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Stop alla guerra – di Antonella Casini e Majolie Evelyne Kolega

Stop alla guerra

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Tante guerre insanguinano il pianeta. Ucraina, Venezuela, Centrafrica, Israele, Siria, Turchia e oltre: ogni continente ha le sue “polveriere”. Negli ultimi due anni i conflitti hanno ucciso 200.000 persone (in maggioranza bambini). Solo nel 2019, 70 milioni di persone (la metà minorenni) sono fuggite dal loro Paese per salvarsi dai combattimenti. Le “potenze” della terra sono “impotenti” a risolvere perché accecate dai loro interessi “particolari” che spesso sono la causa degli scontri armati. Anche gli aiuti umanitari diminuiscono. Tutti sono convinti di fare il “bene”, ma la violenza è inarrestabile. Che fare? 

Papa Francesco ha detto: “La guerra incomincia nel cuore dell’uomo, incomincia a casa, nelle famiglie, fra amici e poi va oltre, a tutto il mondo. La guerra incomincia qui e finisce là.” Oggi, il primo “aiuto umanitario” di cui c’è bisogno è una cultura che recuperi ogni persona a partire dal suo “cuore”, dalle sue relazioni, dalla sua creatività nel lavoro. Solo così si eliminerà la guerra dalle radici e si costruirà la Civiltà di Pace. 

Questa esperienza di Pace oggi c’è: è quella che stanno vivendo più di 2 milioni di persone del “Mondo Solidale-Italia Solidale” in Italia, in Africa, in India e in Sud America. Molte di esse vivono in zone di guerra. Con i 10 libri e documenti di Padre Angelo Benolli, con l’esperienza di “giardini” che salvano i bambini, tutti entrano nella propria storia, vedono i loro condizionamenti negativi inconsci. 

Padre Angelo ha scoperto che questi vengono dal non amore, si registrano sulle cellule nervose che non cambiano e quindi, inconsapevolmente, vengono ripetuti nel presente. Grazie a questa nuova e completa antropologia, caratterizzata da molte, grandi scoperte, ognuno vede che è l’Amore di Dio che ci risana, ma solo se collaboriamo con Lui prendendo la nostra croce con la Sua e amando gli altri. Ogni famiglia coinvolta, sia in Italia che nel Sud del mondo, ama salvando un bimbo di un altro continente con il nuovo modo di fare adozione a distanza elaborato da Padre Angelo. Tutte queste famiglie di vari continenti mantengono scambi intensi e veri di vita tra loro. Nascono così  “gemellaggi” d’amore mondiali che instaurano la vera Pace nelle persone, nelle famiglie, nelle comunità e nel mondo intero.

Antonella Casini

 

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COME TROVARE LA PACE? L’ESEMPIO DEL KENYA SOLIDALE 

Sappiamo della meraviglia del popolo keniota, ma anche delle terribili sofferenze che vive: secondo il rapporto dell’ONU, solo nel 2014 sono morti nel paese più di 108mila bambini sotto i 5 anni. Pensiamo anche al terribile massacro dei giovani cristiani a Garissa e a tanti altri tristi avvenimenti. In tutto questo le 4.500 famiglie keniote che partecipano alla missione con “Mondo Solidale – Italia Solidale” vivono un’esperienza diversa. Non solo cristiani, ma anche musulmani, animisti, gruppi appartenenti a varie etnie, a volte nemiche tra loro, stanno superando condizionamenti e inganni secolari, ritrovano la propria dignità, la propria spiritualità per poter ben amare e ben lavorare, fino ad essere sussistenti e solidali con gli altri. 

È l’unico modo per prevenire guerre, scontri e attentati. Così, partendo dal recupero di ogni persona, famiglia, comunità si arriva ad una pace autentica. Per questo il Cardinale ed i vescovi del Kenya, approfittando di una loro visita al Papa, hanno sentito il bisogno di approfondire la conoscenza di questa nuova e completa antropologia racchiusa nei miei 10 libri che invito anche voi a leggere. Avviciniamoci a queste realtà e godiamone, come hanno fatto il Cardinale e i vescovi della Conferenza Episcopale del Kenya. Con questa nuova cultura, sostenuta e apprezzata anche da numerosi Vescovi in tutto il mondo, moltissime persone sono uscite dagli inganni personali, relazionali e culturali. Con questa base si sono formati i volontari laici che oggi seguono ciascuno 600 famiglie in Italia e 600 nel Sud del mondo. Così le persone recuperano il loro carattere, la loro dignità e la solidarietà si moltiplica superando ogni guerra e l’economia malata della globalizzazione.  

Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale) 

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Volevo morire: adesso salvo i bambini

Sono nata a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, un Paese dilaniato da una sanguinosa guerra che ha provocato migliaia di morti ed un milione di rifugiati (su 5 milioni di abitanti). L’ONU dice che da noi si sta consumando un nuovo ed orribile genocidio. Sembrano questioni locali, ma dietro alle forze ribelli Seleka e Anti Baraka ci sono le grandi potenze internazionali, che sfruttano le nostre secolari divisioni tribali per accaparrarsi i nostri giacimenti di oro, diamanti, petrolio ed uranio. Sono nata in una famiglia come tante altre, dilaniata oltre che dalla guerra, da contrasti  profondi.  

Mia madre era la terza moglie di mio padre e tutti noi subivamo molte angherie. All’età di 5 anni ero già orfana di entrambi i genitori. Mi ammalai di poliomielite e persi una gamba. Fui abbandonata da tutti. Per nutrirmi, mi trascinavo sulle braccia e rovistavo nella spazzatura. A un certo punto sono stata accolta in una “casa famiglia” seguita da una comunità carismatica. Ora avevo da mangiare e un riparo, ma non avevo relazioni e rimanevo chiusa in me stessa. Volevo morire. Un giorno ricevetti una “adozione a distanza” con Italia Solidale. Pensavo fosse un aiuto come tanti. Il donatore italiano mi mandò una lettera esprimendomi tutto il suo amore, mi scrisse: “Non preoccuparti piccola mia, ora hai un papà”. Per la prima volta sentivo una relazione e questa fu la prima salvezza. Crescendo ricevetti i libri di Padre Angelo. Leggendoli scoprii che ero stata creata da Dio con energie meravigliose, uniche ed irripetibili, ma che, il non amore dei miei genitori e del mio ambiente, portatori incoscienti di condizionamenti secolari, non le aveva fatte sviluppare. Capii che erano state queste ferite a provocare la debolezza della mia persona, della mia sessualità, dei miei nervi e quindi la malattia del mio corpo. Iniziai a coinvolgermi sempre più nella “missione solidale”. Ero sostenuta dalla comunità. Volevo vivere, testimoniavo a tutti e scambiavo con tutti. Restituire ad altri sofferenti l’amore che avevo ricevuto mi faceva guarire sempre più dai miei condizionamenti profondi. Quando avevo 22 anni, mi hanno portato una bimba di 3 mesi moribonda di cui nessuno si voleva occupare. L’ho accolta subito come una figlia.

Con l’aiuto del donatore, ho sviluppato un’attività produttiva vendendo legna e ho potuto scambiare i miei prodotti con quelli delle altre famiglie. Mia figlia ora ha 13 anni ed è anche lei missionaria verso tanti bambini. Un giorno mi ha portato a casa una bimba morente e abbandonata implorandomi di tenerla con noi. Siamo povere ma ho subito accettato. Tante altre famiglie, con l’aiuto dei libri e delle testimonianze, hanno imparato ad amare. Tutto questo ci faceva uscire dalle violenze secolari. Stavamo ricevendo così tanto amore da Dio, da Padre Angelo, dalle famiglie italiane! Sentivamo che dovevamo dare anche ad altri la stessa possibilità. Per questo quando nel 2016, Padre Angelo ci ha chiesto una mano per salvare i bambini poveri di un altro continente trovando nuovi donatori qui a Bangui, non ci abbiamo pensato due volte e li abbiamo trovati tutti! Nonostante ci fosse la guerra e anche i donatori erano poveri. Anche le famiglie dall’altro continente hanno fatto lo stesso con noi.

Questo “gemellaggio” con famiglie di tutto il mondo sta generando un vero processo di pace qui tra di noi. Nonostante i conflitti, oggi siamo più di 400 famiglie, tutte “missionarie” perché abbiamo sperimentato che questa cultura e solidarietà completa è l’unico modo per fermare la guerra dentro e fuori di noi. Ora sono qui in Italia fino a dicembre, accompagno i volontari di “Italia Solidale” in tutte le regioni, per sostenere la loro missione con la mia testimonianza. Così continuo a restituire l’amore immenso che ho ricevuto!

Majolie Evelyne Kolega (volontaria di Bangui Solidale Centrafrica – Italia Solidale)

Dal sito Il Caffe.TV

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