Lettera di ringraziamento dalle missioni di Pajule – Uganda
Se io con il Carisma e con la carità non fossi uscita dalle mie sofferenze, vedendo le identificazioni negative che stavano uccidendo la mia vita, mai mi sarei accorta di quanta sofferenza avevo intorno
Caro P. Angelo Benolli, prima di tutto vorrei ringraziare Dio per te e per la tua vita, perché Dio ti ha usato per salvare moltissime vite in tutto il mondo attraverso questa cultura di Italia Solidale Mondo Solidale. Molti sono nati senza luce e io lo posso proprio dire: nella mia Missione Wipolo Pajule Solidale, nel Nord Uganda, per tantissimi anni la gente ha sofferto, oltre che per i terribili condizionamenti del clan e della poligamia, anche per le insurrezioni dei ribelli del Lord’s Resistant Army (LRA). Queste violenze hanno portato a soffrire molte madri e creato molti bambini soldato, perché in oltre 20 anni, molte ragazze e molti bambini sono stati rapiti e portati nella boscaglia e sono stati costretti a diventare mogli dei ribelli e soldati. Molti sono stati costretti ad uccidere, anche i propri padri o le proprie madri. Quando dopo anni alcuni di loro scappavano per tornare a casa, con tutti questi traumi, non c’era più amore nelle persone, c’era invece molta violenza nelle famiglie e nella comunità. Questo per la maggior parte di noi rendeva la vita non degna di essere vissuta. Anche gli aiuti che i missionari locali cercavano di dare erano superficiali e non guarivano queste profonde ferite.
Solo attraverso questa nuova cultura di vita, con i tuoi libri e documenti, molte vite sono cambiate e salvate e molti hanno iniziato a vedere la luce. Io, Florence, sono cresciuta in questa guerra ed inoltre i miei genitori erano ubriachi e violenti. Non ho mai provato alcun amore e ho sofferto molto. I miei genitori andavano a bere fin dal mattino presto lasciando me e i miei fratelli senza mangiare per giornate intere e al loro ritorno litigavano e si picchiavano. Essendo l’unica femmina tra maschi, ero costretta a fare tutti i lavori domestici. Questa vita assurda mi ha spinto a lasciare casa ed a andare a vivere con mio zio. Anche se mio zio ha fatto del suo meglio per farmi sentire amata, non era quello il vero amore che cercavo. Oltretutto, purtroppo mio zio è morto. Inconsciamente ho poi cercato un uomo che potesse mostrarmi l’amore che non avevo avuto. Purtroppo sono caduta con un uomo poligamo e violento. Ero più una schiava per lui che una moglie. Nonostante fossi incinta, mi picchiava e mi costringeva a lavorare dalla mattina alla sera, con molti insulti. Andava a letto con altre donne anche in mia presenza. Così ho deciso di tornare a casa dei miei genitori, ma la mancanza di amore continuava. Poiché la mia anima era ancora alla ricerca dell’amore con cui Dio mi ha creato, sono nuovamente caduta nell’inganno di cercarlo in un uomo ed ho avuto un altro uomo. Ma anche lui era poligamo. Ero la seconda moglie e di nuovo non è stato facile. Mi ha abbandonato quando il mio secondo bambino aveva solo un mese. Piangevo ogni momento dando la colpa a Dio per avermi creata sfortunata, ero sempre sola e chiusa, fino a che un giorno pensavo di mettere fine alla mia vita ed a quella dei miei figli. Mi sono staccata da Dio per molti anni. Dio ha voluto che i miei genitori partecipassero ad una piccola comunità in cui si approfondivano i libri di P. Angelo Benolli. Dato che sapevo leggere, mi hanno dato il documento di P. Angelo “Il carisma da vivere e proporre” e così partecipavo alle comunità. Non è stato facile per me cogliere il contenuto del documento, ma gradualmente ho cominciato a rendermi conto che tutto quello che mi era successo e per cui incolpavo i miei e Dio non era colpa loro. Voglio anche ringraziare moltissimo Daniela Fortini perché, sebbene stavo partecipando alle comunità e leggevo i libri e documenti di P. Angelo, non è stato facile per me entrare profondamente nello spirito del carisma. Ero molto chiusa e negativa su me stessa, ma lei mi era vicina ed attraverso le preghiere e la condivisione con me, attraverso il sostegno a partecipare e credere fino in fondo, ho iniziato a sentire l’amore di Dio. Fino a quel momento ero certa che nessuno mi amasse così come ero. Avevo paura di esprimermi in pubblico perché pensavo di essere la persona peggiore del mondo. Mi sentivo giudicata da tutti anche per aver avuto due bambini da due uomini diversi. Ma ripartendo da Dio e dal carisma, piano piano ho iniziato a testimoniare la mia vita, cominciando dalla piccola comunità in cui mi trovavo. Ho ricevuto anche la continua e coerente testimonianza e amicizia di Susan, che mi ha dato sempre più coraggio di esprimermi e di amare tutti, senza farmi più ingannare dai giudizi che mi davo. Gradualmente mi sono liberata dal giudizio e dalla chiusura e la mia testimonianza si è allargata a tantissime persone.
