Una cultura per vivere fuori da ogni morte
La vivono già 2 milioni di persone nel mondo. Per superare il “sistema” che mette al primo posto la mente, il potere e i soldi
Ogni persona è meravigliosa. Da secoli però, ogni persona è colpita da una cultura di morte che fa fuori Dio, le energie personali, le relazioni e mette al primo posto la “mente”, il “potere”, “l’economia”. Questi errori hanno sempre colpito ogni persona nello spirito, nell’identità, nella sessualità, nei nervi, nel corpo e nella mente, provocando violenza, confusione e morte. Nessuno ha mai visto ne risolto questi inganni secolari. Così, il malessere è aumentato di generazione, in generazione ed oggi l’umanità è come “cieca e paralizzata”. L’1% della popolazione mondiale detiene il 90% delle ricchezze, mentre più di un miliardo di persone muoiono di fame. Le famiglie si disintegrano, in Italia i bambini non nascono quasi più. Il mondo è pieno di guerre, di malattie dello spirito e del corpo. Nessuno vuole questo, ma nessuno sa cosa fare. Padre Angelo Benolli, sacerdote, missionario, scienziato e antropologo, ha visto tutte queste contraddizioni che da secoli dilaniano le persone e le ha risolte con la nuova e completa antropologia che ha sviluppato nei suoi 90 anni di vita, 62 di sacerdozio e 54 anni d’incontri quotidiani, per molte ore, con persone di ogni cultura e religione. Con questa nuova e completa antropologia, racchiusa nei suoi 10 libri, documenti e video, Padre Angelo va oltre la cultura secolare che divide l’uomo da Dio, la scienza dalla fede e la fede dalla vita, il sesso dall’amore dall’anima e dalla missione e compie grandissime scoperte, come il cambiamento dell’inconscio di Freud con l’Io potenziale. Con questa base ha fondato “Italia Solidale-Mondo Solidale” che oggi, grazie alle comunità ed ai gemellaggi mondiali da lui sviluppati, sostiene la vita di più di 2 milioni di persone in Italia e in 140 missioni dell’Africa, dell’India e del Sud America.
Antonella Casini
————–
L’uomo è prima di tutto un insieme di energie e bisogni inconsci
Basta osservare il bambino: il cosciente, la mente e la volontà vengono dopo. L’inconscio infatti, con le sue energie fondamentali di maschio o femmina, è nel sistema nervoso neurovegetativo che non è cosciente. Cosciente è solo una piccola parte della corteccia cerebrale. Noi possiamo pensare di voler muovere la mano, ma non possiamo non respirare o fermare il cuore.
Purtroppo molta cultura superficiale, e quindi erronea, confonde l’inconscio unicamente con il corpo, con le pulsioni o con gli istinti. Tutta questa scienza biologica od anche psicologica, proviene da una antropologia castrata e castrante: non è scienza, non è verità.
La vita è unicamente ciò che è, non si può abortire, castrare, ridurre, rendere disordinata.
Un’autentica scienza non è solo la scoperta di una parziale verità, ma è la scoperta di tutto l’insieme e di tutti i particolari della verità. Quando poi si tratta della verità della persona, dello sviluppo ordinato delle sue forze, voi capite facilmente cosa può produrre sulle energie personali una scienza parziale, ridotta e limitata: quanta violenza spirituale, psicologica, corporale, ha prodotto e produce un tale aborto di scienza.
E quanta scienza è fissata in questa orgogliosa e superba ignoranza. La scienza ridotta è come l’ignoranza, anzi peggio dell’ignoranza, poiché l’ignorante è spesso più disposto alla ricerca della verità dello scienziato che già crede di sapere.
Si vede chiaramente che non solo le forze di base dell’uomo sono prima del cosciente, ma anche che la coscienza dell’uomo scientifico è valida solo se posta alla ricerca e al servizio di queste forze di base inconsce. Qui si gioca l’antropologia e lo sviluppo dell’uomo. Freud, principale scopritore dell’inconscio, si è per primo imbattuto nella violenza delle fissazioni di un mondo scientifico presuntuoso e ignorante. La scoperta dell’inconscio è stata grande ed ha provocato una trasformazione radicale nel nostro tempo. L’inconscio, però, non è solo corpo, pulsione, istinto.
L’inconscio è la forza della vita, è anima, è un’energia talmente qualificata che si muove solo nella qualità dell’essere. L’inconscio è l’energia dell’Amore, che nasce dall’Amore, aspetta solo Amore e si relaziona solo nell’Amore. L’inconscio è il sigillo di Dio, l’immagine e somiglianza di Dio. L’inconscio è posto nell’uomo come testimonianza dello spirito dell’uomo figlio di Dio.
L’inconscio è talmente vero e trascendente che è l’eterna vittoria su ogni falsità, superbia o concupiscenza dell’uomo stesso. L’uomo può pensare, volere o fare ciò che vuole, ma s’imbatterà sempre nelle sue formidabili forze di vita che sono insite nell’inconscio. L’inconscio non si può ingannare. È nell’uomo, ma trascende la coscienza, l’io, la volontà, la cultura dell’uomo. L’inconscio va solo vissuto, scoperto, rispettato, servito. L’identità, la forza della persona, del maschio o della femmina, è prima della coscienza, della mente, della volontà. Questa energia è la forza prioritaria di ogni persona, forza che sta nell’inconscio.
La mente e la volontà possono solo scoprirla e servirla, mai crearla o violentarla. Se questa forza è superiore alla mente ed alla volontà, come si può ridurla al corpo?
Chi vede questa energia come un fenomeno puramente corporale o biologico è una persona davvero priva di amore e priva di Dio. L’offesa più grande e la violenza più grande che si possono fare alla persona consistono nel non cogliere e quindi distruggere, le sue qualità d’identità che sono la sua vera forza di vita, di libertà, d’amore.
Queste energie, anche se non coscienti, esistono e vivono solo nell’amore. Ogni inganno, ogni debolezza, ogni difficoltà di relazione, ogni malattia spirituale, psichica e corporale, dipendono dalla frustrazione di queste forze primarie dell’uomo. Frustrazione che avviene sempre e nella misura in cui tali forze primarie di vita non sono colte, sviluppate, liberate, amate. Queste energie non si sviluppano attraverso la cultura, ma attraverso la verità; non si sviluppano attraverso la buona o cattiva fede, ma attraverso il servizio reso loro e l’incontro d’amore.
Cosa succede all’interno di queste forze di base quando ed in proporzione a quanto le loro attese naturali non vengono soddisfatte? È tempo che ci liberiamo da ogni concetto falso dell’uomo se vogliamo essere liberi, gioiosi nell’amore.
È tempo che ci liberiamo da ogni ignoranza e superbia della mente, da ogni violenza della volontà, da ogni riduzione corporale, per scoprire, valutare, testimoniare la nostra dignità di persone libere unicamente nell’amore. Tutta la psicologia razionalistica e atea è destinata a fallire innanzi alle forze inconsce che sono sigillo dell’immagine e somiglianza di Dio.
Padre Angelo Benolli (Fondatore e Presidente di Italia Solidale – Mondo Solidale)