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Testimonianza di Beatrice Marchesi, Pavia Solidale-Lombardia Solidale

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Carissimo Padre Angelo, rendo lode a Dio per questo giorno di festa in cui celebriamo la tua Vita, preziosissimo dono di salvezza per il mondo. Ringrazio Dio Padre con tutto il cuore per avermi fatto conoscere te e la Verità della missione che stiamo portando avanti e che sta cambiando la vita di due milioni e mezzo di persone, compresa la mia. Mi trovo qui a scriverti questa testimonianza, desiderosa di offrire a Dio, a te, a tutto Mondo Solidale, ai volontari interni e a tutti i degni italiani la mia esperienza. Ogni persona che ho incontrato in questa missione Eucaristica mondiale ha contribuito a ridonarmi un pezzettino di libertà, gioia e amore che nella vita precedente avevo perso. Sì, perché circa tre anni fa, quando ho incontrato per la prima volta la testimonianza di Silvia Neposteri, volontaria di “Italia Solidale”, una nuova vita ha iniziato a fiorire in me.

Per questo ringrazio e prego per ognuno, ma specialmente lodo Dio, che attraverso di te, Padre Angelo, con la grazia dello Spirito Santo in te, ha donato al mondo questa nuova cultura di vita, che tocca l’anima nel profondo e porta alla luce tutti gli inganni secolari che producono tanta sofferenza e morte nelle persone. Tre anni fa non sapevo cosa fare della mia vita. Ero chiamata a prendere delle decisioni importanti, ma la mia profonda insicurezza mi portava a sentirmi impotente. Intorno a me vedevo più morte che vita e, nelle poche relazioni che avevo, proiettavo l’immagine che le identificazioni negative che avevo mi facevano vedere di me, ovvero quella di una persona inadeguata, che valeva sempre meno degli altri. Per tutta la vita ho cercato soluzioni di comodo nelle persone, prima di tutto in mio padre, che era la figura più forte in famiglia, e in mia nonna, che ogni giorno si prendeva cura di me perché i miei genitori lavoravano dalla mattina alla sera. Più tardi ho vissuto lo stesso meccanismo anche con i miei fidanzati. Mi adattavo al modo di agire degli altri, senza controbattere e privandomi della possibilità di sperimentare il mio potenziale e le mie energie.

Fin da bambina, di fronte alle mie personali esperienze, mi confrontavo con mia madre, che, nella sua debolezza ed insicurezza, non per colpa sua, non poteva credere in me e, anzi, mi riportava da mio padre, il quale, a suo modo, avrebbe risolto ogni cosa e provveduto ad ogni mia necessità per il mio bene, così come faceva con lei. Un giorno, in un incontro con Silvia, mi sentii libera di confidarmi in una relazione nuova, senza giudizio. Mi parlò del valore della creazione di Dio in me e io, come un fiume, diedi sfogo a tutte le mie angosce e sofferenze, che a quel tempo non avevo chiaro da dove provenissero. Fu la mia prima grande liberazione e, senza saperlo, attraverso la grazia di Dio, avevo già trovato una strada di guarigione.

Da lì, infatti, ebbe inizio il mio cammino di redenzione. Sono molto grata a Silvia perché in questi anni non ha mai smesso di credere in me, nel potenziale di Dio in me e nella mia umile partecipazione e fedeltà alla volontà di Dio. Sono legata con il cuore alla città di Roma perché lì ha avuto inizio la mia rinascita, da quando, seppur non capendo molto dei contenuti che tu proponevi, nel 2019 partecipavo alla “Scuola non direttiva per Promotori di Sviluppo di Vita e Missione” in presenza, su invito di Silvia. Ti ho visto lì per la prima volta, Padre Angelo, e non volevo mancare a nessun appuntamento perché sentivo fuoriuscire da te uno Spirito di Verità e di Vita così forte che mi incantava, in un clima d’Amore che mai avevo sperimentato prima.

Da allora sono sempre rimasta. Con il costante supporto di Silvia, pieno di Amore e Carità, e facendo esperienza di relazioni vere con le persone degne, con i volontari interni e con i poveri del Sud del mondo, ho potuto identificare e toccare molte ferite inconsce di non amore, che da sola non avrei mai potuto vedere e che opponevano una fortissima resistenza al mio desiderio di libertà. È stato fondamentale per me esprimermi sempre con una Verità, in ogni incontro, anche se ritenevo di non avere nulla di valido da dire, ma avevo bisogno di liberarmi del giudizio diabolico su di me e di recuperare la mia dignità, quell’“Io Potenziale” rimasto assopito per troppo tempo. Nei primi anni ho cercato di muovermi per salvare i bambini del Sud del Mondo e ho partecipato a incontri via Skype o WhatsApp tra famiglie italiane e famiglie del sud del mondo collegate tra loro con l’adozione a distanza, anche se non comprendevo a pieno la grandezza di questi “gemellaggi eucaristici mondiali”. Come dici sempre tu, Padre Angelo, la missione è vana, se la persona non è con Dio e non crede nel Sigillo che Dio ha posto in ognuno di noi.

Proponevo adozioni a distanza alle persone intorno a me, ma collezionavo un “no” dietro l’altro, che all’inizio i miei diabolici condizionamenti negativi mi facevano percepire come una sconfitta, ma che più avanti ho iniziato a valutare come una grazia. Dio voleva la mia Croce e Resurrezione. I “no” mi hanno aiutata a cogliere che non potevo fare missione “a modo mio”, non potevo far prevalere il mio “io” su Dio. C’era, infatti, un piano più alto per me, di apertura alle altezze della creazione di Dio in me, che mi avrebbe portato alla libertà che cercavo e che, come tu un giorno mi dicesti: “Non è fare ciò che vuoi, ma fare la volontà del Padre”.

