Lettera di ringraziamento dalle missioni di Orussi
Ho percepito i contenuti corrispondenti a ciò che la mia vita desiderava e necessitava per riparare tutte le ferite
Caro Padre Angelo Benolli OMV, con molta umiltà e amore per Dio ti ringrazio tanto per aver liberato il mondo intero ma soprattutto ti ringrazio per la mia liberazione attraverso questo carisma. Saluto te, tutti i volontari di Italia solidale e tutte le persone impegnate in questa nuova e profonda cultura per lo sviluppo di vita e missione che ci aiuta a dare molto valore a Dio e alla persona, all’inconscio più che alle realtà coscienti della vita.
Voglio ringraziare Dio Padre, il Figlio e lo Spirito Santo per il dono del carisma nel nostro tempo attraverso te P. Angelo. Fin dall’inizio hai collaborato con volontari forti e degni di Italia solidale che ci hanno costantemente sostenuto per raggiungere la nostra creazione nella verità e nella sacralità. Ringrazio i meravigliosi donatori che stanno partecipando alla vita di tutti noi e di tutta la mia famiglia con molto amore e carità. Mi stai aiutando a raggiungere il valore concreto della mia persona attraverso il gemellaggio che è ora la vera moltiplicazione dei pani nel nostro tempo nella sua semplicità. Dio vi benedica tutti!
Padre Angelo, ti ringrazio per il tuo grande spirito e sostegno per avermi aiutato a recuperare le mie energie personali, la mia purificazione personale per raggiungere la completa conversione che è essere vera chiesa. Sinceramente ho incontrato questa cultura quando ero bloccato e avevo il mio cuore spezzato, quando ero chiuso e non libero, quando cosa ancora peggiore avevo grosse difficoltà di relazione con la mia persona, con Dio e con gli altri. Sono nato da genitori che erano ridotti e bloccati nella loro espressione, totalmente soffocati e repressi da false relazioni. Si sono inconsciamente mascherati come persone forti e mature, ma erano in realtà molto violenti con me. Mia madre era una persona che parlava poco, era piena di soffocamenti dentro di sé, e nei miei confronti si esprimeva sempre con molta rabbia, mi maltrattava fino a picchiarmi anche quando le cose andavano male per il più piccolo errore. Mio padre quando si ubriacava era sempre molto duro con me. Sentivo questa esperienza non corrispondente alla mia vita ma poiché ero giovane e debole, l’unica opzione per sopravvivere era adattarmi al loro modo di essere o di piacere. Lo hanno fatto a me e agli altri bambini non perché lo volevano, ma perché anche il loro inconscio era stato colpito, e di conseguenza hanno colpito le mie energie di vita che e tutto questo alla fine è rimasto permanentemente registrato sui miei nervi. Proprio come a casa, così a scuola e in chiesa ho incontrato solo regole e restrizioni da casa che ho poi ritrovato anche sul posto di lavoro. Ho iniziato a ripetere mia madre e mio padre in diverse situazioni.
Pertanto, ho perso la libertà e l’indipendenza. Sono diventato buono e obbediente nel fare le cose così che da piacere alle persone intorno a me per quello che facevo. Il loro apprezzamento e approvazione hanno alimentato le esperienze negative già registrate in me spingendomi sempre più ad adattarmi alla famiglia e al clan. Con questo atteggiamento ho sofferto e perso completamente la mia dignità di maschio. All’età di 5 anni i miei genitori mi hanno lasciato a stare con una zia che viveva nella parte centrale dell’Uganda a circa 300 km da casa per poterla aiutare visto che non aveva nessun figlio e così da poter anche frequentare una scuola migliore rispetto a quella che c’era nel nostro ambiente più rurale. Andando lì mi sono trovato a vivere come se fossi in un’isola dove nessun altro poteva avvicinarsi, nessun bambino per giocare e interagire. Anche a scuola, non avevo nessuno con cui relazionarmi nonostante il fatto che c’erano molti bambini della mia età ma che parlavano la loro lingua madre. Ho sviluppato il senso di solitudine sia a casa che a scuola e viceversa. Inconsciamente si è sviluppata la rimozione, l’isolamento, l’omosessualità, l’incesto e la prostituzione che poi hanno condizionato tutte le mie relazioni. In generale, pur volendomi relazionare non riuscivo a farlo. Nella relazione con mia moglie, nonostante lei avesse molto desiderio e amore per me, c’era qualcosa che faceva sì che lei mi respingeva. Dal momento che l’amore è uno scambio di rispetto nel tempo giusto e nel modo giusto che non c’era, c’erano solo scontri, litigi e rancori come routine nella mia famiglia. Ho proiettato tutto su mia moglie pensando che fosse lei il mio problema. Si è generato un meccanismo di difesa molto grande.
