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Quel pianto che da oltre 4 secoli ci richiama – di Antonella Casini – Padre Angelo Benolli – Maria Grazia Gelmi

Quel pianto che da oltre 4 secoli ci richiama

LA MADONNA DEL PIANTO E LA VERA RADICE DI OGNI VIOLENZA: GLI INGANNI MAI VISTI E RISOLTI

 Link del servizio sulla Madonna del Pianto andato in onda su TV2000 

Domenica  31 gennaio è la festa di Santa Maria del Pianto. I Volontari di “Italia Solidale – Mondo Solidale del Volontariato per lo Sviluppo di vita e Missione”, insieme a padre Angelo Benolli Oblato di Maria Vergine, presidente e fondatore del movimento, la celebreranno a Roma, nel santuario di S. Maria del Pianto, oggi sede dell’associazione. Si uniranno “a distanza” i 2 milioni mezzo di persone di Italia, Africa, India e Sud America, che partecipano a “Italia Solidale – Mondo Solidale”. La storia della Madonna del Pianto inizia il 10 gennaio 1546,  presso il palazzo dei Cenci, famiglia corrotta e potente del tempo. Per strada, sotto un piccolo arco sormontato dall’immagine di una Madonna con bambino, due giovani litigavano. Uno, con un coltello, stava per uccidere l’altro che lo supplicava di non farlo. Il giovane armato lasciò cadere il coltello e fece per abbracciare il compagno,  ma questo afferrò l’arma e lo uccise. Di fronte all’inganno e alla violenza, l’immagine della Madonna iniziò a lacrimare. Il pianto durò per molti giorni, vi assisterono migliaia di persone, tanto che il miracolo fu subito riconosciuto e si costruì l’attuale santuario dov’è custodita l’immagine. Dio è sempre presente, ma le persone, pur volendo, non riescono quasi mai a incontrarlo. Oggi le chiese sono vuote, le persone soffrono più che mai nella fede, nell’anima, nel sesso, nei nervi, nel corpo e nella mente. Il mondo è più violento e corrotto che al tempo dei Cenci. Anche la chiesa di S. Maria del Pianto era vuota e dimenticata quando, nel 1993, padre Angelo vi entrò con il consenso della sua congregazione dei padri Oblati di Maria Vergine, che ne aveva la custodia. Nel santuario, di cui è anche rettore, p. Angelo ha continuato a svolgere il suo servizio di sacerdote, missionario, antropologo e scienziato, incontrando ogni giorno, per almeno 8 ore, persone di ogni cultura e religione. Grazie a  p. Angelo e alla continua espansione del movimento missionario da lui fondato in Italia e nel Sud del mondo, il santuario ha ripreso vita. Oggi è conosciuto in tutto il mondo e ogni settimana, prima della pandemia, veniva frequentato da centinaia di persone provenienti da Roma, dall’Italia, dall’Africa, dall’India e dal Sud America. Nella pandemia, le celebrazioni e gli approfondimenti continuano ad essere seguiti via internet da tutto il mondo

La presenza di p. Angelo in questo santuario non è casuale. La sua esperienza infatti è profondamente collegata al pianto della Madonna. Maria, infatti, non piange solo per gl’inganni e le violenze, ma specialmente perché nessuno ne ha mai visto e risolto le cause. Questa ignoranza non è colpa di nessuno. Abbiamo una cultura che da secoli esclude Dio e mette al centro l’uomo e la sua mente razionale. Non a caso, solo ai primi del ’900 si è scoperto che il 90% delle nostre energie sono nell’inconscio e determinano, con il loro modo d’essere, la mente cosciente. Ma la scienza non dice molto di più. Incontrando quotidianamente moltissime persone per 54 anni, p. Angelo si è trovato a contatto con l’immensa sofferenza degli uomini che, senza colpa, sono pieni d’inganni e violenze e ha voluto trovare una soluzione. Per questo non si è adattato alla scienza senza Dio e senz’anima ed alla fede che non entra nei traumi dell’inconscio, ma, a costo di stare per anni da solo con Dio, nella carità, ha sviluppato il “Carisma di Sviluppo di vita e Missione”: una nuova e completa antropologia con cui cambia l’inconscio di Freud con l’Io potenziale e fa altre grandissime scoperte. Su questa base, racchiusa nei suoi libri, video e documenti tradotti in 35 lingue, ha anche creato le comunità di 5 famiglie e i “gemellaggi mondiali” tra famiglie italiane e famiglie povere del Sud del mondo. Grazie al Carisma, alle comunità e ai gemellaggi mondiali le persone entrano nel loro inconscio, vedono e risolvono con Dio i condizionamenti negativi, sperimentano finalmente scambi intensi e veri di vita in una comunione mondiale. Così si esce da ogni inganno e violenza e finalmente la Madonna sorride.

