Lettera di ringraziamento dalle missioni di Mubende – Uganda
Grazie a Dio, grazie allo spirito, grazie a te padre Angelo per la cultura di Italia Solidale, perché nonostante i miei inganni, mi hai sempre fatto comprendere il grande valore della vita, le forze uniche che Dio ha creato in me, il modo indipendente in cui devo vivere che mi rende in grado di superare le falsità
Carissimo P. Angelo, colgo l’occasione per salutarti e ringraziarti per il grande spirito di vita che hai sempre vissuto e hai sempre testimoniato a tutti noi in tutta la tua vita. Per tutte le esperienze che ho fatto in questi anni, da quando mi sono avvicinato alla cultura della vita di Italia Solidale, mi hai sempre costantemente e fortemente sostenuto ad essere un vero maschio, un vero marito, un vero padre e un vero testimone di vita dei miei fratelli. I tuoi libri che ci scrivi insieme alle lettere che ci invii costantemente e ai video che ho avuto la grazia di vedere, sono stati tutti una benedizione per me affinché potessi aprire gli occhi sui miei diavoli personali e di conseguenza sui diavoli degli altri e ho così potuto risolvere moltissimo nella mia vita. Grazie mille anche per le omelie quotidiane, la condivisione e le testimonianze che ci invii, che spesso ho la possibilità di ascoltare insieme a Bazil. Tutto mi ha molto aiutato e sono stato molto supportato a rendermi conto di qual’è la verità della vita e anche qual è la verità dei diavoli che ci riducono sempre nella vita, e di come purtroppo ci abituiamo a questi diavoli che iniziano ad apparire normali e buoni per noi, come un sepolcro imbiancato.
Ricordo quando ero nella mia vita passata di poligamia, ero solito travolgere me stesso ed essere violento con me e con gli altri. E le persone mi lodavano molto perché questo è esattamente ciò che il clan fa in Africa per allargarsi ed ampliare il suo potere, senza considerare il disastro che scaturisce dalla poligamia e altri inganni sociali. Sull’onda di accrescere appunto il potere del mio clan, io mi ero trasferito qui a Mubende seguendo il politico locale del distretto, ed è precisamente il momento in cui sono caduto nei diavoli dei politici che promettono molto e non fanno nulla. Anche in questo momento del coronavirus parlano tanto e stanno promettendo molte cose gratuite come maschere, cibo, supporto economico per i cittadini, ma finiscono per non dare nulla: non fanno altro che rafforzare la mentalità di dipendenza nella gente.
Grazie a Dio, grazie allo spirito, grazie a te p. Angelo per la cultura di Italia Solidale, perché nonostante i miei inganni, mi hai sempre fatto comprendere il grande valore della vita, le forze uniche che Dio ha creato in me, il modo indipendente in cui devo vivere che mi rende in grado di superare le falsità dei politici e di altre false strutture che blaterano sulla vita ma non la vivono mai né la fanno vivere nella sua concretezza. Non puoi dare ciò che non hai, e sicuramente questa situazione mi ha fatto capire la vera carità che dovrei sempre dare agli altri. Infatti, i mass media e il governo hanno creato molta paura in noi per il coronavirus e così molte persone si sono concentrate solo sul coronavirus (che qui nemmeno c’è) e si sono dimenticati dei veri virus, quei disastrosi virus spirituali e relazionali che da sempre riducono la nostra grandezza, che da sempre riducono il valore del nostro essere creato a immagine e somiglianza di Dio. Personalmente, quando ho sentito cosa stava succedendo in Italia, ho deciso di condividere con le due comunità in cui sono la persona degna. Così abbiamo verificato cosa c’era nel nostro conto di comunità dalle restituzioni e volevamo restituire agli italiani un po’ di aiuto, a loro che ci hanno sostenuto in tutti questi anni, ma che adesso erano fortemente colpiti dalla malattia causata dal coronavirus. Ma ancora prima di allargare questa proposta a tutte le altre comunità della missione, ho ricevuto la tua lettera per i poveri, piena della tua umiltà. La tua dedizione ad amarci in cui ti saresti spinto fino a ottenere un prestito per noi, veramente ci ha fatto sentire troppo amati [come hai sempre provato nei confronti di qualsiasi bambino sofferente]. Che il Signore ti benedica per il tuo spirito. In questa lettera non eri preoccupato per la signora che aveva promesso dei soldi e questa promessa non era stata rispettata, ma la vedevi come una chiamata a mettere lo spirito prima di tutto.
Questo ha cambiato la mia proposta di inviare un contributo economico agli italiani e invece mi ha spinto a essere un testimone più grande della vita per gli italiani e per il mondo intero. Perché il mondo è così come è non solo a causa del coronavirus, ma a causa di tutti quei virus nascosti che il mondo non ha mai visto e risolto, ma che invece ora, grazie a questa cultura, li possiamo vedere e lottare per risolverli con la Croce di Cristo. Quindi quello che ho percepito da te è che gli italiani non stanno morendo a causa del cibo o del coronavirus, o dell’impossibilità di ricevere le basi materiali per vivere, ma a causa della mancanza di spirito, della mancanza di vere relazioni eucaristiche e della mancanza di amore! Dobbiamo andare in fondo su tutto, altrimenti andremo a fondo, come ci hai spesso avvertito.