Tutto questo mi ha fatto perdere sempre più me stesso, tutto è andato sempre peggio. In questa confusione è nato il nostro primo figlio. Dopo due anni un altro bambino che poi è morto. Entrambi abbiamo cercato aiuto nella chiesa, impegnandoci seriamente, cantavamo e cercavamo Dio ma non c’era modo di raggiungerlo. A quel tempo non avevamo ancora iniziato a partecipare a questa cultura. Come se il problema fosse in casa, ho iniziato a evitare casa pensando che fosse una soluzione ma invece ero depresso e di conseguenza la mia ipertensione cresceva sempre di più, fin quando un giorno, per grazia di Dio un volontario Angelo Kermu è venuto nella nostra zona ad incontrare e fare formazione alle persone che già partecipavano con Italia Solidale, ma anche aperta a tutti coloro che desideravano partecipare. Ha letto e approfondito il documento di Italia solidale, La nuova cultura di vita scritto da Padre Angelo (2006), la volta successiva che sono andato di nuovo hanno letto la “Pratica necessaria per essere nella chiesa ecumenica del nuovo sapere e nuovo potere”. Sono stato attratto e ho percepito i contenuti corrispondenti a ciò che la mia vita desiderava e necessitava per riparare tutte le ferite.
Da quel momento, dal 2009, ho sempre partecipato a ogni incontro e formazione sui contenuti dei libri, documenti e DVD e l’esperienza mi ha aiutato a sciogliere gli enormi blocchi interni perché questa volta in tutto e in ogni situazione. Vedo me stesso nel video della creazione e tutti i virus che mi sono entrati. Dio mi ha aiutato ad iniziare un cammino e dopo ho testimoniato anche a mia moglie che avendo iniziato a notare alcuni cambiamenti in me, ha anche lei percepito questa cultura degna ed altrettanto necessaria per la sua vita. L’enorme confusione che ci ha fatto considerare come emarginati sociali nel nostro villaggio è diminuita. Questo mi ha dato la forza di testimoniare la mia vita agli altri fino a formare molte comunità intorno a me raggiungendo una zona. Mi sono mosso per trovare persone degne con cui fare comunità e leggere i tuoi libri per la nostra vita come persone e condividiamo ciò che ognuno vive e ci sosteniamo a vicenda per uscire da ogni situazione di difficoltà. Poi, si sono coinvolti altri trovati degni nella zona e insieme ci incontriamo settimanalmente il mercoledì dalle 15:00 per scambiare la vita sui contenuti dei tuoi libri e, talvolta, l’audio degli approfondimenti che riceviamo di giorno in giorno. Quindi, questa è stata una grazia per la mia vita e per la mia famiglia.
Allo stesso tempo sto sperimentando il gemellaggio locale della mia zona con la zona di Marpamungu nella nostra missione di Orussi che sta avendo alcune difficoltà in modo che tutti possiamo arrivare alla linea comune dello spirito. Padre Angelo in tutti i tuoi libri e documenti dici che possiamo cambiare il mondo solo quando siamo liberi da qualsiasi diavolo e con la nostra carità e quella degli altri possiamo salvare i bambini che soffrono nello spirito e nel corpo. Oggi attraverso i meravigliosi volontari donatori ho visto i miracoli di come la fame dello spirito e del corpo siano stati curati nella mia casa e in molte famiglie qui che partecipano con molta forza. L’animazione e la formazione che diamo continuamente, che non è spiegare il contenuto dei tuoi libri, ma di tradurlo in vita testimoniando concretamente ciò che stiamo vivendo, sta aiutando molte famiglie che avevano difficoltà di relazione a prendere posizioni per recuperare e formare nuove famiglie attraverso l’esperienza della comunità. In questo modo molti bambini rifiutati, trascurati e abbandonati vengono salvati. Praticamente, ho preso molte posizioni di fronte al clan che non valuta i bambini.
