‘Pandemia’ d’amore in Italia e nel mondo
Un organismo infinitamente piccolo ha fatto crollare la nostra “Civiltà”. Tutto sembra svanire: economia, lavoro, relazioni sociali, cultura. Dio era già sparito da tempo e oggi nessuno più ne parla. Abbiamo perso tutto? O non abbiamo mai vissuto in modo completo? Guerre, genocidi, violenze presenti e passate dimostrano che non abbiamo mai sperimentato la completezza della vita. Lo stesso Coronavirus è risultato d’inquinamenti, deforestazioni e politiche basate solo sulla primazia del “profitto”. Non a caso la pandemia s’è sviluppata attraverso i “centri nevralgici” delle ideologie che hanno prodotto la globalizzazione economica, che ora è divenuta globalizzazione “virale”: capitalismo, comunismo, nazismo, borghesia e omologazione di massa. Non è colpa della Cina, della Germania, del Nord Italia o di altri. La realtà è che, nei secoli, l’umanità si è sempre “adattata” a tutto. C’è stata più che altro dipendenza dal “più forte”, integrazione nelle strutture, clericalismo, falsa spiritualità. Così le persone si sono perse e indebolite sempre più. Questa debolezza è sempre stata il “terreno di coltura” di ogni guerra e malattia! Ormai è chiaro che la “vita non s’inganna” e che non l’abbiamo fatta noi. Ma non c’è mai stata una cultura ch’entrasse veramente nella realtà della creazione di Dio, della salvezza di Cristo e dell’opera continua dello Spirito Santo in ogni persona e nel creato.
Questa cultura oggi è il “vaccino” più necessario! Tutti la cercano e, grazie a Dio, ora c’è: è la nuova e completa antropologia e il nuovo modo di far missione sviluppati Padre Angelo Benolli in 89 anni di vita e 61 di sacerdozio. Nei suoi 10 libri e documenti, nei suoi video sulla Creazione e sul Virus, troviamo scoperte che offrono soluzioni concrete per vedere e risolvere gli errori secolari. Basti pensare alla scoperta dell’Io potenziale con le meravigliose energie dell’“Albero della vita”, con cui Padre Angelo cambia l’inconscio di Freud; alla scoperta delle identificazioni negative inconsce incise sulle cellule nervose che tutto registrano, non cambiano e fanno ripetere il passato nel presente; alla riscoperta di Cristo che ci libera se collaboriamo con Lui prendendo la nostra croce. Con questa base ritroviamo Dio, l’identità e finalmente possiamo amare, lavorare bene, far comunità (i “giardini”), essere missionari affrontando gli errori secolari in noi e fuori di noi, salvando famiglie e bambini vicini e lontani. Tutti poi ci relazioniamo nei “gemellaggi mondiali”. È una “Pandemia dell‘Amore” che stanno sperimentando già più di 2 milioni di persone in Italia, Africa, India, Sud America. Coinvolgiti anche tu. Mondo Solidale è sempre aperto e contagia solo di Vita!
Antonella Casini
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SCIENZA E FEDE SANE
“Quanto ho scritto costituisce anche un tentativo per: 1) Accostarsi alla persona, cogliere le sue immense potenzialità (io potenziale); 2) comprendere perché e quando tali energie non si sviluppano (io reale – identificazioni negative); 3) mettere in evidenza come sia una certa scienza, sia una certa fede, spesso non riescono ad accostarsi, comprendere ed amare le forze primarie della persona; 4) testimoniare come, di conseguenza, lo spirito, il sesso, la mente, il corpo, le relazioni d’amore sono colpite, deviate, ammalate; 5) indicare il grande apporto che la fede e la scienza possono dare dinanzi a tanti mali, specialmente inconsci; 6) testimoniare ancora che sia la fede, sia la scienza, se non sono radicate in Dio Creatore, Redentore e Santificatore, non possono avere le forze d’amore necessarie per guarire la persona, la società, la cultura; 7) affermare che è necessario che la scienza si rivesta delle forze di Grazia di Dio per servire autenticamente la persona; affermare, inoltre, che è indispensabile che la Fede colga la realtà dell’inconscio per entrare nei travagli profondi delle energie personali e, ripulita da ogni falso razionalismo e legalismo, collaborare con Cristo incarnato, crocifisso e risorto, per amore a Dio e alle persone. Solo accostandosi al bene e al male delle energie personali per guarirle, si produce vera scienza e si vive una vera fede. Per questo è necessario essere come la Madre di Dio Immacolata: è indispensabile essere puliti, liberi dal male come Lei; è essenziale incontrare lo Spirito Santo come Lei. Così daremo anche noi alla luce Cristo e come Lui, ameremo i fratelli ed il creato. Non è semplice accostarsi completamente alle varie attese e qualità delle persone.
