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Non è la persona che fa la verità, ma la verità che fa la persona – di P. Angelo Benolli

Non è la persona che fa la verità, ma la verità che fa la persona

 

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Nella storia, quasi sempre, sono state travolte le energie di milioni e milioni di persone da altre persone fondamentalmente integrate in culture basate più sulle leggi e sulle ideologie che sulla vita personale ed interpersonale, che invece è fondata sulla natura e su Dio.

Oggi la cultura corrente è ancora più subdola nel suo travolgere la persona.  È vero, vi è ormai un forte rifiuto di ogni travolgimento ideologico e legale, ma si è veramente arrivati al rispetto della verità della persona e conseguentemente della realtà autentica delle relazioni interpersonali? Non ci dice nulla la realtà dei depressi il cui numero, nel giro di tre anni, è passato da 121 milioni a 340 milioni? Non ci dicono nulla le realtà dello sfacelo dei matrimoni, dell’aumento delle malattie psicosomatiche, della pandemia e del potere sempre più forte, concentrato in poche persone e società multinazionali? Cosa sta succedendo? Come il nazismo, così l’ideologismo e il legalismo sono caduti.

Ma, come nell’immediato dopoguerra, anche oggi sembra che ognuno pensi a se stesso e a salvarsi da tanti inganni come meglio può. S’instaura così nelle persone, nella cultura e nella società, qualcosa di nefasto e degradante, completamente staccato dalla ricerca della verità della vita personale e relazionale e questo “qualcosa” viene vissuto come “normalità”. Ormai si crede che sia vero ciò che uno pensa. Si crede che ognuno possa comportarsi come gli pare. Se poi tutto ciò non è conforme alla vita personale e a quella degli altri, poco importa. Tanto non esiste nient’altro.

Siamo stati già talmente ingannati da tante ideologie, leggi o morali provenienti da tante false culture o poteri legali che molte persone ormai vi si adattano e quasi non reagiscono più. Quello che è peggio poi, è che ormai, anche nelle comunità politiche e spesso in quelle religiose, si crede che ciò che vale non è ciò che è vero e giusto, ma ciò che la maggioranza vuole, vede e decide. Da tutto ciò proviene il disfacimento personale, familiare, culturale e sociale cui assistiamo.

Il peggio del peggio poi è che quasi tutti si lamentano di questo andazzo, ma quasi nessuno sa e s’impegna adeguatamente per porvi rimedio.

 

Se un tempo tanto disfacimento alle energie personali e quindi relazionali era portato dall’integrazione nelle ideologie o nelle leggi, oggi esso è causato da tutta un’esperienza pratica ormai profondamente impregnata di relativismi morali che vengono ormai ritenuti “modernità”. Tutto questo fa sì che ogni devianza sessuale, politica, culturale e religiosa venga tollerata, sostenuta e giustificata. È lecito uccidere i bambini con l’aborto, vivere il sesso fuori natura e senza vero amore, abusare delle persone per potere e denaro, partecipare a qualsiasi setta religiosa.

Basta che ci sia un fatto scelto dalla persona e che sia consentito da altre persone dello stesso parere, magari sostenute anche da leggi che giustificano la perversione, per far sì che una realtà erronea sia vera. Quest’andazzo in cui ogni persona si sovrappone alla propria e altrui verità, ormai è molto comune.

Tutta la cultura ed anche molta spiritualità corrente è pregna di questo micidiale errore: “l’Io della persona è prima della propria ed altrui verità”.

Io affermo invece che la vita è come è, non s’inganna. Le energie della Grazia di Dio, dell’anima che anima il sesso per l’amore, il corpo per la salute e la mente per la sapienza, non solo esistono, ma, anche quando la coscienza della persona le esclude, non le vede o le tradisce (ed esse soffrono ed in proporzione s’ammalano) sempre tali forze aspettano vita e giusta riparazione.

È umano e moderno questo sfacelo di verità di vita? Può, questo sfacelo, anche se sorretto dalle leggi o dalla maggioranza perdurare senza produrre ogni sorta di male? Che dire poi di chi si dice religioso e parla solo di misericordia, di comprensione, ma è pregno di tanti compromessi e non s’impegna mai, culturalmente e con fede, per porre argine a tanti mali con la preparazione necessaria? Cristo dice giustamente: “se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini”.

Nessuna persona è persona per quello che pensa, vuole o soggettivamente crede. Ognuno è persona se è radicato nell’esperienza di tutta la sua verità di Spirito, anima, sesso, corpo e mente. Senza questa totale, ben ordinata, piena e permanente verità di vita, nessuna persona è persona. Mai, quindi, in proporzione a questi peccati o riduzioni di forze, la persona potrà essere sana, felice, potente e capace di vere relazioni interpersonali d’amore e di lavoro creativo.

Si capisce ora meglio il perché del dilagare di tanti disfacimenti personali e familiari. Può una persona disturbata nella verità e nell’ordine delle sue forze essere felice, sana? Può veramente credere ed amare?

È sufficiente uscire dai travolgimenti ideologici e legali?

Il problema reale da risolvere permane sempre lo stesso: mai nessuno può travolgere l’energia personale posta unicamente in ogni persona. Quest’energia è solo un dono di Dio, è legata a Dio ed è per il 90% inconscia. Non dipende dalla propria mente, dai propri sentimenti e dalla propria volontà. Non dipende da altre persone. È inserita dentro di noi, ha un suo ordine e un suo modo d’essere inconscio per ben amare e ben lavorare, come Dio vuole. La forza di Dio è il conscio dell’inconscio. La persona è persona solo se rimane nello spirito e nella verità dell’amore di Dio. “Dio è amore e chi sta nell’amore rimane in Dio e Dio in Lui”.

Questa collaborazione con l’Amore di Dio, nell’esperienza della luce e della verità della persona, è il fondamento dell’identità, della forza, della pace e della libertà della persona stessa.

È dunque la verità della propria persona che fa la persona e non l’Io della persona che fa la propria verità. La persona riceve le proprie energie già con un ordine ed una potenza radicati nella forza d’amore di Dio. Poiché, però, Dio sa che nessuno si può sostituire all’energia personale, se ci crea senza di noi, non ci salva senza di noi.

Da Padre perfetto, aspetta sempre la collaborazione completa per il rispetto, la creatività e il pieno sviluppo della verità e della libertà del contenuto e dell’ordine di queste forze che Lui ci ha dato in spirito e verità. Aspetta questa collaborazione al punto che queste energie sono create e vere solo se permangono continuamente nell’immagine e somiglianza di Lui.

Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale) 

da Il Caffè.TV

 

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