Lettera di ringraziamento dalla missione di Pajule – Uganda
I tuoi libri sono il sale per la mia vita ed è il sale per tutti coloro con cui oggi io sono in relazione
Caro Padre Angelo Benolli,
È un piacere per me scrivere questa semplice lettera a te e a tutte le persone che partecipano allo sviluppo della vita e della missione di Cristo Gesù, nostro Signore. Ringrazio Dio per il carisma che ha continuato a testimoniare attraverso di te e ti ringrazio tanto, p. Angelo, per la tua completa esperienza missionaria che continui a vivere ed a testimoniare al mondo intero ogni giorno della tua vita e in modo speciale in questo momento difficile della pandemia.
Sono davvero felice di essere in grado di collegare questa situazione attuale a ciò che accade qui in Uganda da sempre, anche prima di questa pandemia. Vedo come attraverso di te, i tuoi libri, le testimonianze, la carità e la tua stessa vita mi hanno aiutato ad approfondire il mio inconscio che ora mi fa rimanere solo nell’amore di Cristo.
Padre Angelo, tanti anni fa mi sono sposata e soffrivo moltissimo nel mio matrimonio con mio marito e con il suo clan. Infatti, mi sono coinvolta in un matrimonio precoce (avevo 16 anni) e sono capitata in una famiglia confusa: erano poligami e violenti, io ero come una schiava, in famiglia non c’era felicità, gioia, libertà, pace e soprattutto c’era una totale mancanza di amore. Questo mi ha fatto diventare debole fisicamente, debole nella mia sessualità, debole in ogni cosa e, giorno dopo giorno, la mia salute peggiorava. A causa della mancanza di amore, tutti noi della famiglia soffrivamo e anche i bambini soffrivano, ma mai nessuno capiva nessuno. Giravo da un ospedale all’altro, ma i medici non riuscivano a capire quale fosse la causa della malattia. Stavo talmente male che era arrivata al punto di volermi suicidare con tutti i miei figli ed anche mio marito.
Vedendo come sono cresciuta, ho visto che sono cresciuta senza mio padre, che è morto prima che io nascessi. Inconsciamente, questo è il problema principale qui in Africa: non avere un padre è come se tu non fossi nulla, nessuno crede in te. Nessuno ti capisce e nessuno ti sostiene in alcun modo. Tanto per peggiorare le cose, in qualsiasi famiglia africana, se stai facendo solo figlie femmine, ti considerano una donna che sta uccidendo la famiglia, dunque non ti rispettano, ti maltrattano, ti valutano solo se fai figli maschi perché conta solo il maschio.
Padre Angelo, i tuoi libri sono il sale per la mia vita ed è il sale per tutti coloro con cui oggi io sono in relazione. I tuoi libri, documenti e i DVD mi hanno reso una persona meravigliosa, che si esprime liberamente con Dio solo nell’amore di Cristo. L’unica cosa che desidero è che Dio operi in me come suo strumento e questo mi ha fatto impegnare completamente a partecipare alle comunità, fino ad avere quasi 700 famiglie in 3 missioni, che hanno trovato tutti i donatori locali, collegate ai nostri cari donatori italiani e collegate alle missioni gemelle. Tutto questo sta rendendo possibile il meraviglioso scambio tra di noi, continuando a ricevere sempre più luce attraverso i libri e i tuoi continui approfondimenti.
Tutto questo mi ha aiutato sempre più a vedere le identificazioni negative che erano profondamente registrate in me. Mi sta anche dando la possibilità di guarire completamente da tutti questi condizionamenti che avevano già creato una ferita molto profonda nelle mie cellule nervose e che sono sempre stati un blocco molto grande nella mia vita.
Grazie a Dio che mi dedico completamente a questo movimento di Italia Solidale Mondo Solidale!!! Anche se sono stata abusata da mio marito e dai membri del clan di mio marito, non sono rimasta sugli abusi e le violenze che mi procuravano ed ho continuato con la lettura dei libri, a guardare e riguardare i DVD, ad aprirmi. Già nei viaggi missionari e nel meeting Africano di Luwero con tutte le testimonianze che ricevevo, davo continuamente testimonianza a me stessa, a mio marito, al clan, alle comunità e all’intera missione. Ringrazio Dio perché il fatto di testimoniare sempre la verità che vivo, mi ha aiutato a vedere tutti i diavoli di mio marito, che sono esplosi perché, come scrive p. Angelo nei suoi libri, “La vita non può essere ingannata, il sesso non può essere ingannato e le famiglie non possono essere ingannate”. Lui di fatto, stava ingannando se stesso, ingannando me ed io, senza paura ho potuto dire NO! al suo diavolo. E il diavolo è scappato via.
