Quale cultura c’è per gioire in modo autentico?
Oggi le persone sono molto colpite nello spirito, nell’anima, nel sesso, nei nervi, nel corpo e nella mente. Tutto questo è il frutto di una cultura che, da secoli, fa fuori Dio, la persona, le relazioni.
I segni di questa sofferenza sono moltissimi, c’erano prima della pandemia e ci sono ancora, più forti che mai. La depressione è la prima causa d’invalidità permanente. Il cancro colpisce ormai quasi una persona su due. Le relazioni interpersonali, sono sempre più difficili e segnate dalla violenza, tanto che la famiglia, come unione stabile di un uomo con una donna, sta scomparendo e ha ormai lasciato il posto ad altre forme di convivenza. Queste trasformazioni, però, non hanno risolto i problemi delle persone e delle relazioni.
Il Censis dice che siamo divenuti come “poltiglia”: “fluidi”, rancorosi e pieni di paure.
Perché siamo arrivati a questo punto? Come risolvere? Nessuno lo sa.
Intanto la confusione e la sofferenza aumentano, prima di tutto tra i giovani e i bambini, che in Italia ormai nascono sempre meno. In questa situazione offriamo un contributo provvidenziale: la nuova e completa antropologia sviluppata, per grazia di Dio, da Padre Angelo Benolli, sacerdote, missionario, scienziato e antropologo, in 54 anni d’incontri quotidiani, per molte ore, con persone di ogni cultura e religione.
Oggi, grazie a questa nuova antropologia, contenuta nei 10 libri, documenti e video di Padre Angelo, possiamo vedere e risolvere gli inganni secolari e ritrovare Dio, la nostra persona, la nostra sessualità per ben amare e ben lavorare, fino ad essere sussistenti e solidali.
Su questa base Padre Angelo ha fondato “Italia Solidale – Mondo Solidale del Volontariato per lo Sviluppo di Vita e Missione” che oggi sostiene la vita di più di 2 milioni di persone in Italia e in 140 missioni dell’Africa, dell’India e del Sud America.
Antonella Casini
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Le relazioni d’Amore e lo sviluppo o il non-sviluppo sessuale
Tratteremo un problema centrale per ogni persona, coppia, famiglia, società, cultura e storia. È un problema universale, antico come Adamo ed Eva.
Quel “si accorsero d’essere nudi” per cui “entrarono nella morte” (in quanto avevano interrotto la relazione d’Amore con Dio) la dice lunga sulla storia di ogni persona in ogni tempo.
Abbiamo osservato che il bambino si relaziona unicamente nella libertà e nella pienezza d’Amore.
Il piccolo non si relaziona o lo fa malamente, quando avverte il non rispetto della sua persona o la difficoltà, la carenza d’amore.
L’amore avviene solo nel rapporto tra due persone sviluppate nell’amore. Se soltanto una persona è sviluppata nelle forze dell’amore, può aiutare l’altra a maturare. Ma fino a quando non ci sarà la completezza della maturità d’amore non vi sarà mai una completa effusione d’amore. Quanti uomini, quante donne vogliono, cercano l’effusione completa d’amore; ma quante persone la raggiungono?
L’amore non dipende dalla volontà o dalla meccanica corporale, ma dal modo d’essere, dalla maturità d’amore del maschio e della femmina. L’Amore presuppone libertà, pieno sviluppo, forza, totale incontro e rispetto della vita e della diversità di vita interpersonale. La relazione avviene solo nell’amore. Quando l’amore è disturbato, ogni relazione, in proporzione, è disturbata.
La libido (cioè la forza potenziale e generatrice dell’amore) non sta fondamentalmente nel sistema nervoso conscio, ma nel sistema nervoso neurovegetativo (inconscio). Prendo un esempio di sviluppo vegetale per far capire lo sviluppo individuale e relazionale del sesso nell’amore: la piccola mela, che non è il ramo e che germoglia a primavera, se non è in relazione con la linfa che viene dal ramo, nel tempo e nel modo giusti, se cioè non è in relazione valida con la linfa giusta (sia a primavera, sia in estate, sia in autunno) non può giungere ad avere i semi maturi.
I semi maturi, attraverso cui essa può poi riprodursi, richiedono una relazione adeguata in un tempo adeguato. Così il sesso, che non è l’amore, per svilupparsi e svilupparsi nell’amore, richiede continue relazioni d’amore qualificate, secondo i vari tempi di sviluppo, fin dal concepimento, fin dalla vita intrauterina e poi continuamente nella nascita, nella fanciullezza, nell’adolescenza e così via. Come la meletta, sia il maschio che la femmina non possono maturare se non dopo aver ricevuto la “linfa” dell’amore nel modo e nei tempi giusti.
Il sesso nasce dall’amore, matura nell’amore, s’incontra ed è fecondo solo nell’amore. Il sesso è sempre relazione. Ogni volta che il nutrimento della relazione è guasto o viene interrotto, il sesso ne risente.
Tutte le difficoltà sessuali provengono da difficoltà relazionali.
Si può capire cosa succede sull’energia sessuale tradita, ingannata o traumatizzata dal non amore, tenendo presente il fatto che le cellule nervose registrano tutto, ma fondamentalmente non cambiano. L’ “Amore” non consiste tanto nell’atto d’amore, quanto nel rispetto della giusta qualità e quantità di relazione. In seguito vedremo che ogni carenza di relazione, fin dalla fase di sviluppo intrauterina, provoca subito una diretta frustrazione della sessualità. Tutto il disordine nello sviluppo della vita ha come base il disordine della relazione d’amore.
Ogni tipo di mancanza di relazione d’amore ha una ripercussione negativa sulle energie sessuali.
Quando ed in proporzione che le energie sessuali sono disturbate dalla falsità del non amore, tutta la libido, tutta l’aggressività, tutta la mente, tutto il corpo, tutte le relazioni personali ed oggettuali ne risentono.
La prima forza d’identità personale è la forza sessuale, ma essa si mantiene, cresce e si relaziona, solo nella forza dell’amore, che non è affetto.
La forza dell’Amore è presente solo nell’energia del pieno, libero, ordinato, completo sviluppo della forza spirituale di identità.
La forza d’identità è forza dello spirito ed esiste solo nell’esperienza di tutta la vita, di tutta la verità di vita che nasce dall’esperienza del vivere secondo l’ordine creato da Dio. “Dio è amore e chi sta nell’amore rimane in Dio e Dio in lui”. La relazione con Dio è la forza d’identità. L’Amore produce la pienezza della forza sessuale: “Maschio e femmina li creò”.
La pienezza della forza sessuale si ha, però, solo quando si permane continuamente nella forza della libertà e della verità dell’Amore.
Non vi è amore nella debolezza.
Non si può arrivare all’amore con le rimozioni relazionali, con le masturbazioni, con l’omosessualità, con l’incesto, con la prostituzione.
Il “toro” non è un “bue”, e la “femmina” non è una “giovenca”. Il sesso non è l’amore. Il sesso arriva all’amore solo nel rispetto delle forze dell’amore. Rispetto che si realizza solo nelle relazioni d’amore naturali, adeguate nella qualità, nel modo e nel tempo.
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)