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Perché gli italiani sono in via d’estinzione? di Antonella Casini e Valeria Mesella

Perché gli italiani sono in via d’estinzione?

 

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L’Italia vive un calo demografico grave e inarrestabile. Nessuno però vede che, se “non si nasce più”,  è perché non si vive più. Eppure i segni sono evidenti. La depressione è la prima causa di disabilità e la seconda causa di morte nel mondo. La famiglia sta scomparendo: il 70% circa dei nuclei familiari sono costituiti da single, famiglie ricomposte o mono genitoriali. Si prevede che l’incidenza del cancro aumenterà del 60% entro il 2040. Per fermare la “morte”, dobbiamo trovare la cultura della Vita: i bambini ce la mostrano. Oggi sappiamo che il 90% delle nostre energie sono nell’inconscio ed alimentano, con il loro modo d’essere, la mente cosciente che è solo il rimanente 10%. Non possiamo quindi continuare ad affrontare i drammi delle persone con il “legalismo” del passato o con le filosofie relativiste del presente. Dobbiamo entrare nell’inconscio che, come dimostra la storia, non è quello della psicanalisi. Questo lavoro non è mai stato fatto: ecco perché la confusione aumenta e la morte avanza!

Davanti a questa realtà si coglie perché insistiamo sull’antropologia nuova e completa e sul nuovo modo di far missione sviluppati da Padre Anelo Benolli O.M.V. Nei suoi 10 libri si trovano grandi scoperte necessarie oggi. Ne elenchiamo alcune: il cambiamento dell’inconscio di Freud con l’Io potenziale che contiene “l’albero della Vita” con le meravigliose energie di Dio, dell’anima, della sessualità, dei nervi, del corpo, che alimentano la mente cosciente; la scoperta dell’amore come “rispetto e scambio di rispetto” di tutte queste energie; la scoperta delle “identificazioni negative” che si formano perché le cellule nervose registrano tutto e non cambiano, quindi il non amore del passato si ripete nel presente; la scoperta di Cristo come unico “terapeuta” che mi libera  se prendo la mia croce con la Sua; lo sviluppo dei “giardini” dove questi contenuti si condividono in piccole comunità; il nuovo modo di fare adozione a distanza che salva e collega tra loro i bambini e le famiglie di tutto il mondo. Così più di 2 milioni di persone in Italia e nel mondo stanno passando dalla morte alla Vita.

Antonella Casini

RISCOPRIRE L’IDENTITÀ

Più una persona è tenera, più ha bisogno di rispetto e di cura. Per fortuna, l’identità più profonda della persona è inconscia. Il feto è fondamentalmente una persona ricca di neurovegetativo, si annida nel neurovegetativo della madre e si relaziona principalmente con esso. L’identità personale del bambino, specie intrauterino, è principalmente inconscia e si relaziona con l’inconscio della madre: questo è il modo più naturale e provvidenziale per tutelare l’identità relazionale e quindi sessuale della persona infante. Questa situazione mette però anche in risalto la “mostruosità” di quelle persone che non considerano questa realtà o che addirittura la negano. Oggi, nella cosiddetta civiltà della ragione e del benessere materiale, non c’è da meravigliarsi se vi è una graduale sparizione delle nascite, se si compiono addirittura legalmente moltissimi aborti, se aumentano sterilità, separazioni, disturbi sessuali, dipendenze. Da tutto questo hanno origine anche molte altre malattie del corpo.

Ormai i fatti stessi hanno provocato il superamento della mentalità che considera la malattia un fenomeno con origini unicamente biochimiche. Ma come non capire che il grande aumento del cancro non può dipendere solo da fattori biochimici? Come si può negare che il codice genetico (che tutto registra) risente delle confusioni e delle violenze relazionali? Come si può oggi negare che tutte le forze relazionali e quindi sessuali, risentono di un’estrema carenza di rispetto spirituale, naturale e quindi d’amore? Perché mai vi sono tanti problemi sessuali? Come si può non capire che queste energie d’identità deviate o ridotte, oltre ad avere un’influenza deleteria sullo spirito e sulla psiche, portano anche le terribili conseguenze delle malattie sul corpo? Dobbiamo ancora andare avanti nella corruzione e nelle malattie per riuscire a smettere di negare la verità o le verità fondamentali della vita? A tanto ci ha portato la negazione dello spirito e di Dio. Ma anche un certo tipo di Fede, che ben poco si è voluta sporcare le mani con questi problemi, che Fede è? È tempo di scendere dai piedistalli, di lasciare ogni falsità ed inserirci, come buoni samaritani, nelle realtà energetiche, personali, relazionali, familiari, sociali, che grondano sofferenza a causa di una cultura divisa dalla vita, dalla persona, dal sesso e dalle relazioni d’amore.

Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale) 

 

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Il ‘giardino’ che mi riporta alla Vita

 

«I morti non sono i morti ma quelli che non vivono», “tuona” spesso Padre Angelo. Io, per 40 anni, ero morta ma non me ne accorgevo. Tutto cominciò quando lessi un articolo di Padre Angelo, sulla rivista “Acqua & Sapone”. Quei contenuti mi colpirono molto: “Tu sei una meraviglia… sei con redentore e con creatore… Il conscio dell’inconscio è Dio”. Quanta scienza, quanta cultura e quanta educazione avevo vissuto contraria a quello che leggevo. L’articolo terminava così: “Salva un bambino l’amore ti salverà”. Decisi di fare subito un’ adozione a distanza con Italia Solidale. Venni collegata a Bikram, bambino indiano di 5 anni. Le sue lettere, erano semplici, ma m’impressionavano perché scriveva sempre “Prego per te” e io per me non pregavo. Intuii che alla base dell’adozione c’era una cultura antropologica. Mi procurai il libro “La vita non si inganna”. Lo trovai meraviglioso. Però ancora non capivo niente! Chiamai Italia Solidale ed entrai in contatto coi suoi missionari laici, persone meravigliose. Poi arrivò il 28 giugno 2017, quel giorno mi comunicarono che avevo un tumore al seno da operare subito.

Una settimana prima avevo incontrato Luca, il missionario che si occupa dei “giardini” in Toscana, dove vivo.  Mi invitava a partire i primi di luglio per Malga Zures, un luogo sul lago di Garda dove ogni settimana si recano 48 rappresentanti dei “giardini” di due diverse regioni italiane per stare con Dio, condividere e approfondire i contenuti con Padre Angelo. Sentii che dovevo andare, questione di vita o di morte, quindi partii, nonostante tutto. L’esperienza fu fortissima.  Padre Angelo e gli dissi: «Ho paura». Lui rispose: «Se hai paura non stai con Dio». Compresi che sino ad allora non avevo capito nulla, che la vita è come è, non “come io voglio” o “gli altri dicono”. Compresi che, senza rendermene conto, avevo sempre rinunciato a me. Acquistai il senso dell’orientamento che non avevo mai avuto e cominciò una lotta costante le mie “identificazioni negative”. Mi mossi e iniziai a testimoniare ciò che stavo vivendo alle altre persone. Creai un  “giardino“ con  persone molto diverse fra loro, da tutti imparavo a far fuori un pezzetto di “io”. Contemporaneamente subii una mastectomia e vari cicli di chemioterapie e radioterapie, senza problemi e con tanta energia. Se mi fossi fermata a questo però sarei morta.

Oggi sono guarita, ma la vera terapia è stata quella dell’anima con questi contenuti, la missione e la testimonianza. In tutto questo ho sperimentato la resurrezione della carne qui e ora. Continuo  con il “Giardino”. Ogni settimana leggiamo “Uscire da ogni inganno” e ci aiutiamo a  uscire dai condizionamenti che sono in noi, ma non ci appartengono. Continuo a testimoniare questa cultura di vita e questa solidarietà agli altri. VIVO, amo me, libero la mia famiglia e comincio ad amare il prossimo. Sperimento la GIOIA che non è data dalle “felicità” del passato (laurea, lavoro fisso, matrimonio…). Ringrazio Dio di aver potuto salvare un bambino che, col suo amore, ha salvato me! Invito anche voi a fare questa esperienza. Servono 15.000 adozioni per raggiungere altrettante famiglie già impegnate, ma bisognose di aiuto in Africa, India e Sud America. Insieme possiamo vivere meravigliose relazioni d’amore che cambiano ognuno di noi e già stanno cambiando il mondo!

Valeria Masella

Dal sito IlCaffe.TV 

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