Siamo vulcani per natura, non lasciamoci spegnere
Molti ragazzi stanno male perché non vogliono adattarsi alle falsità e incompletezze
Un ragazzo mi ha detto una volta che mi vede come un vulcano di gioia e che vuole diventare anche lui un vulcano. Per natura siamo tutti vulcani. Però i giovani stanno proprio male. Ecco, tempo fa ho avuto un colloquio con un ragazzo di 21 anni e ha letto tutti i miei libri in un mese. Dice che ha trovato se stesso e che farebbe qualsiasi cosa adesso e mi chiedeva perché non c’è questa cultura di vita in giro. Lui è partito dal suo Io Potenziale, che ha trovato con questi libri. Ciò gli ha dato tanta gioia.
Io ho capito che però aveva ancora tanti grossi problemi col padre ed anche con la madre. Allora cercavo di dirgli che, ora che aveva letto i libri, doveva far fronte a tutto quello che aveva registrato sulle proprie cellule nervose dell’Io Reale e gli dicevo: «Devi, in Cristo, capire tuo padre, parlare con lui, senza essere dipendente da lui, per far fronte a tutti i problemi che tu hai con tuo padre». E mi ha detto: «Piuttosto che parlare con mio padre, mi butto giù dal settimo piano!».
Pochi giorni dopo, un padre, che non è credente, mi ha detto che suo figlio piuttosto che parlar con lui si butterebbe giù dal quinto piano. Questo è il frutto delle falsità, della cultura corrente, non affrontata, e che i giovani subiscono. Allora bisogna molto impegnarsi per i giovani. Comprendere i giovani i quali, piuttosto che stare con certe famiglie, preferiscono buttarsi giù dal settimo o dal quinto piano per non integrarsi nelle falsità e incompletezze non risolte. Il male dei mali dei giovani, però, è che gli adulti e gli anziani stanno male e non lo sanno. Troppe donne e troppi uomini stanno male, perciò troppi figli stanno male. Ecco perché grazie a questi libri, alla nostra scuola e a tutta l’opera dei nostri volontari nel mondo e in ogni provincia italiana, stiamo piano piano formando persone per risolvere questi problemi. Condividendo esperienze di soluzione provenienti da tutti i continenti.
Guardate la coerenza antropologica del Vangelo: “Sono venuto a portare la spada… affinchè il fuoco si accenda”. Abbiamo bisogno di essere veri, vivi non vulcani spenti. Dio e la persona, la persona e Dio, fuori dalle famiglie e fuori da tutto. Proprio per formare famiglie sane e per amare davvero il padre e la madre. Se non abbiamo questa cultura, cerchiamola, sperimentiamola.
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)