Antonella Casini
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Il dramma comune del permanere nella falsità
 
 
 

Miliardi di persone nei secoli hanno sempre cercato la vita, ma l’anima della persona è sempre stata disturbata dal non amore, dai condizionamenti e l’autentica fede in Dio è sempre stata ridotta e falsificata. Abbiamo una scienza senz’anima e senza Dio e una fede falsa, che non entra nella vita. Di conseguenza anche lo sviluppo della sessualità nell’amore è stato sempre “imbrogliato”, deviato, impedito, mortificato. Non si è riusciti a vedere che la forza di Dio, dell’anima e del sesso sostengono o ammalano i nervi e il corpo; si è sempre creduto, invece, che la mente possa risolvere i predetti problemi e non dipenda dai condizionamenti delle predette forze di base che sono inconsce. La Madonna del Pianto piange per tutti questi inganni. Perché ogni inganno produce violenza alla fede, all’anima, al sesso, ai nervi, al corpo e alla mente. Questa grande confusione, impedimento della libertà e della vita, questa cecità e sofferenza da sempre causa la mancanza di rispetto e scambio di rispetto che è amore, sulle forze di Dio, dell’anima, del sesso, dei nervi, del corpo e della mente. Ogni persona è una meraviglia, la fisica conferma che Dio per creare la persona ha impiegato 14 miliardi di anni. Ma noi non ci valutiamo, non ci vediamo, non siamo con noi; nonostante ciò, siamo l’essere più grande che esiste al mondo. Purtroppo, non trovando persone mature che ci sostengano, specialmente da bambini, ci chiudiamo in noi stessi o ci adattiamo a ciò che altri hanno prestabilito per noi. Quasi mai si ha la forza e la coscienza della propria dignità che permane solo nell’esperienza del rispetto e scambio di rispetto che è l’amore. Per questo molte persone, si perdono in sé stesse, nella propria famiglia, nel proprio lavoro, nella società, nella mente, nella cultura corrente. In questa grande ed inconscia riduzione, le persone diventano false, vanno su falsi “saperi”, falsi poteri, false leggi, false spiritualità. Nei secoli c’è sempre stata questa falsità. Gli uomini, creati in 14 miliardi di anni per essere nella forza, nella pace, per “far fuori i diavoli”, sono pieni di debolezza, di malattie; hanno via, via codificato la vita con insegnamenti falsi.

Tutti sono sotto una cappa di schiavitù, violenza, mai capaci di rispettare Dio, la persona, la famiglia, il lavoro e impediscono sempre la libertà, la creatività, la pace l’amore. Ho scritto i miei libri perché ognuno venga fuori da questi orribili “delitti”. Nessuno ha mai potuto o saputo smascherare tanta violenza e tanto male. Ecco perché oggi ci sono tanti depressi, tanti bambini che muoiono di fame ogni giorno. Solo quando entri negli inganni inconsci e hai l’esperienza completa di te e di Dio, fuori dal diavolo, come la Madonna, sei pieno di grazia, hai l’anima in Dio, come la Madonna, hai il sesso nell’amore, nervi e corpo sani. Solo allora sarai fuori da ogni  inquinamento interno ed esterno e dalle tragedie umane. Che uomini siamo se non abbiamo la luce e la forza di opporci fino a riparare realmente a tanto male? Cosa è necessario essere e fare per arrivare a questa libertà nell’amore universale? Nei miei libri ho mostrato come e perché l’uomo si sia sempre adattato ad ogni sorta di falsità con la conseguente violenza nei confronti di sé stesso, di Dio e degli altri, e come non sia mai riuscito ad opporsi a tanta falsità e riduzione della vita. Voglio aiutare le persone di buona volontà a venire fuori nella completezza con Dio e con sé, nella comunità e con i gemellaggi mondiali. Voglio dare uno scossone ad ogni persona perché più nessuno entri nelle falsità, rinunci alle proprie forze e non sappia coagularsi con altre forze positive per vincere sempre ogni menzogna e mancanza d’amore nella vita. (dal libro “La vita non si inganna”)

Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale) 

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Non avere paura di toccarsi dentro

Quella telefonata mi costava molto. Avevo un forte blocco che mi impediva di contattarla

Caro padre Angelo, sia benedetto il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo per averci donato te, con la luce di questo Carisma. Dai tuoi insegnamenti e approfondimenti, noi abbiamo la possibilità di partecipare alla vita e all’Amore vero, mettendoli a frutto per riappropriarci della nostra vera identità. Sono Maria Grazia di Recco, Genova Solidale. Attraverso gli incontri che faccio con le persone degne del mio territorio da circa un anno, in comunione con Silvia, la volontaria di “Italia Solidale” che segue il territorio, e con le famiglie degne dell’Uganda, ho capito e sentito quanto il Carisma sia così fortemente collegato all’innamoramento di ogni persona con Dio. Attraverso il Carisma, troviamo la forza di tirare fuori da noi stessi le nostre energie personali e di sbloccare la potenza di Dio che è in noi: questo è l’Amore, con la A maiuscola. Questo è Dio con noi. Non dobbiamo avere paura di toccarci dentro, dobbiamo essere missionari senza paura per poter arrivare a poter essere liberi dai diavoli del mondo che si sono attaccati alle nostre cellule nervose. Personalmente sto vivendo alcune bellissime esperienze di comunità piene di Spirito che sento in me tramite una forza interiore che mi spinge ad agire nella carità con Amore. Scrivo Amore con la A maiuscola perché percepisco che questo non è l’amore degli uomini, ma l’Amore di Dio. Sento Dio con me. 

Una mattina, subito dopo un incontro di comunità, ho deciso di chiamare una persona per proporle di partecipare a una comunità. Quella telefonata mi costava molto. Avevo un forte blocco che mi impediva di contattarla. Ma l’amore per questa persona, che sapevo malata di cancro, è stato più forte dei miei diavoli. Lei è una ex collega del mio ex marito. Frequentano amicizie in comune e il pensiero del giudizio del mio ex marito, che è molto critico e diffidente per ciò che riguarda le associazioni e la carità, e di altre persone di quella cerchia di loro amici, mi bloccava. Con la forza dello Spirito che sentivo forte in me, quella mattina ho chiamato quella persona, non senza esitare qualche secondo prima di far partire la telefonata. Ho pigiato il tasto e ho scacciato i diavoli del giudizio. Le ho parlato, le ho proposto di partecipare a una comunità e a un gemellaggio con l’Uganda. Le ho detto che lo avrebbe fatto per lei stessa, per la sua vita e le ho aperto il mio cuore, dandole anche le mie esperienze di vita e libertà vissute grazie al Carisma. Nonostante i vari blocchi che mi ha messo di fronte, alla fine ha accettato e il prossimo giovedì lei parteciperà all’incontro. Mi auguro che questa breve testimonianza possa aiutare le persone ad andare avanti, a non rinunciare, a non essere passivi, ma attivi, ATTIVI SEMPRE, soprattutto quando sentono che c’è un blocco che impedisce di muoversi verso gli altri. È lì che bisogna insistere, perché è lì che facciamo fuori tutte le nostre identificazioni negative, è lì che ci ritroviamo creature nuove con Dio, nella pace, libertà e nell’Amore vero. Il Carisma non va capito, va sentito dentro il cuore di ciascuno di noi attraverso l’Amore per i poveri e la carità. Bisogna essere umili e pieni di amore e di carità. Grazie Padre Angelo, per tutto quello che hai fatto, che fai e che farai, perché la tua vita è un trionfo dell’Amore di Dio per gli uomini. Che Dio ci benedica, che Dio ti benedica.

Maria Grazia Gelmi, Recco, Genova Solidale

 Dal sito IlCaffe.TV  

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