Ad esempio, nel 2011 una ragazza del nostro villaggio è rimasta incinta di un uomo la cui identità non era nota. La sfortuna è arrivata quando durante il parto la ragazza è morta ma il bambino è nato vivo. Il corpo di questa donna è stato riportato nel villaggio e la bambina nata fu immediatamente considerata come un fardello per tutta la famiglia. Tutti erano contro la bambina e preferivano che morisse piuttosto che sostenerla a vivere. Scelsero la morte invece di sostenerla a vivere. Io fui molto toccato da tutto questo per cui con umiltà ho preso la mia croce e mi sono sacrificato. Le nostre comunità e volontari della missione di Orussi sono intervenuti ed oggi la bambina ha 9 anni. Dio ha collaborato con noi per avere la vittoria sui diavoli del clan.
Nell’intera missione di Orussi siamo intervenuti in molti casi del genere e molte vite di bambini sono state salvate. Condivido ciò che mi sta aiutando a comprendere il carisma alla base della promozione delle adozioni locali e delle adozioni a distanza. Dal 2016, quando è arrivata la linea dello spirito per promuovere i donatori locali, all’inizio c’era molta resistenza anche dentro di me. Ho pensato che fosse una nuova e strana cosa. Ma Marco, che era con noi, ci ha spinto con forza e amore per andare oltre il nostro ego. Questo ha spianato la strada allo spirito per andare avanti a me e a tutti noi. Quindi ho trovato una persona che ha accolto e contribuito nel 2017 con 160.000 shellini e nel 2018 con 200.000 shellini. Quei soldi li abbiamo usati per comprare alcune capre e polli in nome del bambino adottato per iniziare il suo progetto per l’autosussistenza. Mentre ti scrivo la maggior parte delle famiglie a trovato i donatori locali fino al 2020. Le restanti poche sono nuove famiglie che hanno sostituito quelle precedenti che a causa delle proprie immaturità personali e fissazioni hanno abbandonato il cammino. Molto presto tutto sarà completo.
Grazie, Padre Angelo, per il tuo amore e la tua luce nel vedere che non possiamo lasciar vincere i diavoli contro la vita dei bambini Ti ringrazio ancora una volta Padre Angelo per quello che sei e per quello che fai perché ognuno di noi rimanga sempre nello spirito del Padre e del Figlio. Per la tua semplicità hai sempre collaborato con degni volontari di Italia solidale che si stanno impegnando e sacrificando per raggiungere la propria conversione e sostenerci nel sud del mondo come Rita, che mi ha sostenuto a trovare la mia vera vocazione. È diventata per me come una vera sorella perché con le sue esperienze di vita quasi simili alle mie mi ha aiutato ad andare fino in fondo per rimuovere ogni singola radice di identificazioni negative, altrimenti, falsità, falsità in tutto ciò che facevo. Ma né la vita né Dio possono essere ingannati.
Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla mia vita attraverso le loro testimonianze in questi giorni come Susan, Reinaldo e altri. In effetti mi hai sostenuto nel vedere che ci vuole un grande impegno e sacrificio come Cristo che dà il suo corpo e il suo sangue per risorgere. Quindi, prego per te e per tutti noi affinché la luce dello lo Spirito Santo scenda e rischiari le nostre tenebre così da diventare veri missionari che parlano lingue nuove, curano le malattie e scacciano i diavoli. Siamo tutti degni messaggeri di Dio formando una chiesa ecumenica e universale attraverso il gemellaggio. Chiedo alla nostra vera Madre, sempre Vergine e Regina della vita eterna, di intercedere per noi. Come era all’inizio, ora e sempre nei secoli dei secoli, Amen.
Keuber Felix, Orussi, Uganda Solidale