Questo perché con la luce che stavo ricevendo dai tuoi libri, p. Angelo, ho potuto vedere senza giudicare che: come può mio marito amarmi quando non ama se stesso? Come può rispettarmi quando non è stato rispettato dai suoi genitori? La mancanza di amore si può risolvere solo con l’amore. Ho continuato a testimoniare senza paura a tutti ed ora ho un vero rapporto degno con famiglie degne e comunità degne.
Tutti questi movimenti e passaggi, mi permettevano di esprimere profondamente l’“io potenziale” che Dio ha creato in me ed è proprio perché toccavo i miei diavoli, che il vero carattere di mio marito è venuto tutto fuori: sono esplosi tutti i diavoli del clan, i diavoli della cultura tradizionale, i diavoli della poligamia, dell’alcoolismo, della violenza bruta e molti altri diavoli.
Ho capito che si stava ingannando non rispettandosi mai come uomo, come padre e come marito. Mi ha aggredito fisicamente quasi strozzandomi davanti ai volontari di Italia Solidale; Daniela, Angela e Bazil. Per me questa aggressione è stata una grazia perché io mi potessi liberare dalla mancanza di amore, liberarmi dalla dipendenza da lui, liberarmi dalla dipendenza dal clan, liberarmi dalla dipendenza dalle cose materiali. Lui poi era convinto che se mi portava via tutto, compresi i bambini, sarebbe stata la fine della mia vita. Di fatto mi voleva uccidere perché voleva impedire che io vivessi la mia vocazione, ma grazie alla luce che ho ricevuto da questo movimento, l’ho colto e mi sono mantenuta. Sono rimasta nel deserto sola con Dio ed ho continuato a pregare, leggere i tuoi libri, meditare, vivere, a testimoniare, ad avere un’esperienza sempre più viva del carisma, sono rimasta con tutti testimone vera della mia vita davanti a tutte le famiglie che partecipano a questo movimento d’Italia solidale.
Dopo questa aggressione, mio marito si è portato via i bambini nel suo villaggio e i bambini ne hanno sofferto terribilmente. Dopo mesi, hanno preso coraggio, sono scappati e tornati da me. Ma il loro padre e le famiglie del clan li hanno inseguiti e a me e ai bambini ci hanno portati davanti alla polizia. Il padre e il clan accusavano e esigevano punizioni brutali aggrappandosi alle leggi del clan, io rimanevo in silenzio. Sono stati i bambini ad esprimersi. Con forza, coraggio, fede e carità anche verso il padre, hanno dichiarato con grandissima forza che loro non sarebbero mai tornati a casa del padre perché lì nessuno si prende cura di loro ed i bambini hanno diritto di stare con chi li ama e chi li ama è solo chi sta prima con Dio. Hanno manifestato che volevano vivere con me e la polizia, colpita dalla loro espressione vera, ha accettato. Il piccolo Francis Benolli lì stava proprio male, non era mai libero, sempre sottomesso, aveva smesso di mangiare, di giocare, si stava ammalando e la sua salute era deteriorata. Ora mentre continuo a testimoniare a loro tutta la mia vita, lui è proprio forte, ha tantissimi amici, giocare, mangia e condivide il suo cibo con chi non ce l’ha, ha carità verso gli altri bambini, e ogni giorno ricorda te p. Angelo come il suo vero padre e chiede di te. Grazie, padre Angelo, perché hai salvato la vita dei miei figli e la vita di molte famiglie, anche attraverso la mia testimonianza.
E ora, mentre proseguo con questa missione, ringrazio Dio che anche se sto in una stanza molto piccola con cinque figli, siamo felici e sono tornata lì al “posto mio”. Mio marito ha rinchiuso tutte le nostre cose, compresi i vestiti, in una stanza e noi viviamo in una nuova vita senza nulla, ma con gioia, felicità, pace e amore.