Ci è voluto un po’, ma solo un anno fa sono riuscita ad aprire completamente il mio cuore a Dio e a fare esperienza del Suo Amore salvifico. Credevo di conoscere Dio da sempre in una fede che si era perpetuata nella mia famiglia, di generazione in generazione, ma in cui percepivo una personale falsità. Avevo sempre vissuto Dio come un’entità lontana, buona e grande, che mi avevano insegnato a pregare e lodare, ma che di contro, molto spesso, mi vergognavo di testimoniare per paura di essere giudicata dagli altri.

C’è stato un momento particolare in cui posso dire di avere finalmente conosciuto il Padre. Un anno fa sono venuta in visita ai luoghi della tua infanzia, a Nago, e presso il Santuario di Montecastello, attorniata dalla forza della natura di quel luogo, mi sono sentita illuminata: pregavo, commossa, di risolvere la confusione che sentivo dentro, mi sentii stretta come in un abbraccio e una voce dentro di me si faceva largo e mi diceva: “Con me puoi fare tutto!”. Tu hai scritto: “Solo la forza dell’amore di Dio, ricercato e valutato come merita, può salvare l’uomo oggi” ed ora posso confermare che è davvero così! Da quando è iniziata la missione nei territori italiani sono stata chiamata a partecipare con sempre più intensità. Lo scorso marzo ho ricevuto il grande dono di entrare a far parte di una comunità eucaristica e missionaria nei territori seguiti da Silvia e di essere missionaria nella zona di Pavia, in cui vivo. Ringrazio Dio dal profondo del cuore perché sono circondata da veri testimoni del “Carisma di sviluppo di vita e missione”, impegnati, senza se e senza ma, a servire la Sua volontà per riscoprirsi rinnovati nell’Amore che sana e risolve la moltitudine dei mali.

Ringrazio Silvia, Davide e Mia, che ci aiutano a toccarci nel profondo, e che, con la loro esperienza e testimonianza, ci richiamano con forza a non perderci e a tornare sempre all’Amore del Padre. Ringrazio Robert e Caesar, missionari ugandesi, con cui siamo in comunione, perché sono sempre disponibili ai gemellaggi con le famiglie delle loro missioni e, tramite la loro traduzione, sono veicolo delle testimonianze dei poveri, ricchi di vita, che, in una sola Eucarestia con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, guariscono e sanano l’inconscio di chi si apre alla carità, oltre ogni confine geografico, linguistico e di cultura. Ogni mese ricevo da Robert le foto dei bambini africani delle comunità ugandesi da salvare con le adozioni a distanza e i gemellaggi mondiali. Quei sorrisi, quei volti pieni di amore sono per me un grande stimolo ad impegnarmi seriamente per trovare loro un donatore e per salvare costantemente la mia anima, fare fuori tutti i condizionamenti inconsci ed essere pienamente espressa, libera, gioiosa e viva.   

Muovermi per la Carità mi induce a tirarmi fuori da situazioni scomode, a prendere posizioni di forza con le persone che incontro, perché non posso permettere che qualcuno stia male e soffra nell’anima e nel corpo senza sapere che una strada di salvezza esiste. Ogni contatto con nuove persone da coinvolgere come donatori in questa carità completa, ha contribuito a sbloccare un piccolo tassello della mia profonda identità e femminilità. La Madonna è sempre stata luce per i miei movimenti e con la sua grazia le adozioni sono arrivate! La ringrazio dal profondo perché, nella preghiera e affidamento a Lei, riscopro modi creativi di arrivare alle persone e di riscaldare i loro cuori. In ogni adozione a distanza concretizzata rivedo il frutto di una croce personale che mi ha portato a fare fuori le mie chiusure, il mio egoismo e tutto il vecchio che tendevo inconsciamente a ripetere.

Le adozioni a distanza con i gemellaggi mondiali sono state delle vere e proprie benedizioni, una gioia profonda per la mia anima. Per un lungo periodo ho pensato fossero “numeri da portare”, abituata a lavorare in una realtà aziendale in cui la persona è valutata per i risultati che porta, ma erano ben di più perché le nuove persone da coinvolgere nei gemellaggi mondiali, arrivavano da sole nel momento in cui mi riscoprivo piena dell’Amore di Dio e facevo il passaggio di affidarmi totalmente a Lui. Grazie, Padre Angelo, perché non posso più smettere di essere missionaria. Mi sono sempre chiusa in casa e, con la missione, ho la gioia di aprirmi al mondo e di guarire dal mio isolamento. Avevo paura di fare una telefonata e ora, ogni volta che chiamo qualcuno, ho la gioia di tirare un calcio al diavolo che mi fa sentire inadeguata e timorosa di disturbare.

Avevo pochi amici ed ora ne ho molti, che magari non conosco tutti personalmente, ma che sento più vicini e veri di tanta gente con cui sono in contatto quotidianamente, perché uniti nella stessa missione e testimoni di vita. Rimuovevo la mia persona ed ora, con la missione, la metto al centro in ogni azione della vita, sperimentando le mie energie personali nell’amore per me, Dio e per i fratelli.

Grazie infinite, Padre Angelo, per mantenerti sempre come Dio ti ha creato, per la novità del Carisma che ci hai donato e che è soffio di Vita per il mondo, e per i tuoi continui approfondimenti e scritti, che sono acqua per la nostra anima, che ha sete di Dio.

Tanti auguri e che tu possa festeggiare ancora tantissimi anni con noi.

Che Dio ti benedica.

Beatrice Marchesi

04/10/2022

Pavia.

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