Se io col carisma e con la carità non fossi uscita dalle mie sofferenze, vedendo le identificazioni negative che stavano uccidendo la mia vita, mai mi sarei accorta di quanta sofferenza avevo intorno. Era tantissima! Wipolo è una zona sperduta in mezzo alla boscaglia, la gente è sempre stata semplice. Qui i ribelli avevano fatto la loro tana, per più di 20 anni. Qui hanno massacrato tantissima gente, qui hanno rapito centinaia di bambini e ragazze perché diventassero ribelli anche loro con la forza. Qui moltissimi uomini sono stati bambini soldato in queste condizioni di violenza estrema. Qui tanti bambini sono cresciuti rifiutati dalle madri che li hanno avuti dopo essere state rapite e stuprate. Così, quando cresciuti hanno voluto mettere su una famiglia, hanno ripetuto sulle mogli e i figli le atrocità che avevano subito. La mia semplice, piccola ma continua testimonianza di quello che ho ritrovato io col carisma e con la carità, mi fa sperimentare una grazia continua. Sto assistendo a vere e proprie resurrezioni che si tramandano ed arrivano a sempre più persone. Tante donne e uomini sofferenti stanno uscendo umilmente dai loro terribili condizionamenti e stanno diventando missionarie. Wipolo ha iniziato come una zona della missione di Pajule che era emersa dalla testimonianza di Susan. Ma ora si è allargata. Da una zona sono diventate 2, 3 e ora 4 zone ed è ora una missione completa. Il carisma era proprio quello che l’io potenziale di tutta questa gente stava aspettando. Le testimonianze di tutte queste famiglie sono molto profonde e vere. E’ una rivoluzione vedere tanti bambini gioiosi di stare in braccio ai loro padri da cui fino a pochi mesi fa scappavano appena li vedevano a causa delle violenze che ricevevano. Tanti uomini di questa nostra tribù di guerrieri riescono ad aprirsi sulle atrocità che hanno subito da bambini e commesso a loro volta ed ora riescono a ben amare e ben lavorare in famiglia e con i vicini che coinvolgono sempre più. Tante donne non giudicano più né subiscono più i loro mariti ma testimoniano con la loro nuova vita indipendente e sacra e così li portano con carità ad approfondire i libri ed a convertirsi. Come sai, dalla testimonianza, la croce e la resurrezione di Susan sono nate 3 missioni. Ora ci sono anch’io. Ho avuto l’onore di sostenere queste famiglie in comunione con Daniela in tutto il lungo periodo in cui Susan viveva nascosta lontana da qui per le minacce del marito e del suo clan. In questo periodo di coronavirus, abbiamo molto rafforzato le relazioni tra le famiglie e i donatori e stiamo partecipando alla missione nei territori sostenendo anche gli italiani a trovare la propria vita nell’essere missionari.
Ringrazio Dio, ringrazio te P. Angelo e voglio ringraziare anche tutti i volontari italiani e tutti i missionari di Uganda Solidale e di Mondo Solidale. Le vostre testimonianze mi rafforzano giorno per giorno. Insieme in comunione con Dio e la Madonna metteremo tutto in ordine e raggiungeremo la completezza dei gemellaggi e salveremo le vite nel Mondo.
Dio benedica Padre Angelo Benolli e tutti noi
Florence Scelda, Pajule, Uganda Solidale