Tutto questo è stata una grande grazia per la mia guarigione e un passo decisivo per la mia conversione. Non accettavo nulla che non fosse di Dio e per questo ho continuato con la mia esperienza missionaria a testimoniare a tutte le famiglie delle tre missioni anche in questo difficile periodo di pandemia. Anche se alle persone non è ancora consentito riunirsi per via della quarantena, nonostante il blocco lo spirito continua a muoversi.
Il carisma ci sta aiutando a vedere e risolvere tutti i virus che sono stati registrati dentro di noi che ci impediscono di vivere la dignità della nostra creazione. Grazie a Dio che attraverso di te Padre Angelo, riesco a vedere come il carisma mi ha aiutato a sentirmi persona, a sperimentare me stessa come persona, ad incontrare gli altri con amore e ad incontrare Dio che prima di conoscere il carisma sempre desideravo, ma con il carisma, ho riacquistato il valore della mia persona e la fiducia in questo valore; e ora sento anche l’immensità del valore degli altri intorno a me. Tutto questo tramite la tua relazione continua e la tua testimonianza continua che ha inventato l’unico modo di entrare nella vita delle persone sofferenti non per assisterle a sopravvivere, ma per far veramente vivere per sempre la vita che è dentro di loro.
Ringrazio Dio che, mantenendomi nell’amore di Cristo, sono felice che attraverso gli scambi d’amore, il carisma sta portando molti frutti tra le famiglie. Ti ringrazio anche p. Angelo, perché attraverso di te, stiamo mantenendo l’esperienza del capannone scambiando prodotti semplici tra noi, ad esempio la scorsa settimana ho scambiato piccoli pesci con i fagioli perché ai miei figli piacciono i fagioli ed è stata una gioia per tutti noi avere questa esperienza del capannone. Florence produceva pomodori e li ha scambiati con le melanzane. In questo tempo di restrizioni per il coronavirus, che per le famiglie povere è stato orribile, tutti ci siamo sostenuti a vicenda per continuare a fare le nostre piccole attività per sopravvivere e non morire. Grazie all’esperienza del carisma che ha sempre messo Dio al primo posto e i bambini al centro.
Grazie a questa cultura perché mi ha reso una vera donna piena della mia dignità e della mia sessualità, e perché attraverso di te mi ha reso la donna che sono oggi. Sono felice di prendermi cura dei bambini, sento che collaboro con Dio per prendermi cura dei Suoi figli: attraverso l’esperienza dei tuoi approfondimenti continui e giornalieri che ci arrivano con gli audio, i DVD, i libri e i documenti, mi sono resa conto che questi miei bambini non appartengono al loro padre terreno o al clan o a me, ma sono i figli di Dio, che Lui ha creato con tutte le forze dell’Albero della Vita e dell’amore e che hanno bisogno di un continuo scambio d’amore perché possano crescere bene e sani.
Sono felice perché con la luce che sto avendo, continuo a fare fronte e a resistere davanti al padre dei miei figli. Mi ha nuovamente inseguito e anche portato alla polizia e ai leader del clan, ma rimango forte ed ho testimoniato loro che nessuna punizione inflitta dal clan o dalla polizia, potrà mai bloccare la mia vocazione, perché la vocazione è preservare la missione che Dio mi affida. Ringrazio Daniela per aver accettato di essere lo strumento di Dio e ringrazio Daniela per le continue connessioni che stiamo facendo in questi giorni, collegando i donatori italiani direttamente alle famiglie. E’ proprio questo il modo che Dio vuole. In questo modo possiamo arrivare fino in fondo a tutti i gemellaggi e a tutte le relazioni.
Rimaniamo davvero innamorati, innamorati, innamorati, innamorati, innamorati!!!!! L’amore può fare tutto per noi, l’amore può farci raggiungere la completezza di tutto. Rimaniamo semplici, continuando con le relazioni degne per veramente costruire giardini di vita concreti lì in Italia, qui in Africa, in India, in Sud America e in tutto il mondo.
Abbiamo ricevuto la tua lettera ed anche i preziosi contributi che hanno raggiunto le comunità e questo è il canto del Signore che viene attraverso di te e la tua carità.
Che la Vergine Maria che racchiude in sé tutto ciò che stiamo facendo, ci benedica in questo movimento. Grazie p. Angelo Benolli per i grandi doni che ci fai.
Che Dio ti benedica e benedica tutti i donatori volontari di Italia Solidale. Grazie.
Amen!
Ajok Susan, Pajule, Uganda Solidale