Bisogna avere quella grande maturità di spirito che permette di penetrare e rispettare ogni verità ed ordine personale intrinseco del vivere. Allo stesso tempo, bisogna avere un amore così immenso come lo abbiamo percepito e ricevuto unicamente in Cristo crocifisso. Gli uomini di fede e gli uomini di scienza, se vogliono aiutare l’uomo, devono avere molta umiltà, molta pazienza d’amore e molta Grazia nello Spirito Santo. Non si possono, infatti, tradire le energie positive o negative di ogni persona e l’azione dell’Amore di Dio accostandosi agli uomini ed alle loro sofferenze in modo immaturo. Dio è padre e madre della persona e la persona incontra sé stessa nel suo rapporto di figliolanza con Dio, ritrovando in sé stessa l’immagine e la somiglianza di Lui.
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)
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Rinascita nel focolaio italiano del virus
Ho 41 anni e vivo a Valeggio sul Mincio (VR), al confine tra Veneto e Lombardia, nel “focolaio” del Coronavirus. Laureata, tre figli bellissimi, sposata da 11 anni, un negozio di abbigliamento per bambini. Partecipe in un movimento cattolico fin da giovane. Tante passioni, ma anche confusione, senso di vuoto, alti e bassi, afonia: i segni chiari della falsità del mio vivere. Questo prima di incontrare la visione della persona e del rapporto con Dio scoperti da Padre Angelo Benolli. Grazie alla nuova Cultura di Vita e Missione da lui sviluppata e anche al Coronavirus, ho iniziato a vedere con occhi nuovi me, l’Italia, il mondo. Ho visto quanto tempo e competenze avevo delegato ad altri per l’educazione dei miei figli, e quanto poco ascolto e scambio di rispetto ci fosse con loro, fuori dalle teorie. Ho visto quanto poco guardassi negli occhi mio marito per una comunione vera. Quanto poco so prendere posizione per dare il mio punto di vista in una relazione. Quanto rimando le cose che mi fanno bene per nascondere la vera “me bambina” davanti agli adulti (anche a me stessa “adulta”) che spesso giudicano. Ho visto le chiese chiuse e i fedeli mettersi davanti a Dio e a se stessi senza più “riti”. Ho visto lo Stato crollare a livello economico, legislativo, culturale, relazionale, scientifico di fronte ad un piccolo virus che è insieme malanno e benedizione per questo Paese.
Ho visto i “credo” più diffusi caduti in modo veloce, partendo dalla nostra cultura spesso disumanizzante e ingannevole per la persona (discoteche, pub, cinema… ma anche scuole, chiese, musei, sport), nuove forme di dipendenze legali, parole in eccesso rispetto al “sì sì, no no” di Gesù. Ho pensato ai soldi, alle “corse infinite”, fuori dai ritmi lenti e dai silenzi più profondi umani. Nel Nord produttivo, ho capito che il “non fare” è anche un valore. Che non è solo: “efficace ed efficiente”. Che non solo “Sei, se fai”. Ho visto che qualcuno si sta risvegliando. Ma che qualcuno preferisce la droga, anche adesso. Ho assistito alla conquista velocissima dell’“imperatore Virus” che è partito dal moderno “impero cinese”, per conquistare lo storico “impero Cristiano-Romano” per arrivare all’“impero Consumo” e nelle “colonie”… con estrema facilità! Aveva tutto pronto! Mi sono sentita come Gesù nel deserto, tentata di distruggere me e il Dio che c’è in me, di pensare: “Non ce la faccio”, “non valgo”, “non posso”. E poi mi sono vista in croce, in un incontro ravvicinato con i miei mali e, con Dio, ho trovato la forza di trasformarli… Ma non “perché lo voglio”… lo avevo sempre voluto, senza riuscirci mai… Sono stati il “giardino”, i libri di padre Angelo, l’eucarestia con le famiglie indiane e con i missionari, la mia semplice azione missionaria, che hanno svelato e pulito tante falsità dentro di me. Non posso che continuare con lo stesso ordine che sto scoprendo, e testimoniarlo.
Claudia Faccioli