Sabato 4 luglio ho celebrato il santo matrimonio con mia moglie. Credo che il Signore mi sta abbracciando con questo sacramento proprio in questo momento, dopo una lunga lotta di liberazione nella mia vita. Infatti, per tanto, tantissimo tempo, ho vissuto un tipo di vita interamente secondo il clan, che mi ha sempre spinto a essere poligamo e quindi a non rispettare mia moglie e i miei figli; anche quando ho iniziato a sentire che il peso della poligamia stava diventando troppo per me, ho cercato di arrabattarmi con una soluzione tutta sul mio io, e così sono diventato esageratamente adultero, andando con qualsiasi donna, anche se ufficialmente non stavo stabilendo famiglie con loro. Anche se mi ero ridotto ad essere questo tipo di persona, la chiesa mi stava sul collo perché mi sposassi in chiesa con mia moglie. Mai si sono preoccupati di vedere ed aiutarmi a risolvere tutte queste immaturità che avevo nel modo in cui mi relazionavo con le mie forze, con Dio, con mia moglie e con i miei figli. Ero vittima della poligamia, dell’alcol e quasi tutti erano a conoscenza della mia vita disorganizzata, ma a loro interessava solo che io ricevessi il sacramento del matrimonio. Non vedevano minimamente quanto ero indegno di riceverlo e quanto dovevo essere aiutato.
Condizionato da tutto questo e anche da quello che mi dicevano i preti, per tanto tempo pensavo di dover organizzare un tipo di matrimonio lussuoso, ma sono stato sempre impedito perché i soldi non erano abbastanza: non avevo abbastanza soldi per pagare la dote al clan di mia moglie, per pagare la chiesa e per organizzare la grande festa che volevo. Ma grazie a Dio, il diavolo è il diavolo e il Signore è il Signore. Ora ho ricevuto il santo matrimonio in presenza di meno di 10 persone, non ho pagato nessuna dote al clan di mia moglie perché lei ha rifiutato questo tipo di schiavitù in cui il clan sembra che venda la figlia al marito. Questa posizione lei l’ha potuta prendere grazie alla sua partecipazione ai tuoi libri e al sostegno della comunità e di tutta la zona, che le hanno dato la possibilità di rendersi conto del valore della sua vita e del vero rapporto che dobbiamo vivere come coppia. Anche se eravamo pochi nella piccola festa che abbiamo fatto, siamo stati veri testimoni della vita per coloro che hanno partecipato. Ho scelto Bazil come mio testimone di nozze perché, anche se è più giovane di me di età, mi ha sostenuto così tante volte a vedere molti diavoli nella mia vita, nella mia famiglia, nel mio rapporto con gli altri e per certo, grazie a lui, ho potuto risolvere molto con l’Amore e la Croce del Signore.
Ringrazio sempre i volontari di Italia Solidale; Anna, che ho conosciuto per prima e anche Daniela, con cui attualmente mi sto relazionando nella missione: Dio vi benedica moltissimo, mi avete sostenuto ad essere un maschio, a vivere la mia sessualità in un modo vero. Vi chiedo di pregare per me, di pregare per il nostro rapporto in famiglia, di lasciare che Dio ci sostenga sempre ad essere testimoni della vita di tutti i nostri fratelli bisognosi della nostra carità, di vedere sempre il valore dei gemellaggi e viverli. La relazione che ho sempre mantenuto con il mio donatore GRUPPO GIOVANI SANTA GIOVANNA c/o PANSINI ANGELO, e anche la relazione che abbiamo con Nyakayitana, il donatore locale che abbiamo trovato per la famiglia ruandese e il donatore locale che hanno trovato per noi in Ruanda è sempre stata una novità per noi. Ci siamo resi conto di come ogni vita abbia bisogno di una relazione eucaristica e sicuramente la testimonianza della famiglia ruandese che ha promosso per me un donatore locale laggiù mi ha aiutato molto ad entrare nella loro vita. Infatti mi dicevano che erano ancora imprigionati da difficoltà dovute al clan e alla dipendenza dall’alcool, quasi nello stesso modo in cui io per tanti anni ero colpito.
Possa la Vergine Maria, che è sempre una madre vera e universale per tutta l’umanità, una donna immacolata che ha mantenuto le sue forze pure e in relazione con Dio, possa Lei abbracciarci con la sua grazia, con il suo amore eterno per tutti noi suoi figli .
Ciao p. Angelo, ciao Daniela e ciao a tutti i volontari di Italia Solidale e volontari donatori.
Dio vi benedica.
Bukenya Richard, Mubende, Uganda Solidale