chiuso, la gente diceva che ero bravo e buono, ma in realtà soffrivo.

Ho sempre sognato di avere la pace, la gioia e la dignità, che ho visto nel dvd del bambino intrauterino. Sono andato a scuola, mi hanno iscritto anche ad un liceo, ma come mio padre ho ripetuto la stessa vita. Ho iniziato a lavorare anche io per una multinazionale come tutta la gente a Kericho, città dove 16 mila persone lavorano per le multinazionali del tè (come la Unilever). In seguito mi sono anche sposato, tutti noi della famiglia dipendevamo da questo lavoro delle multinazionali, era un grande inganno che stavo incontrando nella mia vita, ma non riuscivo ad uscirne. Noi qui a Kericho ed in Africa vivevamo dei prodotti della terra che il Signore ci dava (agricoltura, allevamento, piccolo commercio), poi sono arrivate le multinazionali, la gente ha iniziato a lavorare per loro e ad abbandonare la terra, la multinazionale ci da lo stipendio e con i soldi andiamo a comprare i prodotti che prima eravamo noi stessi a produrre ed a scambiarci. Noi abbiamo iniziato a dipendere dai soldi e siamo diventati ‘schiavi’ di queste multinazionali. Nonostante tutto anche nella mia famiglia non andava bene. Con mia moglie non c’era relazione e c’erano molti contrasti anche a lavoro. Fin quando nel 2012 ho avuto un problema al cuore. Mi hanno ricoverato in ospedale e il medico non capiva cosa io avessi e mi diceva che ero depresso. Dopo essere stato dimesso dall’ospedale, sono anche andato dal parroco. Mi ha parlato e mi ha fatto anche l’imposizione delle mani, ma non ci ho capito nulla e come sono entrato allo stesso modo sono uscito. Dato che tutto ciò stava accadendo, molto importante è stato, nella mia vita, conoscere il Carisma.

 

La nostra missione era morente ed alle prese con tanti Diavoli di strutture che impedivano al Carisma di raggiungere le famiglie. Nel 2009 è arrivato per la prima volta nella missione Davide che ha iniziato a relazionarsi personalmente con tutte le famiglie della missione senza passare dai vecchi “capi” laici o religiosi. Ha pian piano coinvolto anche mia moglie Faith che sapeva parlare un po’ d’ inglese. Le è stato chiesto di leggere i libri in inglese per le comunità nascenti. Mia moglie era così insicura che faceva prove a casa leggendo questo libro ad alta voce ed inevitabilmente anche io ascoltavo questi contenuti di ‘Uscire da ogni inganno e in seguito de’ La vita non si inganna’. Davanti a questo ho deciso con grande forza, intanto, di recuperare la relazione con Dio, poiché ho colto di averla persa a causa di tutte le relazioni umane che si erano inserite, e di recuperare anche la relazione con mia moglie. Era molto difficile perché lei era molto chiusa nei miei confronti, perché nella sua vita aveva ricevuto sempre e solo violenza dagli uomini. Io ero chiuso nei suoi confronti perché ripetevo mio padre nella relazione con mia madre depressa. Le nostre figlie stavano male e piangevano sempre poi una delle mie figlie è stato collegato ad un donatore italiano che con grande carità ha sostenuto la nostra famiglia. 

Davanti a tutta questa luce, però, non potevamo rimanere indifferenti e ci siamo molto impegnati nei libri e nella missione con molta fede e molta carità. Adesso sosteniamo 235 famiglie nelle 47 comunità di Kericho. Anche i nostri figli stanno molto meglio e recentemente è nato anche il terzo figlio di nome Mark. Importante è stata anche la decisione di lasciare il lavoro che avevo nella multinazionale. Quando ho preso questa decisione, il clan era contrario e lo stesso direttore della multinazionale mi ha detto che non potevo lasciare il lavoro perché ero giovane e dovevo continuare a lavorare per loro. Ormai ero di loro proprietà. Comunque sono stato forte (anche grazie al sostengo dei volontari italiani, Davide e poi di Leonardo che con grande amore ha continuato la missione, e locali ed al continuo approfondimento dei contenuti dei libri) e ho lasciato tutto e mi sono dedicato a piantare il mais ed a produrre farina di mais a casa mia con mia moglie, che prepara dei dolci e li vende, grazie anche al contributo ricevuto da Italia Solidale, dal donatore e da Padre Angelo. Questo lavoro finalmente mi permette di partecipare a tutti gli incontri settimanali della mia comunità e finalmente di partecipare al sostegno di tutte le 235 famiglie nelle 4 zone di Kericho, per raggiungere veramente la volontà di Dio nel carisma e per testimoniare sempre questa vita in me ed esprimere tutto quell’ordine di vita senza stare lì, come in passato, a sopportare o a giustificare quelle sofferenze che reputavo inevitabili. 

Ringrazio molto per i libri e i documenti di Padre Angelo, per il sostegno ricevuto costantemente da Davide negli ultimi anni da Leonardo. Ringrazio anche mia moglie Faith che mi ha molto sostenuto e Padre Stephen. Ora vorrei ringraziare anche per gli audio della messa che ogni giorno ricevo da Padre Angelo. Ascoltando gli audio di Padre Angelo, mentre testimoniava a voi italiani questa nuova missione di trovare una persona degna al mese per fare le comunità e salvare i bambini, ho sentito che dovevo farlo anche io cosi come lo state facendo voi. Mi sono messo subito in relazione con una persona con cui sono entrato in relazione sui contenuti e questa persona ha anche deciso di fare un’adozione in Colombia. Prima di arrivare alla persona che mi ha detto si, ne avevo incontrare altre tre che però non erano pronte. Non mi sono fermato su di loro. Ho pregato, meditato su di una nuova persona e con Dio sono andato avanti. Ho così finalmente trovato la persona e quindi anche il nuovo donatore locale.  

Per me tutto questo è una grazia di Dio perché alla fine io ho lasciato il lavoro e sono sussistente insieme alle altre famiglie della missione. I 16 mila che lavoravano alla multinazionale a causa del coronavirus ora sono tutti a casa e stanno morendo di fame, perché hanno chiuso le attività per l emergenza coronavirus ed anche perché il crollo economico ha interrotto l’esportazione del te. Questo sottolinea ancor di più gli inganni di queste multinazionali e di quest’economia lontana da Dio e dalla vita. Noi stiamo aiutando queste persone diventate disoccupate. Grazie ai volontari per la disponibilità a testimoniare questa nuova cultura di vita. Grazie a Dio per il dono di Padre Angelo Benolli e prego che tutti possiamo essere missionari nel Carisma per la libertà del Mondo. 

Alfred, Kericho Solidale, Kenya 

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